Resiste un’ora il Galles contro i chili francesi. Tre mete dei Dragoni, tutte di ottima fattura, hanno permesso loro restare in vantaggio fino al 66’ quando la pressione degli avanti in maglia blu è riuscita finalmente a demolire la difesa dei padroni di casa.
Quello che è andato in scena sul prato del Principality Stadium di Cardiff è stato di fatto un match tra una squadra di pesi massimi e una di massimi leggeri.
Mischia dopo mischia, attacco dopo attacco, la muraglia costruita dalla formazione di Warren Gatland si è sgretolata sotto i colpi di maglio francesi.
La partita è rimasta viva finché il Galles è riuscito a muovere la palla in velocità, costringendo i Coqs a sfilacciarsi per la larghezza del campo, e a colpire dove la difesa era più debole, in particolare nel canale in cui Ramos sembrava poco a suo agio all’apertura.
Ogni volta però che la Francia si è avvicinata alla meta gallese la potenza dei suoi avanti (972 chili il peso del pack, prima o poi si arriverà alla tonnellata…) si è dimostrata incontenibile per la difesa dei padroni di casa (rispetto al match con l’Italia rientravano Aldritt, Flament e Meafou). Dietro agli avanti, l’estro di Le Garrec (man of the match) ha fatto il resto, con un ottimo /e qualche volta avventato…) repertorio di giocate alla mano e al piede. Con il progredire del match, dopo la meta di Roberts, all’inizio della ripresa, carica dopo carica, piano piano, i francesi hanno cominciato a guadagnare possesso e territorio. Al 60’ con il Galles in vantaggio 24-20, il conto dei calci di punizione fischiati all’arbitro Luke Pearce era 3-2 a favore dei francesi. Da quel momento in poi, però una serie di mischie sotto i pali gallesi ha cambiato anche l’equilibrio nella disciplina e reso evidente che i giocatori in maglia rossa non avevano più la forza di reggere il peso degli avversari. Così, prima Ramos ha accorciato le distanze, 24-23, poi da una serie di giocate con il vantaggio è arrivata la meta di Colombe e, subito dopo, quella di Romain Taofifenua grazie a un errore di Gareth Davies (calcio stoppato in uscita dai 22).
La meta di Rio Dyer che ha aperto il match (foto Dan Mullan/Getty Images via WRU)
Galles alle corde e senza più energie. La sostituzione dei due mediani (Davies per Tomos Williams e Ian Lloydd all’apertura per Costelow) ha tolto ai padroni di casa anche quel poco di inprevedibilità che per una cinquantina di minuti di minuti aveva tenuto i francesi in apprensione.
Per gli Azzurri quella di sabato prossimo è una grande occasione per bissare il risultato del 2022. Ma il match tra Galles e Francia ha ribadito ancora una volta che non si vincono e partite senza la capacità di dominare, almeno reggere, il confronto muscolare.
La difesa azzurra contro la Francia ha dimostrato di reggere bene poi, con i Coqs in 14, la partita è diventata difficile da decifrare, tuttavia l’Italia ha segnato una meta sola. Il Galles ne ha messe a segno tre, però è crollato nel finale conscendendone cinque, l’ultima all’80’ quella di Lucu, subentrato al man of the match Le Garrec.
Sbilanciarsi in un pronostico in questo momento non è facile. Intanto con i 45 punti del Principality Stadium (massimo bottino in Galles per i Coqs nella storia ovale) la formazione di Galthiè si è portata al terzo posto in classifica alla pari della Scozia anche per differenza punti (+4). L’ultima giornata tutte le squadre possono giocarsi tanto.
Galles-Francia 24-45 (primo tempo: 17-20)
Galles: 3 mete: Dyer (8’), Williams (24’), Roberts (42’); trasformazioni: Costelow (9’ e 25’, 46’): cp: Costelow (1’)
Francia: 5 mete: Fickou (21’), Le Garrec (28’), Colombe (64’), R. Taofifenua (68’), Lucu (80’); trasformazioni: 4 Ramos (22’ e 29’, 65’, 69’); cp: Ramos (6’ e 14’, 60’, 73’)
Arbitro: Luke Pearce (Rfu)
nella foto di apertura Nicolas Depoortere attacca palla in mano (foto David Rogers/Getty Images via WRU)