Guardi le statistiche di Sudafrica-Scozia, solo 87 placcaggi portati a buon fine e 22 sbagliati, e ti chiedi come sia possibile che la difesa del Sudafrica a tutti sia apparsa come mostruosa, invalicabile, asfissiante. “Perché è stata davvero invalicabile- dice Marius Goosen, allenatore della difesa azzurra, sudafricano, ma da tantissimi anni in Italia – solo che le statistiche, i numeri, da soli non bastano a spiegare. Anzi ingannano”. Stadio Pierre Rajon, Burgoin Jallieu, ritiro dell’Italia. L’allenamento è appena finito, mancano 5 giorni a Italia-Uruguay, secondo match della Poule A.
Ingannano? “Ma sì, il Sudafrica se leggi i numeri completano appena il 75% dei placcaggi, ma quelli fatti sono tutti decisivi, e, comunque, seguono di una frazione di secondo quello sbagliato. Come facciamo anche noi: se sbaglio io ci sei tu che abbatti l’avversario. Viene contato come errore, ma lui non è passato. Quello da vedere è il dato sui line-break. Questo è quello che si chiama sistema difensivo, sono tutti simili, ma quello del Sudafrica ha qualcosa in più che pochi in questo mondiale hanno”.
E sarebbe? “Una fisicità senza uguali, ma non nel placcaggio, nei punti di incontro che precedono l’allargamento del gioco. Lì sono devastanti e capaci di rallentare molto l’uscita del pallone. Alla fine gli avversari sono costretti ad aprire il gioco non avanzando e così le loro possibilità di conquistare la linea del vantaggio sono quasi nulle. Per questo la Scozia non aveva spazio e a quel punto diventava indifesa davanti ai cacciatori del pallone alla ricerca del turnover”.
Quindi davanti a squadre così che si fa? “Ci si adatta, si fa con quello che si ha. Loro provano a rallentare il pallone? Noi cerchiamo di farlo uscire prima, dopo due secondi al massimo. Nell’ultimo Sei Nazioni siamo stati la squadra più rapida nei punti di incontro, ma certo questo da solo non basta”. Anche l’Uruguay contro la Francia ha difeso bene. “E hanno giocatori bravi nei punti di incontro. Vista la partita abbiamo dovuto aggiustare qualcosa nella nostra impostazione difensiva, siamo fiduciosi”.