
Un doppio passo in avanti nella corsa ai playoff di Urc il Benetton Treviso lo fa sfruttando l’aria rarefatta di Johannesburg: Battuti (31-42; pt 17-32) e dominati i Lions, in una partita solida, giudiziosa, tatticamente perfetta, frutto di scelte mai azzardate e sempre indirizzate verso la conquista di preziosi metri di campo e della supremazia territoriale. Perfetto il Benetton nella gestione delle operazioni, con Alessandro Garbisi impeccabile nel gioco al piede in uscita dai raggruppamenti e i trequarti puntuali nel punire con spietata abilità ogni indecisione altrui.
Il primo tempo dei veneti è un capolavoro, la difesa sempre avanzante toglie il respiro ai Lions e appena si crea l’opportunità l’attacco lascia il segno. Si inizia con un piazzato infinito (da 60 metri) di Wolhuter, l’aria lassù è leggera e c’è la possibilità di sfruttare i calci a lunga gittata. Subito dopo, sul calcio di ripresa del gioco, Umaga punisce l’errore in ricezione dei padroni di casa, Mendy affida un pallone al cielo, la presa al volo fa cilecca, l’ovale rotola in avanti e l’apertura dei colori uniti raccoglie quello che si trasforma in un invito a galoppare. Meta e trasformazione, Treviso mette il naso avanti.
Solidità e concretezza, così va avanti la partita, mischia mai in affanno e touche che ne ruba 3 in un amen trascinata dal genio aereo di Ruzza, fino al drive dai 5 metri che non avanza, si ferma e rilancia con Garbisi la velocità dei propri trequarti: sventagliata per Mendy che fa quello che meglio gli riesce: meta. Ancora la mischia chiusa che piega i sudafricani, calcio dai 45 metri per Umaga, il pallone vola nell’aria leggera in mezzo ai pali. I Lions sbandano, non riescono a mettere argine all’ordine organizzato di Treviso e allora Marin affonda il coltello nella piaga chiudendo alla perfezione una splendida incursione tra le linee avversarie alimentata dall’elettricità di Odogwu. Si capisce che può essere giornata di ottimo raccolto quando, subito dopo la meta di Venter arrivata dal solito drive avanzante da touche, Mendy raccoglie un invito su un pallone di recupero arpionato da Lorenzo Cannone, taglia il campo a fette e ubriaca la difesa di casa correndo in diagonale fino a destinazione. È la meta del punto di bonus offensivo e della consapevolezza che da adesso in poi solo il Benetton potrà perdere la partita. In chiusura di primo tempo una leggerezza di Garbisi che ha fretta di spedire un tranquillo possesso in touche con 10 secondi ancora da giocare, ridà ossigeno ai Lions: touche, calcetto a scavalcare una difesa in bambola, meta di Louw e riposo non più tranquillo come appariva.
Il secondo tempo si apre con il solito break mortifero di Mendy, palla a Garbisi che gioca un perfetto 2 contro 1 per Ruzza, meta trasformata e partita di nuovo in cassaforte. Se non fosse che nel giro di 10 minuti l’arbitro gallese Craig Evans sventola in faccia 3 sacrosanti cartellini gialli a Ruzza (avanti volontario), Sua Maile (testa contro testa) e Zilocchi (placcaggio pericoloso). In doppia inferiorità Treviso continua a difendere con ordine e quando si ristabilisce l’equilibrio il bilancio è più che accettabile, quasi indolore: meta di Van der Merwe, piazzato di Umaga. Si chiude con la segnatura di Pretorius che vale un punto in classifica per i sudafricani, ma meglio di così il Benetton saggio e disciplinato non poteva sperare di ottenere dalla prima tappa della sua mini campagna in Sudafrica. Dall’altura di Johannesburg la vista sui playoff appare un po’ più nitida.
Emirates Lions vs Benetton 31- 42 (primo tempo 17-32)
Emirates Lions: 15 Quan Horn, 14 Tapiwa Mafura, 13 Rynhardt Jonker, 12 Marius Louw (51′ Kelly Mpeku), 11 Edwill Van der Merwe, 10 Kade Wolhuter, 9 Morne Van den Berg (66′ Nico Steyn); 8 Francke Horn (C) (16′ Siba Qoma), 7 Ruan Venter, 6 Jc Pretorius, 5 Darrien Landsberg (56′ Ruan Delport), 4 Ruben Schoeman (56′ Renzo Du Plessis), 3 Asenathi Ntlabakanye (45′ RF Schoeman), 2 Pj Botha (45′ Jaco Visagie), 1 Juan Schoeman (45′ SJ Kotze). Head Coach: Ivan Van Rooyen.
Benetton Rugby: 15 Leonardo Marin (59′ Simone Ferrari, 71′ Leonardo Marin), 14 Ignacio Mendy (51′ Bautista Bernasconi, 59′ Ignacio Mendy, 71′ Rhyno Smith), 13 Tommaso Menoncello, 12 Ignacio Brex, 11 Paolo Odogwu, 10 Jacob Umaga, 9 Alessandro Garbisi (63′ Andy Uren); 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani (71′ Michele Lamaro), 6 Riccardo Favretto, 5 Federico Ruzza (C) (63′ Eli Snyman), 4 Niccolò Cannone (45′ Scott Scrafton), 3 Simone Ferrari (45′ Giosué Zilocchi), 2 Bautista Bernasconi (45′ Siua Maile), 1 Thomas Gallo (45′ Ivan Nemer). Head Coach: Marco Bortolami.
Marcatori: 5′ cp Wolhuter, 6′ meta Umaga tr. Umaga, 12′ meta Mendy, 17′ cp Umaga, 22′ meta Marin tr. Umaga, 27′ meta Venter tr. Volhuter, 34′ p. Umaga, 38′ meta Mendy tr. Umaga, 40′ meta Louw tr. Wolhuter; secondo tempo: 43′ meta Ruzza tr. Umaga, 61′ meta Van der Merwe tr. Volhuter, 64′ cp Umaga, 76′ meta Pretorius tr. Wolhuter.
Cartellino gialli: 45′ Federico Ruzza, 48′ Siua Maile, 58′ Giosué Zilocchi (BEN).
Arbitro: Arbitro: Craig Evans (WRU).
Nella foto la prima delle due mete di Mendy (foto Benetton Rugby)