
Finisce con una beffa negli ultimi secondi, con il Benetton sfinito che prende meta al 79′ e 30” e si deve arrendere 39-37 al Castres. Era iniziata con l’atmosfera delle grandi occasioni al Pierre Fabre di Castres dove la squadra di casa, reduce dalla vittoria contro Tolone in campionato e dal primo posto nella pool 3 di Champions Cup, parte subito benissimo a causa di problemi con i tacchetti dei giocatori trevigiani: dopo tre minuti due scivoloni di Rhyno Smith e Albornoz regalano una meta a Rémy Baget. Doccia fredda e subito 7-0 con la trasformazione di Louis le Brun. Per fortuna si pareggia in maniera analoga: erroraccio sulla presa del drop di ripartenza e Favretto gioca il vantaggio, serve Menoncello che carica fino a un metro dalla linea. Uren per Gallo che nell’uno contro uno è sempre decisivo: 7-7 dopo neanche 4 giri di orologio. Il pareggio non solo rimette le cose a posto, permette al Benetton di entrare in partita e a Zuliani di vincere il suo primo turnover: poi Albornoz mette altri tre punti sul tabellino, nonostante il vento: 7-10.

Si vede che il Benetton ha giocato partite del genere negli ultimi due anni perché al netto di qualche errore sulle prese alte, rallenta sempre il gioco di Castres e sa quando contendere il pallone a terra: infatti Zuliani si ripete nei propri 22 e sul cambio di fronte un numero di Odogwu e Mendy riporta Albornoz in piazzola. La palla non entra ma il Benetton è vivo e appare in giornata di grazia. Il gioco di Castres è sempre molto vicino al pacchetto, giocano spesso all’interno e il Benetton argina bene ma nei 22 i francesi hanno la capacità di accelerare le ruck e si capisce così perché hanno avuto la meglio su Munster, Bulls e Saracens nel corso della competizione. È così che il Benetton capitola per mano di Theo Chabouni che approfitta di un velo – per carità involontario ma decisivo – di un compagno per trovare un buco e segnare il 12-10. La segnatura apre un periodo di difficoltà per i Leoni che soffrono la fisicità e il gioco verticale degli occitani e subiscono diversi calci di punizione. Purtroppo un’altra leggerezza regala a Baget la più facile delle mete: intercetto su Albornoz e partita che non scappa via solo per gli errori al piede di le Brun: 17-10. La storia sembra ripetersi perché sul restart un avanti blu regala un possesso in zona rossa ai biancoverdi ma dopo varie fasi e un bellissimo sottomano di Smith per Mendy, si riparte al 25’ con una touche per Castres sui suoi 10 metri.

Tanta frenesia si fa sentire, la partita si addormenta su qualche errore di handling e il Benetton ne approfitta per rimettere le cose a posto. Prima mette in difficoltà il pack di Castres in chiusa, evita di andare per i pali sulla punizione ma sceglie una touche nei 22. A quel punto sfrutta due dei migliori di questo primo tempo (Odogwu e Gallo) per stringere la difesa di casa e mandare in meta Mendy in bandierina. Belle mani ma anche grandi scelte di gioco dei leader. Peccato il secondo errore in piazzola che lascia a 4 le distanze tra le due squadre. Sul 19-15 entra una vecchia conoscenza, Leone Nakarawa che regala subito una serie di offload, sull’ultimo però forza troppo e la palla va veloce – siamo nei 22 – tra le mani dei trevigiani. Il buco decisivo è di Favretto, poi lascia a Mendy che, nell’ultimo istante disponibile, regala a Brex il quale rifinisce un contrattacco da applausi. Una meta bellissima che vale il +3. Mancano due minuti alla pausa e improvvisamente il match si infiamma: il Benetton rincula, però tiene il possesso, decide di giocare un calcio passaggio dalla sua area di meta, sembra funzionare perché Mendy recupera l’ovale, serve Smith ma non c’è sostegno: sul gioco rotto Castres coglie gli avversari con la lingua di fuori e Mathieu Babillot, fino ad allora protagonista solo con i placcaggi, schiaccia per il 24-22.
Il primo tempo sulle montagne russe ha visto il Benetton primeggiare nel possesso (56% contro il 44%) ma sotto nell’occupazione (68% per Castres). Positivo il numero dei turnover – 3 su 5 sono di Zuliani – e contenuto quello dei calci (3) ma tutti concentrati nella parte centrale. L’inizio della ripresa è a favore del Benetton che gioca sempre nel campo degli avversari, una mano arriva da un placcaggio in ritardo di Adrien Seguret che si guadagna un rosso per colpo di spalla alla testa di Albornoz davvero gratuito. In 15 vs 14 il Benetton gioca subito una touche sui 5, carretto e Bernasconi vola per il 24-27 in bandierina. Il terzo errore su altrettante trasformazioni arriva questa volta da Umaga.
