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Città del Capo – Galles-Italia è sicuramente lo scontro chiave del secondo turno di WXV 2. L’Italia lo affronta con diverse novità nella formazione di partenza: rientrano Valeria Fedrighi e Silvia Turani tra le avanti, mentre Michela Sillari ricostituisce la consolidata partnership con Bea Rigoni nei centri. Tounesi si sposta in terza per far fronte all’assenza di Ilaria Arrighetti (fermata, come del resto anche Gaia Maris, dalle collisioni subite nel match con la Scozia). La scelta di una panchina 6+2 (in cui ritorna anche Alissa Ranuccini dopo la lunga assenza per infortunio) riflette l’ovvia consapevolezza che le nostre chances dipenderanno molto dalla capacità di contenere la fisicità del pacchetto gallese.

Nel Galles, risolti i problemi di visto che ne avevano ritardato il viaggio per il Sudafrica, partenza dalla panchina per Sisilia Tuipulotu, pilone di grandi mezzi fisici e stazza imponente. Con lei in campo, per le azzurre sarà necessario uno sforzo extra in prima linea.

Beatrice Rigoni placcata da Georgia Evans e Gwellian Prys nel match fra Italia e Galles dello scorso Sei Nazioni (Photo by Ryan Hiscott/Federugby via Getty Images)

Entrambe le squadre sono reduci da sconfitte pesanti: quella del Galles, 5-37, in termini assoluti, quella dell’Italia, 0-19, più contenuta, ma comunque con uno scarto che non si subiva contro quell’avversario dal 2007 (6-26 a Edimburgo). La posta in gioco è dunque molto alta in termini di orgoglio. Bisogna vedere chi saprà trovare le energie giuste per reagire alla delusione della scorsa settimana: come ha dichiarato Laura Gurioli ai canali FIR, “la partita di venerdì la vince chi ne ha più voglia, chi entra in campo con più voglia di vincere”. E forse, aggiungiamo speranzosamente noi, chi si adatta meglio al cambio di temperatura (dai 22° odierni si dovrebbe arrivare venerdì a 32°….).

La posta in gioco però non si limita a questioni di immagine. La partita di venerdì sarà importante anche per il ranking: chi perderà potrà dire addio alla possibilità di entrare nelle prime otto a fine torneo e quindi di godere di un sorteggio potenzialmente più favorevole per RWC 2025. Questo non sarebbe garantito neanche da un successo (bisognerebbe comunque battere il Sudafrica nell’ultima giornata, e contare su due sconfitte degli USA contro Francia e Irlanda); ma un altro passo falso chiuderebbe inevitabilmente il discorso. Sembra invece svanita per le Azzurre la prospettiva di giocarsi la vittoria nel gruppo 2, salvo una combinazione assolutamente improbabile di risultati e punteggi: negli altri due incontri del weekend Australia e Scozia dovrebbero regolare Sudafrica e Giappone senza troppi patemi, per poi giocarsi il titolo nello scontro diretto dell’ultima giornata.

L’ala irlandese Eimear Considine viene placcata dalle Black Ferns Renee Holmes (a sinistra) e Sylvia Brunt durante il match vinto dall’Irlanda a Vancouver nella prima giornata del WXV1 (Photo by Rich Lam – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

Guardando agli altri gruppi, nel WXV1 lo scontro più atteso del weekend è sicuramente quello in cui l’Irlanda dovrà confermare contro le padrone di casa, al di là del risultato, che il successo contro le Black Ferns non è occasionale ma riflette invece una crescita sostanziale della squadra in termini di qualità e di fiducia nei propri mezzi. Inghilterra e Francia non dovrebbero avere troppi problemi con Nuova Zelanda e USA, con qualche cautela in più per le transalpine. Di grande interesse il derby del Pacifico tra Figi e Samoa nel WXV 3: dopo il pareggio con l’Olanda, Samoa deve fare risultato se vuole consolidare le sue chance di superare l’Olanda ai fini della qualificazione al mondiale. Improbabile che quest’ultima faccia punti contro la Spagna (sarebbe una prima assoluta, anche se l’ultimo incontro è finito con uno scarto molto più ridotto del solito), mentre sarà interessante vedere se il Madagascar riuscirà a essere competitivo contro Hong Kong.

La formazione dell’Italia (contro il Galles alle 16:00 di venerdì 4 Ottobre, Athlone Stadium, Cape Town)

15.⁠ ⁠Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 35 caps); 14.⁠ ⁠Aura MUZZO (Villorba Rugby, 47 caps), 13.⁠ ⁠Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 85 caps), 12.⁠ ⁠Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 77 caps), 11.⁠ ⁠Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 14 caps); 10.⁠ ⁠Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 17 caps),  9.⁠ ⁠Sofia STEFAN (Sale Sharks, 89 caps); 8.⁠ ⁠Elisa GIORDANO (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 68 caps), 7.⁠ ⁠Francesca SGORBINI, (ASM Romagnat Rugby, 26 caps), 6.⁠ ⁠Sara TOUNESI (Montpellier Herault Rugby, 42 caps); 5.⁠ ⁠Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 50 caps), 4.⁠ ⁠Valeria FEDRIGHI (Rugby Colorno, 56 caps); 3.⁠ ⁠Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 25 caps), 2.⁠ ⁠Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 29 caps), 1.⁠ ⁠Silvia TURANI (Harlequins, 35 caps). A disposizione: 16.⁠ ⁠Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 12 caps), 17.⁠ ⁠ Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 12 caps), 18.⁠ ⁠⁠Vittoria ZANETTE (Villorba Rugby, 1 cap), 19.⁠ ⁠⁠Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 10 caps), 20.⁠ ⁠⁠Alissa RANUCCINI (Rugby Colorno, 8 caps), 21.⁠ ⁠⁠Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 20 caps), 22.⁠ ⁠⁠Sara MANNINI (Rugby Colorno, 2 caps), 23.⁠ ⁠⁠Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby, 17 caps).

Galles: Jasmine Joyce; Carys Cox, Hannah Jones, Kerin Lake, Nel Metcalfe; Lleucu George, Keira Bevan; Gwenllian Pyrs, Carys Phillips, Donna Rose, Natalia John, Georgia Evans, Alisha Butchers, Alex Callender, Bethan Lewis.

A disposizione: Molly Reardon, Maisie Davies, Sisilia Tuipulotu, Alaw Pyrs, Kate Williams, Sian Jones, Kayleigh Powell, Courtney Keight.

Nella foto del titolo un attacco della gallese Maya Stewart, placcata dall’australiana Michaela Leonard, nel match Galles-Australia, al DHL Stadium di Cape Town. Al centro, l’arbitra italiana Clara Munarini (Photo by Johan Rynners – World Rugby/World Rugby via Getty Images).

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