Tutto è bene quel che finisce bene, ma che fatica! E se oggi i playoff sembrano più vicini, al Benetton rimane la consapevolezza che non basterà giocare così per arrivare fra le prime otto. Treviso la cui superiorità territoriale 52% non è riuscita a trasformarsi in punti: i primi dieci sono arrivati nel primo quarto d’ora, poi soltanto 3, un calcio di punizione, nei successivi 63’, fino alla meta decisiva sul fischio finale.
La cronaca.
Benetton parte forte e sfrutta subito una mischia al centro nella zona rossa di Connacht, con la palla che corre veloce sul lato aperto e viene schiacciata in bandierina da Ignacio Mendy, alla sesta meta in URC quest’anno – la settima stagionale. Purtroppo a causa di un paio di errori trevigiani Connacht ricambia la visita nei 22 e con diverse cariche sui 5 sembra schiacciare ma il TMO non chiarisce e si riparte da una mischia in favore della squadra di Bortolami. Gli irlandesi sono molto aggressivi in ruck e rallentano il gioco del Benetton ma questa pressione porta con sé anche indisciplina: è proprio da un calcio di punizione sui 10 metri, Umaga porta i suoi oltre break 10-0 (15’). Kilgallen intanto lascia il posto a Bolton all’ala, costringendo Wilson al primo cambio.
I biancoverdi riescono a tenere a bagnomaria Connacht anche nella seconda visita dei Verdi nei 22 ma nonostante la superiorità, si avverte la fatica di una partita in trincea. Infatti si gioca spesso nella metà campo della squadra di casa perché gli ospiti non hanno grandi idee ma sanno come portare avanti il pallone: sono solo gli errori alla mano a vanificare le cariche dei vari Boyle, Prendergast e la regia lineare di Carty. È questa la grande differenza tra le due squadre nella prima frazione, Treviso sbaglia meno ma non segna più e in un contrattacco – senza neanche troppa fatica – arrivano i primi punti degli avversari con Ian Murray, che festeggia al meglio la sua settantesima presenza con la franchigia di Galway. Sul 10-7 la partita si infiamma e gli ultimi minuti del primo tempo sono un continuo scambio di colpi ma nessuno del KO, lasciando tutto aperto per la seconda parte del match.
Braccio di ferro nella ripresa.
La pausa premia inizialmente Connacht, decisa a prendersi la superiorità territoriale, grazie a un lavoro in ruck efficace e indigesto a Treviso, punito con due penalty di seguito. Per sommo gaudio di un Monigo esaurito, Carty manca il pareggio da posizione abbastanza facile e Bortolami ne approfitta per cambiare in regia: dentro Uren per un Garbisi un po’ opaco. A cambiare è anche la partita, più combattuta nel campo di Connacht grazie a diversi turnover in ruck, dove gli ospiti sembrano meno efficaci di prima. Purtroppo non arrivano punti e quando una meta sembrava finalmente alla portata viene vanificata da un passaggio in avanti di Cannone.
La difficoltà per il XV di Bortolami di tradurre in punti la superiorità nelle fasi di conquista e di territorio, consente agli irlandesi di rallentare la gara, una situazione ideale per entrare nell’ultimo quarto del match. A togliere un po’ di pressione ai bancoverdi ci pensa Umaga con un calcio al 68’ per il 13-7 provvisorio. Poi però Connacht si installa nei 22 di Treviso e dopo diverse fasi è Prendergast a segnare sotto i pali. Carty trasforma e Connacht per la prima volta è avanti: 14-13.
Festa Benetton, all’ottantesimo (foto URC)
Gli ultimi minuti sono all’arma bianca, con Monigo che spinge Treviso verso un calcio, una meta o un drop. Arriva prima quest’ultimo che Umaga sbaglia per un eccesso di precipitazione. Poi però, a meno di un minuto dalla fine, Benetton produce una delle migliori azioni della partita, crea la superiorità sull’out di destra per Izekor che resiste a un placcaggio e schiaccia oltre la line: 18-14. Sospiro di sollievo.