Martedì 5 dicembre, alle 19.30, l’Atelier Sì, di via San Vitale 69, a Bologna, ospita la prima di ATHLETES un progetto tra danza, sport e vocalità che pone al centro della ricerca, e della pratica, il gesto atletico di una comunità di donne come atto di resistenza e, soprattutto, forza trasformativa che sfida il cliché che lo sport sia legato ad un genere.
Due ex Azzurre Ester Balassini (lancio del martello) ed Erika Morri (rugby), saranno sulla scena di Atelier Sì (hub artistico e culturale, atelier di sperimentazione a produzione, residenza artistica e sede del collettivo Ateliersi) insieme a danzatrici professioniste ed amatoriali di ogni età, per interpretare con nuovi occhi e nuovi gesti, una ribellione armonica al gesto tecnico, ricostruendolo in maniera personalizzata a seconda dell’istinto gestuale e dal background di provenienza.
Nella sua etimologia, e nella percezione dell’immaginario comune, l’atletismo è associato all’idea di competizione e prova fisica. Una possibilità del corpo per dimostrare la propria forza, agilità e resistenza ma anche per costruire alleanze, accordi e traiettorie di scambio.
Il progetto vedrà riunirsi e interagire un gruppo di 11 performers: danzatrici, ex Azzurre insieme a donne di ogni età e provenienza, che vivono la danza come territorio di espressione del sé. Tutte atlete del gesto, riunite in un esercizio multiforme e trasversale, il cui grado di atletismo si dispiega nel processo collettivo e performativo dei corpi.
Cos’è “Athletes”
“Athletes” è una commistione di linguaggi che hanno a che fare con la contemporaneità; il fatto di immaginare che un corpo che si dona al movimento, e che attraverso il movimento costruisce una comunicazione (sia esso in ambito sportivo o coreografico o anche nei gesti quotidiani), sul palco stabilisce una condizione di presenza tra l’attività sportiva e l’immaginario , parlando di un corpo femminile idoneo o non idoneo per forza o per età… ma secondo chi? La coreografia è potente quando riesce a costruire una vitalità che contiene la molteplicità degli aspetti dell’Umano e dell’umanità.” Commenta Simona Bertozzi, ideatrice del progetto e coreografa.
La coreografia ed il gioco delle voci delle “athletes” scompongono gesti e movimenti tecnici e rigorosi “da campo” – come, ad esempio, la mischia ed il passaggio del rugby e la rotazione del lancio del martello – per trovare un ponte tra corpi addestrati ed il mondo interpretativo della danza.
“Nella danza come nel rugby, ho ritrovato il rigore dell’allenamento che cura il gesto tecnico ed il movimento d’insieme, ed allo stesso tempo allena la libertà lasciando la persona esprimersi nella “partita-performance”, ma soprattutto, come nelle interviste che ho fatto a rugbiste di tutto il mondo (n.d.r. il tema era come la mentalità allenata dal rugby ,avesse impattato sul quotidiano), ho ritrovato anche la testimonianza della FORZA che la consapevolezza del proprio corpo riverbera sulla vita quotidiana…Impiegate, psicologhe, imprenditrici… studentesse, attraverso “Athletes” si armonizza un mondo al femminile che va dai 65 anni ai 25 anni”, commenta Erika Morri ex Azzurra di rugby e founder di “Wo*men’s sport land of freedom”, un progetto internazionale che sostiene l’importanza dello sport come lettura del sé, e rinforzo psicologico per tutta la comunità.
Danza, rugby e lancio del martello sul palco, mettono in luce una forza trasformativa raccontata da corpi ipoteticamente non idonei, ma che lasciano una riflessione ed un segno nello sguardo.
Athletes Bologna – prima azione
apertura della residenza artistica
Concept, ideazione e coreografia: Simona Bertozzi
Ispirazione: mosaico di origine romana (IV secolo) di donne intente a gareggiare in diverse discipline sportive, conservato alla Villa del Casale di Piazza Armerina
Gesto sportivo e tutoring: Ester Balassini e Erika Morri
Preparazione vocale e direzione coro: Meike Clarelli
Con Arianna Brugiolo, Federica D’Aversa, Valentina Foschi (danzatrici), Ester Balassini, Erika Morri (ex Azzurre di lancio del martello e di rugby)
e con Adriana Bernardi, Luana Checchia, Elisa Tinti, Daina Pignatti, Marieva Vivarelli, Carolina Yerovi
Project curator: Ariadne Mikou
Costumi: Katia Kuo
Ingresso: 10€ (intero) / 8€ (ridotto)*