La vittoria dell’Inghilterra in Australia (39-28) e quella dell’Irlanda in Sudafrica (26-20 in 14 per un’ora!!) rilanciano le azioni dell’emisfero Nord la cui bandiera è tenuta alta momentaneamente soltanto dagli All Blacks (39-21 sul Galles, vedi gallery qui sotto). A questi risultati va aggiunto il trionfo dell’Irlanda sui Baby Blacks (33-24 ai Mondiali U20).
L’Inghilterra non vinceva in Australia dal 2010, l’Irlanda non aveva mai vinto in Sudafrica nella sua storia e nessuna nazionale irlandese, di nessuna fascia di età, aveva mai battuto la Nuova Zelanda nel rugby a livello maschile.
Per l’Irlanda una giornata storica sotto tutti i profili.
Le tre formazioni dell’emisfero sud hanno realizzato complessivamente 11 mete (5 gli All Blacks, 4 l’Australia, 2 il Sudafrica) contro le sette delle avversarie (2 il Galles, 3 l’Inghilterra, 2 l’Irlanda). Significa che nessuna delle tre europee è riuscita a superare nel conto delle marcature l’avversaria, ma nel caso di Irlanda e Inghilterra hanno prevalso le difese a la migliore organizzazione di gioco (per quanto riguarda l’Australia, anche i tantissimi falli commessi e i molti errori).
Un’analisi che almeno per una settimana (fino al prossimo week end) mette in discussione la filosofia del Super Rugby, in cui dominano la ricerca dello spazio e la velocità.
Curiosamente, l’Inghilterra ha battuto i Wallabies con un australiano (Eddie Jones in panchina) e l’Irlanda è guidata (come il Galles, peraltro) da un allenatore neozelandese.
Per gli Springboks, dopo la sconfitta contro il Giappone (di Eddie Jones…) ai Mondiali, un’altra battuta d’arresto epocale. Il rugby sudafricano sta lentamente perdendo il suo famoso smalto?
Molti i quesiti sui quali i tecnici si interrogheranno nei prossimi giorni. Compreso quello relativo all’espulsione (rosso diretto) di CJ Stander in Sudafrica – Sudafrica. In un’altra epoca sarebbe stato un regolare tentativo, magari un po’ troppo esuberante, di intercettare il calcio di un avversario, stavolta ha portato a una punizione molto severa che non ha impedito a un’Irlanda straordinaria di vincere meritatamente e ugualmente il match.
L’Europa festeggia, per ora. Ma ci sono altre due settimane di battaglie tutte da godere.
Nelle foto di David Rogers/Getty Images, la meta di Jack Nowell per l’Inghilterra, a fine match.