
L’Italia affronta l’ultimo appuntamento del torneo consapevole dei miglioramenti compiuti nelle ultime quattro settimane – non solo in partita, ma anche e soprattutto nel lavoro settimanale di preparazione. La grande soddisfazione di coach Roselli su questo punto va peraltro di pari passo con la consapevolezza della sfida portata dalle gallesi. Nei quattro incontri sinora disputati il Galles ha sempre marcato (e l’Italia ha sempre subito almeno una meta) nei primi minuti. Ci si aspetta quindi una battaglia molto dura che richiederà grande attenzione da parte delle azzurre a partire dal calcio d’inizio. Minimi i cambiamenti alla formazione, con il ritorno nel XV di partenza di Stefan, Sgorbini e Tounesi in luogo di Bitonci, Ranuccini e Fedrighi (quest’ultima infortunata alla mano e rimpiazzata nelle 23 da Locatelli). Sempre in panchina, Granzotto rimpiazza Capomaggi come utility back. Quanto al Galles, aggiunge peso alla mischia (messa in difficoltà dall’Irlanda) inserendo dal primo minuto il pilone Rose e la seconda linea Crabb. Non cambia però la composizione 5+3 della panchina.

Italia – Galles, Stadio Lanfranchi, domenica 27 Aprile h. 12:30
Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Sillari, Mannini, D’Inca; Madia, Stefan; Turani, Vecchini, Seye; Tounesi, Duca; Sgorbini, Veronese, Giordano (cap). A disposizione: Spinelli, Stecca, Maris, Locatelli, Ranuccini, Bitonci, Rigoni, Granzotto.
Galles: Joyce; Neumann, H Jones (cap), Keight, Cox; George, Bevan; G Pyrs, K Jones, Rose, Fleming, Crabb, K Williams, Lewis, Evans. A disposizione: Phillips, Davies, Scoble, John, Callender, S Jones, Bluck, Richards.
Arbitra: Sara Cox (RFU).
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Assenze illustri in entrambi gli incontri del sabato. A Edimburgo, l’Irlanda deve rinunciare alla terza linea Wafer, sicuramente una delle giocatrici più in vista del torneo. Vedremo se questo sarà sufficiente a rilanciare una Scozia che dal canto suo ritrova la capitana Malcolm e il mediano Brebner-Holden. Quanto al big match di Twickenham, l’Inghilterra dovrà fare a meno dell’estremo (e World Rugby player of the year) Elli Kildunne, mentre alla Francia mancherà la terza linea Romane Menager. Ne risulta un’opportunità di primo cap per la terza linea Taina Maka, stella dell’U20 che nella scorsa stagione ha surclassato due volte le inglesi. Difficile però pensare che il suo eventuale ingresso in campo sia sufficiente a ribaltare il pronostico contro una squadra che può permettersi di lasciare in tribuna (neanche in panchina) due World Rugby Player of the Year come Emily Scarratt (2019) e Marlie Packer (2023).
Scozia – Irlanda, Hive Stadium, Edimburgo, sabato 26 Aprile h. 15:30
Scozia: Rollie; Lloyd, Orr, Thomson, McGhie; Nelson, Brebner-Holden; Bartlett, Skeldon, E Clarke; Jade Konkel, Sarah Bonar; Malcolm (cap), McLachlan, Gallagher. A disposizione: Martin, Young, Poolman, Boyd, Bell, R Clarke, Wills, Scott.
Irlanda: Corey; Kinlan, Dalton, Breen, Costigan; O’Brien, Scuffil-McCabe; O’Dowd, Jones, Djougang, Campbell, Tuite, Wall, McMahon (cap), Hogan. A disposizione: Moloney, McGrath, Haney, Clohessy, Boles, Lane, Higgins, Flood.
Arbitra: Natarsha Ganley (NZR).
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Inghilterra – Francia, Twickenham Stadium, Londra, sabato 26 Aprile h. 17:45
Inghilterra: Sing; Dow, Jones, Heard, MacDonald; Harrison, Hunt; Botterman, Atkin-Davies, Muir, Talling, Ward, Aldcroft (cap), Feaunati, Matthews. A disposizione: Cokayne, Clifford, Bern, Galligan, Burton, L Packer, Aitchison, Rowland.
Francia: Bourgeois; Grisez, M Menager, Vernier, Arbey; Arbez, Bourdon; Brosseau, Bigot, Khalfaoui, M Feleu (cap), Fall-Raclot, Escudero, Champon, T Feleu. A disposizione: Riffonneau, Mwayembe, Bernadou, Zago, Berthoumieu, Maka*, Chambon, Queyroi. *esordiente.
Nella foto del titolo, le azzurre schierate a centro campo prima del match con la Francia (Photo by Alessandro Levati/Federugby via Getty Images)