Arriva dagli Sharks l’ennesimo trofeo del rugby sudafricano.
Al Tottenham Stadium di Londra, la formazione di Durban ha sconfitto nettamente il Gloucester conquistando la Challenge Cup, prima squadra del Sudafrica ad aggiudicarsi una coppa europea.
Decisivo il primo quarto d’ora in cui l’iniziale assalto furioso degli inglesi si è arenato sulla difesa dei sudafricani e neppure 10’ di superiorità numerica hanno consentito al Gluocester di capitalizzare un dominio assoluto sia dal punto di vista del possesso che del territorio.
E quando Chris Harris si è lasciato sfuggire il pallone nel tuffo un soffio dalla meta, il calcio di punizione scaturito dalla successiva mischia (sarà il primo dei sei concessi dai Cherry and White sotto la spinta di Koch, Nche e Mbonambi) ha dato una svolta al match: gli Sharks hanno risalito il campo e, poco dopo, un altro penalty in mischia ha permesso a Masuko di mettere a segno di primi punti del match.
Nei primi 40 minuti Gloucester ha raccolto solo tre punti, grazie a un calcio di punizione del giovane mediano di mischia Englefield da 60 metri.
Sharks viceversa precisi e puntuali nel gioco al piede, efficaci negli attacchi per linee verticali dei suoi arieti, da uno di questi, al 25’ è nata la meta di Phepsi Buthelezi, su off load di Koch.
Da lì in poi, per mezzora, a mettere punti sul tabellino sono stati solo gli Sharks con quattro calci di punizione di Masuko e una meta di Fassi in mezzo ai pali.
Gloucester ha dovuto aspettare lo scoccare l’ora di gioco per riuscire finalmente a sfondare con Albert Tuisue la difesa degli Sharks, ma subito dopo una spettacolare meta di Mapimbi innescato da un cross perfetto di Masuko ha ristabilito le distanze tra le due squadre, 36-10.
A 10’ dalla fine, una meta di Varney annullata per fuori gioco dell’azzurro sul calcio che aveva avviato l’azione servendo May, era il preludio alla tardiva reazione degli inglesi in meta con Clarke e Socino. Troppo poco e troppo tardi. Vittoria degli Sharks 36-22
Sharks straripanti per fisicità e dominio delle fasi statiche. La velocità di Williams dietro alla mischia una spina costante per la difesa del Gluocester.
Bene Varney quando è entrato nella ripresa al posto di Englefield.
La vittoria degli Sharks, tredicesimi nella classifica della URC, limita alle prime sette del torneo l’accesso alla Champions Cup della prossima stagione, rendendo più difficile per Benetton il passaggio al torneo di categoria superiore.
Incerta, come spesso è capitato anche in passato, la direzione di Raynal, all’ultima partita internazionale della sua carriera. Ha sorvolato su un placcaggio in aria di Fassi su Mercer dopo due minuti di gioco e non sempre è sembrato coerente nelle decisioni, ma la partita non è stata mai in discussione.
Nella foto EPCR la meta di Bouthelezi, la prima del match