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Oltre 42 mila persone hanno partecipato la scorsa settimana a Wellington alla marcia organizzata per protestare contro un controverso disegno di legge che cerca di reinterpretare il Trattato di Waitangi, documento fondativo del paese tra i Māori e la Corona britannica.

Se approvato, il disegno di legge sui principi del trattato modificherebbe radicalmente l’interpretazione del Trattato di Waitangi, firmato nel 1840 da oltre 500 capi Māori e dalla Corona britannica. Questo trattato è essenziale per la tutela dei diritti dei Māori.

Il disegno di legge è una proposta di punta del partito di destra Act, parte del governo di coalizione, e mira a eliminare i principi ben consolidati del trattato in favore di nuovi principi ridefiniti.

Alla protesta si è unito anche TJ Perenara, il mediano di mischia degli All Blacks che, sabato sera a Torino ha guidato l’haka in occasione della sua 89esima e ultima partita con la maglia della nazionale.

Perenara, 32 anni, ha incluso nell’haka le parole “Toitū te tiriti o Waitangi” che significano:
“Per sempre la forza della terra, per sempre la forza dell’indipendenza, per sempre il Trattato di Waitangi.”

“Penso che tutti abbiamo visto le persone che hanno partecipato all’hīkoi (alla manifestazione, ndr), e sicuramente ne abbiamo avuto notizia anche qui in Italia e vedendo l’unità che il nostro paese ha mostrato- ha spiegato Perenara – per noi è stato importante riconoscere questa unificazione del nostro popolo, non solo del tangata whenua (popolo indigeno), ma di tutto il tangata katoa (tutti i cittadini) di Aotearoa. È qualcosa che contava per noi, e contava per me personalmente.”

Nei giorni scorsi la protesta era arrivata anche nel parlamento neozelandese dove i membri maori avevano inscenato l’haka per bloccare il voto sulla modifica del trattato.

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