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La resurrezione dell’Australia si ferma a Murrayfield: svanita la chance di rincorrere quarant’anni dopo lo Union Slam centrato da Ella, Campese, Farr Jones e soci.

La Scozia vince (27-13), esibisce il secondo scalpo strappato a una squadra dell’emisfero sud e pone la propria candidatura a recitare da protagonista nel 6 Nazioni. A Edimburgo, il 1° febbraio andrà l’Italia a sfidare i blu navy che giocano un magnifico secondo tempo. I Wallabies, quasi cento punti a Twickenham e al Millennium, subiscono e trovano solo il colpo… di bacchetta magica di Harry Potter: problematico controllo ma meta assegnata dall’arbitro, l’irlandese Busby, non sempre padrone di sé stesso.

La più emozionata è la nonna scozzese di Tuipulotu che, al ritorno nella terra dei padri dopo dodici anni, può assistere, con qualche tremore cardiaco, alla meta del nipote, capitano del Cardo. Touche lunga, inserimento rapido, per andare sino in fondo. E’, a dire il vero, l’unico momento da ricordare in un primo tempo equilibrato, costellato di molti errori, di manovre abbozzate e spezzate. Joe Schmidt, stratega che sta facendo rinascere i Wallabies dopo l’era di Eddie Jones, continua ad affidare il comando delle operazioni all’incerto Lolesio, forse perché non ha di meglio sottomano. Per di più, poco prima della mezz’ora, perde il geniale Suaali’1, che si infortuna a un polso.

La seconda parte è un’altra cosa. I contrattacchi di Kinghorn diventano una costante. L’estremo apre strada e corridoio a White: Wright si pianta come un paracarro e il mediano di mischia va a prenderlo in pieno. Né calcio né giallo: per Busby, White avrebbe dovuto cambiare l’angolo di corsa. Boh. È il 49’ e un minuto e mezzo dopo gli scozzesi saldano il conto: da destra, dove Graham crea grattacapi al centro e da lì, in tre passaggi – con intervento di Kinghord e Russell – a Van der Merwe che varca la linea.

Il pubblico si entusiasma, alza un Flower of Scotland fuori protocollo e Graham continua nel suo repertorio di accelerate improvvise che seminano i gialloni. Quando decide di affidare la palla a chi lo sostiene, Bayliss, appena entrato, resiste al tentativo di Kellaway e Ikitau e deposita in meta. Canguri a fette: ancora una palla mossa dalle mani abili di Van der Merwe e del solito Kinghorn (Man of the Match) per Russell che può andare dentro in parata.

Per la Scozia le Autumn Serie sono finite: punteggi monstre con Fiji e Portogallo, una buona ora contro l Sudafrica e ora questo successo netto. A Gregor Townsend non resta che offrire un raro sorriso.

Scozia Australia 27-13 (primo tempo 7-3)

Scozia.

Mete: Tuipulotu, Van der Merwe, Bayliss, Russell; tr:  Russell (2); cp: Russell.

Australia 

Meta: Potter; tr: Donaldson; cp: Lolesio (2)

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