Il Benetton ha espugnato per la prima volta nella sua storia l’Arms Park, le Zebre hanno buttato via la partita contro Ulster, bonus point per Bulls, Glasgow, Munster, Connacht e Stormers
La sorpresa della prima giornata di United Rugby Championship sono senza dubbio i Glasgow Warriors – capaci di vincere in casa contro Leinster ma soprattutto di rifilare 43 punti agli 8 volte vincitori del torneo – ma potevano essere le Zebre, a un passo da cogliere la prima vittoria dall’aprile del 2022 e interrompere una striscia che ha raggiunto le 25 sconfitte consecutive. Un 36-40 al Lanfranchi che grida vendetta perché la squadra di Roselli aveva già conquistato il bonus in attacco nel corso del primo tempo e aveva saldamente al partita in mano. Al 51’, sul 31-21 ha forse peccato di presunzione, preferendo cercare la sesta meta (!) a tre punti facili che sarebbero venuti utili nell’arrembaggio finale, quando si era sotto di 4. La gestione del calcio di punizione finale, dopo quattro mischie avanzanti a cinque metri dalla linea di meta nordirlandese, altrettanti penalty a favore e il cartellino giallo al pilone French, resta incomprensibile (perché non è stata chiesta un ‘altra mischia?) ed è costata quasi certamente la vittoria.
Le note positive sono diverse e accrescono i rimpianti: la mediana albiceleste Garcia-Prisciantelli ha garantito ritmo e imprevedibilità, non dando mai riferimenti alle guardie di Ulster; gli esordienti Cambriani e Gregory sono piaciuti, con il secondo anche in meta; bene la mischia e puntuale la touche. È mancata la difesa, con le segnature degli ospiti agevolate da letture difensive errate, con poca comunicazione e una salita non aggressiva. Un risultato che fa ben sperare per il gioco offerto e i due punti in classifica, sabato prossimo a Swansea vedremo se le Zebre si confermeranno in trasferta.
Se a Parma si leccano le ferite, a Treviso si festeggia un risultato storico, non solo per aver violato un campo tra i più storici del panorama ovale ma per la dinamica con cui si è consumata la rimonta. Dopo 35 minuti il Benetton era infatti sotto di tre mete, sorpresa prima da due drive dei padroni di casa e poi molle dopo aver subito un turnover nei propri 22. Da un 19-3 preludio di un imbarcata, il XV di Bortolami ha preso coraggio grazie a una meta del ritrovato Lucchesi (quanto c’è mancato al mondiale !i) che ha chiuso il primo tempo con un parziale di 19-10. Al resto hanno pensato i cambi: Albornoz, entrato al posto di Rhyno Smith a estremo, ha raccolto un ovale calciato da Uren e segnato la meta del 22-20 e poi Ferrari (entrato per Zilocchi), ha subito allo scadere un placcaggio assassino di Parker (testa contro testa, rosso diretto) che ha consentito a Umaga (5 su 6 al piede) di portare a casa il sorpasso a 2′ dal termine. Settimana prossima i Leoni ospitano i campioni in carica di Munster, in controllo contro Sharks più di quanto non dica il punteggio (34-21), e non si potrà approcciare il match nello stesso modo. Sarà il primo esame di maturità di un lunga e, si spera, proficua stagione.
Allarme rosso
Franchigie gallesi a picco: 4 sconfitte su 4 partite. Ospresy ha perso 34-26 a Galway, i Dragons sono stati rimontati in casa da Edimburgo (17-22), di Cardiff abbiamo detto, infine gli Scarlets hanno preso 9 mete (contro le 3 segnate) in casa dei Bulls, per un sonoro 63-21. Dopo l’eliminazione da parte dell’Argentina al mondiale, continua il periodo nero dei Dragoni.
Nella foto del titolo, un’apertura del mediano di mischia Andy Uren al debutto ufficiale in maglia Benetton contro Cardiff all’Arms Park