Ora ci sarebbe solo da gestire ma il fattore campo aiuta i francesi, subito ad accorciare con un calcio sotto i pali per fuorigioco. 27-27 al 48’. E poi a rischiare in un contrattacco la segnatura pesante. Entrano forse fresche ma più che la scossa sono subito coinvolte in una rissa che dura più dello standard accettabile a questi livelli. A farne le spese Zuliani e Vanderberghe con un giallo. Purtroppo i trevigiani si fanno innervosire dai francesi che non hanno più nulla da perdere. Per fortuna Odogwu è in grande giornata e su una corsa lungolinea spara un petardo che dà ai suoi la sensazione di poter portare a casa la partita, anche perché Umaga centra i pali per il break. 27-34. Ma ci sono ancora 22 minuti da giocare bisogna solo stare attenti alla benzina, a risparmiare le energie ed è quello che pensa Umaga quando decide di calciare una punizione sotto i pali (al 61’) per il +10 piuttosto di andare in touche. Per quello che si è visto finora non può essere finita, le gambe e il talento degli occitani vengono fuori e un curioso uno-due nella stessa zona di campo delle due ali (calcio di Baget, l’11, per la raccolta di Ambadiang, il 14) riporta sotto Castres di cinque: 32-34. È la disciplina, che nell’ultimo quarto è spesso legata alla stanchezza, che regge le sorti della partita. È qui che Zuliani piazza il 4° turnover della sua gara, dopo una battaglia all’arma bianca all’altezza dei 22. Dieci minuti dal termine e le squadre sono spremute, Menoncello ha i crampi e il pubblico fischia ma si lotta e sempre più spesso nei 22 dei trevigiani. Una contesa di mischia sui 15 dura minuti su minuti, il pacchetto biancoverde soffre e subisce più di una punizione, Gallo salva una meta ma si prende un giallo per placcaggio alto su Jeremy Fernandez. La mischia si sposta sui 5 e mentre tutti si aspettano una ripartenza è sempre il mediano Fernandez a bucare gli stanchi flanker biancoverdi. È lui stesso a portare avanti Castres con la trasformazione e a vincere una battaglia che sembrava persa. È il 79’, si riparte e la palla va subito fuori e il tabellone è impietoso: 39-37. Indimenticabile, purtroppo.
Marcature: 3′ meta Baget tr. Le Brun, 4′ meta Gallo tr. Albornoz, 7′ p. Albornoz, 16′ meta Chabouni tr. Le Brun, 22′ meta Baget, 32′ meta Mendy, 35′ meta Brex tr. Albornoz, 39′ meta Babillot; 43′ meta Bernasconi, 48′ p. Le Brun, 57′ meta Odogwu tr. Albornoz, 62′ p. Albornoz, 64′ meta Ambadiang, 79′ meta Fernandez tr. Fernandez.
Note: Cartellino rosso al 43′ a Seguret (CAS), cartellino giallo al 52′ a Zuliani (BEN) e Vanverberghe (CAS), cartellino giallo al 77′ a Thomas Gallo (BEN). Trasformazioni: Castres Olympique 3/6 (Le Brun 2/4, Goodhue 0/1, Fernandez 1/1); Benetton Rugby 3/5 (Albornoz 3/4, Umaga 0/1) Punizioni: Castres Olympique 1/1 (Le Brun 1/1); Benetton Rugby 2/3 (Albornoz 2/3). Man of the match: Florent Vanverberghe (CAS).
Castres Olympique:
15 Théo Chabouni, 14 Christian Ambadiang, 13 Adrien Séguret, 12 Adrea Cocagi (19′ Jack Goodhue), 11 Remy Baget, 10 Louis Le Brun (60′ Nathanael Hulleu), 9 Santiago Arata (58′ Jeremy Fernandez), 8 Abraham Papali’i (53′ Baptiste Delaporte), 7 Gauthier Maravat, 6 Mathieu Babillot, 5 Florent Vanverberghe, 4 Paul Jedrasiak (33′ Leone Nakarawa), 3 Will Collier (49′ Aurélien Azar), 2 Gaetan Barlot (49′ Loris Zarantonello), 1 Quentin Walcker (49′ Lois Guerois).
Head Coach: Xavier Sadourny.
Benetton Rugby:
15 Rhyno Smith (53′ Jacob Umaga), 14 Ignacio Mendy (78′ Simone Ferrari), 13 Tommaso Menoncello, 12 Ignacio Brex, 11 Paolo Odogwu, 10 Tomas Albornoz (43′ Jacob Umaga, 53′ Tomas Albornoz, 63′ Malakai Fekitoa), 9 Andy Uren (60′ Alessandro Garbisi), 8 Lorenzo Cannone (64′ Michele Lamaro), 7 Manuel Zuliani, 6 Riccardo Favretto, 5 Eli Snyman (C), 4 Scott Scrafton (52′ Federico Ruzza), 3 Simone Ferrari (48′ Giosuè Zilocchi), 2 Bautista Bernasconi (53′ Siua Maile), 1 Thomas Gallo (48′ Mirco Spagnolo, 76 Thomas Gallo).
Head Coach: Marco Bortolami.
Arbitro: Karl Dickson (ENG).
Nella foto di apertura Favretto, uno dei migliori dei suoi, controlla un pallone sotto la pressione avversaria (Foto BenettonRugby)