Con una spaventosa dimostrazione di forza ed autorevolezza il Benetton accede ai quarti di finale della Challenge Cup, battendo i colleghi degli antipodi Lions con una ripresa di rarissima sapienza tattica, di cuore e di sacrificio.
I l XV di Bortolami non accusa il colpo né quando l’arbitro Ridley sventola il rosso a Nicotera al 4’ della ripresa, né quando a 13’ dalla fine lo stesso direttore di gara punisce con il giallo un altro placcaggio scomposto, ma non altrettanto pericoloso, di Fekitoa su Cronjé.
Anzi: dopo il 17-17 con meta di Hendrikse sull’inerzia del rosso, ad impattare a quota 17 dopo la fuga di Treviso nel primo tempo con due mete ed un sontuoso drop di Rhyno Smith da 52 metri, la ripresa ha un solo padrone del campo, il Benetton. I Leoni allungano prima con una meta di Bernasconi (drive del pack in inferiorità numerica) e poi sigillano il match, a 20’dalla fine con un penalty di Albornoz che li porta sopra break. Un’ipoteca sancita con un gioco di rara efficacia, imperniato sulla conquista del territorio e sulla pressione che fa sballare i sudafricani, rivelatisi ingenui e crudi tatticamente quando avevano ila possibilità di sfruttare la svolta della superiorità numerica. Basti dire che in 14, e poi anche in 13, Treviso firma un parziale di 10-0. Tra i biancoverdi, grandissimo match di Brex (mvp), Garbisi junior, Niccolò Cannone, Snyman, Ratave e Negri, ma anche della prima linea, capace di prendere 4 calci a favore di cui due in inferiorità. Per Tommy Menoncello una emozionantissima passerella inziale all’ingresso nello stadio, dopo aver vinto il titolo di miglior giocatore d’Europa a soli 21 anni, ma anche una maglia di ala. Un lusso che Treviso può permettersi
Un’autentica impresa, che conferma le risorse mentali e tecniche del gruppo trevigiano, che con i l rientro degli azzurri sembra aver superato la crisi di marzo in Urc, ed ora attende Connacht per i quarti, domenica, sempre a Monigo alle 13.30. Ieri tutto lo stadio si è alzato in piedi per una memorabile standing ovation ai propri beniamini.
Benetton-Lions 27-17 (primo tempo 17-10)
Benetton Rugby: 15 Rhyno Smith, 14 Tommaso Menoncello, 13 Malakai Fekitoa (77′ Andy Uren), 12 Ignacio Brex, 11 Onisi Ratave, 10 Jacob Umaga (57′ Tomas Albornoz), 9 Alessandro Garbisi; 8 Toa Halafihi (50′ Bautista Bernasconi), 7 Sebastian Negri (45′ Lorenzo Cannone), 6 Alessandro Izekor, 5 Eli Snyman (C) (64′ Federico Ruzza), 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari (45′ Giosué Zilocchi), 2 Giacomo Nicotera, 1 Thomas Gallo (45′ Mirco Spagnolo). Coach: Marco Bortolami.
Emirates Lions: 15 Andries Coetzee, 14 Stean Pienaar, 13 Erich Cronjé (73′ Manny Rass), 12 Zander Du Plessis, 11 Rabz Maxwane, 10 Jordan Hendrikse 9 Morné van den Berg (72′ Nico Steyn); 8 Hanru Sirgel, 7 Emmanuel Tshituka, 6 Jc Pretorius (67′ Francke Horn), 5 Darrien Landsberg (66′ Ruan Delport), 4 Willem Alberts, 3 Beertjie van Vuuren (66′ Ruan Smith), 2 Jaco Visagie (C) (74′ Morne Brandon), 1 Morgan Naude (56′ Ruan Dreyer). Coach: Ivan Van Rooyen.
Marcatori: 3′ meta Visagie tr. Hendrikse, 9′ meta Gallo tr. Umaga, 27′ drop Smith, 33′ meta Ratave tr. Umaga. 37′ cp Hendrikse; Secondo tempo: 46′ meta tr Hendrikse, 51′ meta Bernasconi tr. Umaga, 63′ p. Albornoz.
Cartellini: 44′ rosso Nicotera, 67′ giallo Fekitoa