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Vittoria All Blacks con il brivido finale contro i Wallabies, 31-28, a Sydney, nella quinta giornata del Rugby Championship. Un risultato che permette alla Nuova Zelanda di assicurarsi la Bledisloe Cup per il 21° anno consecutivo.

Se il primo tempo è stato all’altezza della più classica tradizione dei Tutti Neri, il secondo ha riassunto le recenti difficoltà della squadra di Scott Robertson.

La Nuova Zelanda ha realizzato tre mete nei primi 15 minuti e all’intervallo conduceva 28-14 sui Wallabies, ma nel secondo tempo è riuscita a segnare solo tre punti mentre l’Australia nel finale ha rimontato, portandosi a sole tre lunghezze di distacco con 30 secondi ancora da giocare.

Nonostante la vittoria quindi un’altra prova con più di un punto di domanda da parte dei neozelandesi incapaci di chiudere la partita dopo averla dominata nei primi quaranta minuti.

I Wallabies hanno il merito di non essersi arresi dopo aver subito tre mete nel primo quarto d’ora. Un inizio di partita che sembrava confermare il disastro visto quindici giorni fa contro l’Argentina. La meta di Fraser McReight viceversa è stata il segnale di una volontà di reazione che nei minuti finali ha portato a un soffio dall’impresa di recuperare lo svantaggio di 17 punti maturato all’inizio della ripresa.

Dopo l’intervallo, i cambi tattici di Schmidt hanno dato i loro frutti. Lunghi calci di liberazione hanno sostituito le fasi multiple che la difesa neozelandese aveva soffocato senza troppi problemi , e attaccare in spazi più larghi ha offerto maggiore penetrazione rispetto alle azioni dirette dei primi minuti. Gli ultimi 20 minuti sono stati un incubo per i neozelandese con due cartellini gialli e un clamoroso ribaltone evitato solo grazie a una difesa disperata e agli errori dell’Australia.

Con gli ospiti in 13 (gialli a Lienert-Brown e Clarke), i Wallabies a cinque minuti dalla fine hanno avuto la possibilità di marcare sotto i pali con Kellaway, una meta che avrebbe ridotto il distacco a soli 3 punti con la doppia superiorità ancora da sfruttare.

Meta viceversa annullata per un errore dello stesso Kellaway cui era caduto il pallone sul passaggio di un compagno di squadra. Altri assalti dell’Australia, conclusi con un bel tuffo di Wright e la successiva trasformazione di Lolesio. Troppo tardi però: troppo pochi trenta secondi per riportarsi in attacco e riacciuffare il risultato.

Le due grandi deluse di questo Rugby Championship escono dalla partita con sentimenti contrastanti: gli australiani hanno ritrovato l’orgoglio ma restano ultimi in classifica con una sola vittoria in cinque partite. Gli All Blacks sono tornati alla vittoria dopo le due sconfitte subite contro gli Springboks, ma ci sono ancora tanti dubbi da fugare.

Australia – Nuova Zelanda 28-31 (primo tempo 14-28)

Marcatori: 2’ meta Will Jordan tr Damian McKenzie, 8’ meta Rieko Ioane tr McKenzie, 15 meta Caleb Clarke tr McKenzie, 18’ meta Fraser McReight tr Noah Lolesio, 26’ meta Ardie Savea tr, McKenzie, 36’ meta Matt Faessler tr Lolesio; secondo tempo: 45’ cp McKenzie, 65’ meta

Hunter Paisami tr Lolesio, 79’ meta Tom Wright tr Lolesio.

Arbitro: Dixon (Ing)

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