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Da Città del Capo

L’anno scorso, il WXV era stato per molti versi “sperimentale”. Sperimentale come esperienza complessiva di un nuovo torneo globale ma anche, per squadre come l’Italia, come terreno di sperimentazione di nuove giocatrici e nuove combinazioni di ruoli. Quest’anno il clima è diverso, con la coppa del mondo imminente la posta in gioco è più alta, soprattutto per il gruppo 3 in cui è in ballo la qualificazione mondiali. Per le formazioni nel gruppo 2, quello dell’Italia, al di là dell’orgoglio conta soprattutto migliorare il ranking in vista del sorteggio dei gruppi per Inghilterra 2025.

Un momento di Italia-Scozia, 10-17, lo scorso aprile a Parma (foto Delfrate)

Quello che non cambia dallo scorso anno è il fatto che la formazione con cui l’Italia affronterà sabato la Scozia presenta una combinazione di scelte ovvie e altre meno scontate. Rispetto alla formazione schierata contro il Giappone Raineri ricupera in terza linea Arrighetti, con Sgorbini in panchina. Una combinazione di scelte tecniche e acciacchi (con prevalenza presumibilmente per i secondi, al di là delle dichiarazioni ufficiali) risulta poi in una lista delle 23 senza Turani, Madia e Fedrighi, e nel debutto nel XV iniziale per Stecca e Gurioli in prima linea, con possibile esordio di Vittoria Zanette dalla panchina. Confermata invece per intero la linea arretrata schierata a Piacenza, salvo l’inserimento di Stevanin all’apertura. La squadra sarà guidata all’ingresso in campo da Giordana Duca, che festeggia il suo cinquantesimo cap.

La Scozia arriva a questo incontro leggermente favorita, potendo contare su una rosa quasi al completo (l’unica assente di rilievo è la seconda linea Emma Wassell, costretta a fermarsi purtroppo per ragioni di salute). Per l’Italia sarà essenziale la disciplina, onde limitare i rischi posti dalla driving maul scozzese, e più in generale una buona gestione dei punti di incontro che non permetta alle linee arretrate scozzesi di mettersi in moto. Come notava Elisa Giordano durante la conferenza stampa, le due sconfitte recenti con le scozzesi sono maturate da una cattiva gestione dei momenti chiave. Da questo punto di vista, la capacità di reggere la pressione sfruttando poi le opportunità disponibili, messa in luce nell’amichevole con il Giappone, rappresenta un motivo di (cauto) ottimismo.  Un aspetto positivo della situazione è che una sconfitta non impatterebbe sul ranking vista la distanza che ci separa da Giappone e Sudafrica; mentre un successo permetterebbe un guadagno significativo di posizioni, addirittura un sesto posto nel caso di una vittoria australiana sul Galles. La competizione è in effetti molto serrata tra le squadre che occupano dalla quinta alla decima posizione.

Le capitane delle formazioni impegnate nel WXV posano con sullo sfondo il BC  Place Stadium di Vancouver (foto World Rugby)

Chi potrebbe invece giocarsi tutto o quasi nel weekend è Samoa contro l’Olanda nel gruppo 3. Se World Rugby dovesse utilizzare il ranking mondiale a fine torneo per definire le squadre qualificate, a Samoa non basterebbe una vittoria per eliminare il rischio di essere superata dalle stesse olandesi o da Hong Kong; occorrerebbero più di 15 punti di scarto.  In realtà, dal punto di vista della posta in palio, Olanda-Samoa è probabilmente la partita più rilevante dell’intero primo turno. Giocheranno invece per la gloria (leggi: terzo posto nel ranking) Canada e Francia a Vancouver, mentre gli altri due incontri di WXV 1 (USA-Inghilterra e Nuova Zelanda-Irlanda) non dovrebbero riservare sorprese.

Calendario completo disponibile su https://www.world.rugby/wxv; tutti gli incontri visibili in streaming su https://rugbypass.tv/home

La formazione dell’Italia (contro la Scozia alle 15:00 di sabato 28 Settembre, DHL Stadium Cape Town)

15.Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 34 caps); 14. Aura MUZZO (Villorba Rugby, 46 caps); 13. Sara MANNINI (Rugby Colorno, 1 cap); 12. Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 76 caps); 11 Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 13 caps); 10. Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 16 caps); 9. Sofia STEFAN (Sale Sharks, 88 caps); 8. Elisa GIORDANO (Capitana, Valsugana Rugby Padova, 67 caps); 7. Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 19 caps); 6. Ilaria ARRIGHETTI (Stade Rennais, 61 caps); 5. Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 49 caps); 4. Sara TOUNESI (Montpellier Herault Rugby, 41 caps); 3. Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 24 caps); 2. Laura GURIOLI (VIllorba Rugby, 11 caps); 1. Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 11 caps). A disposizione: 16 Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 28 caps); 17 Gaia MARIS (ASM Romagnat Rugby, 30 caps); 18 Vittoria ZANETTE (Villorba Rugby, esordiente); 19 Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 9 caps); 20 Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby, 25 caps); 21 Sofia CATELLANI (Rugby Colorno, 2 caps); 22 Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 84 caps); 23 Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby, 16 caps).

Nella foto (Federugby) Aura Muzzo attacca palla in mano nel recente match vinto dalla Azzurre contro  il Giappone a Piacenza, con Sara Mannini (a sinistra) e Beatrice Veronese in sostegno.

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