Inizia a prendere la forma desiderata la stagione del Benetton che dentro al romantico Rodney Parade di Newport contro i Dragons infila seconda vittoria consecutiva (31-21, 4 mete a 3) con tanto di punto di bonus offensivo che fa classifica e tanto morale.
Sotto gli occhi di Warren Gatland a caccia di qualche soluzione per il suo Galles, il Benetton interpreta alla perfezione gli ordini di scuderia, vince affidandosi all’ordine della difesa e a una ferrea disciplina (solo 6 penalties concessi contro i 12 ottenuti), con una mischia dominante che all’ultimo minuto si deve affidare in prima linea a Enzo Avaca, bravo a non fa rimpiangere l’assenza imprevista dell’influenzato Ferrari. Nel primo tempo le squadre si scrutano, si pensa più a non prenderle che a darle e l’equilibrio si potrebbe infrangere quando Bernasconi (16′) centra con la spalla il volto di Evans. Il gallese amplifica il colpo, l’arbitro va a rivedere tutto in tv e spedisce il tallonatore argentino dietro alla lavagna per 10 minuti. In inferiorità numerica Treviso non si scompone, i padroni di casa provano a forzare i tempi ma trovano di fronte una difesa ordinata, con Brex e Menoncello che placcano tutto il placcabile e la linea che si muove all’unisono sul campo.
Quando il rischio sembra oramai passato e Bernasconi attende la prima pausa di gioco per poter rientrare, Brex commette l’unico errore della sua partita quando offre a mezza strada un pallone a Gallo su cui si avventa Westwood. Intercetto, volata di 60 metri, l’ultimo sacrificio di Lynagh è vano e Rodney Park in festa per il vantaggio di casa. La ferita viene subito suturata, il Benetton si ricompone, torna ad affidarsi a una touche concreta e a una mischia chiusa che fa danni, avanza e gioca il territorio con saggezza. Così prima Umaga può accorciare dalla piazzola, poi si può andare al riposo in vantaggio (7-10) grazie alla meta di Bernasconi figlia di un inarrestabile drive da touche.
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Nella ripresa la musica non cambia, i Dragons non trovano varchi nella difesa dei colori uniti e sono costretti a indietreggiare. Uren affida al cielo un pallone che va a riprendersi in prima persona, sul placcaggio l’ovale schizza senza padrone e il primo a farlo suo è Avaca che fiuta il colpo grosso, mette in moto le gambe, rompe due placcaggi e si regala la prima meta personale ad alto livello. Subito dopo il Benetton sbanda pericolosamente, lancio in touche troppo lungo per tutti ma non per Evans che se lo ritrova in mano e non deve far altro che depositarlo in meta. I Dragons tornano a un’incollatura (14-17), Bortolami chiama all’opera forze fresche, con Garbisi e l’esordio stagionale di Albornoz che regalano effervescenza alle idee di attacco. L’impressione è che Treviso tenga saldamente in mano le operazioni a dispetto di un risultato fin troppo striminzito e così prima Manfredi chiude una lunga serie di pickn’go sconfinando in meta e subito dopo Lorenzo Cannone concretizza il dominio della sua mischia controllando da numero 8 di gran classe un ovale ballerino per segnare la meta del punto di bonus.
L’ultima segnatura di Lewis-Hughes al termine di 16 fasi di difesa a oltranza non cambia l’ordine dei fattori: vittoria convincente del Benetton che sembra aver voltato pagina, adesso che tutti i suoi internazionali, Pumas compresi, sono di nuovo arruolati per la causa. Da Newport si torna con una classifica che sa di ottimismo e rinnovate convinzioni.
Dragons Rugby: 15 Angus O’Brien, 14 Rio Dyer, 13 Joe Westwood, 12 Aneurin Owen (60′ Steff Hughes), 11 Jared Rosser, 10 Lloyd Evans (68′ Ewan Rosser), 9 Rhodri Williams (68′ Dane Blacker), 8 Taine Basham, 7 Harri Keddie (51′ Steve Cummins), 6 Ryan Woodman (51′ Dan Lydiate), 5 Ben Carter (C), 4 Shane Lewis-Hughes, 3 Leon Brown (60′ Chris Coleman), 2 Brodie Coghlan (51′ Oli Burrows), 1 Rodrigo Martinez (60′ Cameron Jones). Head Coach: Dai Flanagan.
Benetton Rugby: 15 Matt Gallagher, 14 Ignacio Mendy (6′ Malakai Fekitoa), 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Louis Lynagh, 10 Jacob Umaga (54′ Tomas Albornoz), 9 Andy Uren (51′ Alessandro Garbisi), 8 Lorenzo Cannone (17′ Marco Manfredi, 28′ Lorenzo Cannone), 7 Michele Lamaro (C) (51′ Manuel Zuliani), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone (51′ Eli Snyman), 3 Enzo Avaca (73′ Riccardo Genovese), 2 Bautista Bernasconi (54′ Marco Manfredi), 1 Thomas Gallo (73′ Destiny Aminu). Head Coach: Marco Bortolami.
Marcature: 26′ meta Westwood tr. Evans, 32′ p. Umaga, 37′ meta Bernasconi tr. Umaga; 45′ meta Avaca tr. Umaga, 49′ meta Evans tr. Evans, 60′ meta Manfredi tr. Albornoz, 67′ meta Cannone L. tr. Albornoz, 72′ meta Lewis-Hughes tr. O’Brien.
Note: cartellino giallo al 15′ a Bautista Bernasconi (BEN). Trasformazioni: Dragons 3/3 (Evans 2/2, O’Brien 1/1); Benetton Rugby 4/4 (Umaga 2/2, Albornoz 2/2). Punizioni: Benetton Rugby 1/1 (Umaga 1/1). Man of the match: Thomas Gallo (BEN).
Arbitro: Peter Martin (IRFU). Assistenti: Ben Breakspear e Gareth Newman (WRU). TMO: Colin Stanley (IRFU).
Nella foto di apertura la meta di Enzo Avaca dopo una lunga galoppata degna di un tre-quarti (Foto Benettonrugby.it)