Eppur si muove

Comandano sempre loro. Gli inglesi. Che su 15 partite del prossimo Sei Nazioni ne arbitreranno sei: due ciascuno Karl Dickson e Matthew Carley, una a testa Luke Pearce e Christophe Ridley.

Andrea Piardi tuttavia conferma il suo ruolo di arbitro internazionale di prima fascia con la designazione per Scozia-Galles.

Gianluca Gnecchi sarà assistente in due partite (Galles-Irlanda e Scozia-Galles), pensare a due italiani arbitri nel Torneo francamente è ancora troppo, date le gerarchie.

L’Irlanda (Andrew Brace), come l’Italia ha una partita sola, idem la Georgia (Nika Amashukeli) e la Francia (Pierre Brousset)

A voler essere pignoli si potrebbe dire che Inghilterra-Scozia (arbitro il francese Brousset) avrebbe avuto per Piardi un briciolo, ma solo un briciolo, di prestigio in più rispetto a Scozia-Galles, ma la Francia è la Francia e nel giro di pochi anni è passata da avere al top quattro arbitri (Garces, Poite, Raynal e Gauzere) a proporne uno solo. Accettiamo la sfida con il sorriso sulle labbra.

Nel panel ci sono tre neozelandesi (Doleman, O’Keeffee e Williams) che preparano la strada alle designazioni per il prossimo tour in Australia dei British & Irish Lions, dal quale come è ovvio saranno esclusi i britannici, gli irlandesi e gli australiani, che nel Sei Nazioni schierano Angus Gardner e Nic Berry.

I posti per i tre test più importanti dell’estate, dunque, se li giocano in sei: Piardi, Brousset, Amashukeli e i tre neozelandesi, non sarà facile, ma almeno la trasferta Down Under per il fischietto italiano dovrebbe essere assicurata.

Per il Sei Nazioni non è arrivata neppure la designazione come TMO per Matteo Liperini, ormai stabilmente nel giro internazionale, per lui solo un ruolo da FPRO (bunker).

Insomma l’Italia avanza, piano piano. Dieci anni fa nemmeno ci saremmo sognati di avere un arbitro e tre designazioni da assistenti di linea nel torneo in cui a livello centrale mancano da anni i gallesi, gli scozzesi e i sudafricani.

Nella foto del titolo Andrea Piardi (foto Allrugby)

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