“A me sembra una cosa che assomiglia a niente”, dice Richard Cockerill, director di Leicester dopo che, a distanza di una decina di giorni, viene fuori che uno dei suoi Tigers ha allungato le zampe e si è servito senza pagare a un McDonald’s vicino a Treviso, dopo la vittoria sul Benetton nel match di preparazione del 19 agosto. I fatti sono andati più o meno così: un giocatore (il nome non è stato rivelato) stufo di stare in coda, ha abbrancato qualcosa senza pagare. Qualcuno dello staff ha chiamato i carabinieri che hanno identificato i presenti, tra cui il predone. “Per me è tutto a posto, lo era anche quella sera. Chi ha esagerato, è stato richiamato”, prova a sbrigare il vecchio Dick. Attendendo sviluppi, la storia ha una morale: ma un club come il Leicester doveva andar per forza da McDonald’s? Nessuno di loro sapeva che da quelle parti esistono deliziose trattorie dove è possibile prenotare, sedersi, mangiare bene e bere meglio? G. Cim.
Nella foto di david Rogers/Getty Images, un attacco dei Tigers con Adam Thompstone