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Con un assist e due mete Antoine Dupont ha regalato alla Francia una spettacolare medaglia d’oro e rovesciato il pronostico della finale che vedeva le Fiji avviate verso il terzo successo consecutivo nel rugby Sevens.

In tre edizioni dei Giochi i figiani non avevano mai perso una partita. Sono stati sconfitti al quindicesimo appuntamento, quello che allo Stade de France assegnava la medaglia d’oro di Parigi 2024.

Immediatamente in vantaggio con una meta di Joseva Talacolo, le Fiji sono state raggiunte dopo tre minuti dalla meta di di Joseph, trasformata da Rabbadji.

Sette a sette all’intervallo, l’ingresso di Dupont, all’inizio della ripresa, ha dato una svolta alla partita, prima con break dalla parte chiusa dopo il recupero del pallone sul calcio d’invio dei figiani: accelerazione bruciante lungo la linea di touche e scarico all’interno per l’accorrente Aaron Grandidier Nkanang. E poi con una sapiente gestione tattica del gioco.

Antoine Dupont, protagonista assoluto del torneo ovale. (Photo credit: Mike Lee – KLC fotos for World Rugby)

Con la squadra in vantaggio,  il mediano di mischia del Tolosa ha orchestrato possesso e territorio. Palla in mano, la Francia ha costretto le Fiji al fallo e Dupont ha trasformato in meta un calcio di punizione, giocato all’improvviso da distanza ravvicinata.

Sul 21-7 è stato uno scherzo per Les Bleus giocare al gatto col topo  e andare ancora in meta con l’uomo del torneo, in spinta da touche ravvicinata.

Stade Francais in delirio e prima medaglia d’oro per la Francia in questa edizione dei Giochi.

Squadra solida, ben preparata, a cui Dupont ha dato quel qualcosa in più che serviva per vincere una manifestazione difficile come le Olimpiadi.

Usato come impact player, Dupont è sempre stato decisivo, in tutti gli incontri, entrando in campo nella ripresa.

Questi i campioni olimpici: Varian Pasquet, Andy Timo, Rayan Rebbadj, Stephen Parez-Edo Martin, Paulin Riva, Jefferson-Lee Joseph, Antoine Zeghdar, Aaron Grandidier Nkanang, Jean Pascal Barraque, Antoine Dupont, Jordan Sepho, Nelson Epée. Coach: Jérôme Daret

Una delle due mete di Rayan Rebbadj nella semifinale con il Sudafrica (Photo credit: Mike Lee – KLC fotos for World Rugby)

Le deluse: il quinto posto della Nuova Zelanda conferma che anche nel Sevens, come accaduto di recente anche nel Mondiale U20, non bastano più soltanto le qualità individuali. Gli altri programmano (vedi il risultato della Francia (che tre anni fa non era riuscita neppure a qualificarsi per la Olimpiadi di Tokyo), ma anche l’Irlanda, sorpresa della stagione in una disciplina che in passato non l’aveva mai vista protagonista, i neozelandesi continuano a fidarsi della loro tradizione.

Delusione anche per l’Argentina che aveva dominato le HSBC Sevens Series e non è risuscita a piazzarsi meglio di settima, e per il Giappone, sconfitto in tutte cinque le partite disputate, compresa la finale per l’undicesimo posto, 10-21, con l’Uruguay.

Promosse: la Francia, sul campo e fuori: i duecentomila dello Stade de France nei tre giorni di gare sono un successo straordinario per il rugby in versione olimpica.

Promossi anche i figiani, benché costretti a scendere di un gradino due vittorie (2016 e 2021). Molto bene anche i Blitzboks sudafricani capaci di arrivare alla medaglia di bronzo dopo essere arrivati a Parigi, con l’ultimo biglietto disponibile, conquistato nel torneo di ripescaggio diputato a Montecarlo ai primi di giugno.

La classifica

1 Francia

2 Fiji

3 Sudafrica

4 Australia

5 Nuova Zelanda

6 Irlanda

7 Argentina

8 Usa

9 Kenya

10 Samoa

11 Uruguay

12 Giappone

Nella foto del titolo, tricolori al vento allo Stade de France per il successo della Francia. Photo credit: Mike Lee – KLC fotos for World Rugby

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