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“Noioso”, il Sei Nazioni femminile, lo sarebbe secondo i maestri inglesi, vista la predominanza del XV della rosa negli ultimi anni, un dominio che tutti si aspettano confermato anche per questa edizione. Dal basso, tuttavia, la prospettiva è molto diversa: le partite tra l’Inghilterra e le altre partecipanti, con la parziale eccezione della Francia, saranno anche scontate, ma il resto è estremamente eccitante. La prima giornata dell’edizione 2025 lo conferma, con due incontri molto equilibrati e dall’esito in bilico sino all’ultimo.

La partita tra Irlanda e Francia con cui inizia il torneo presentava numerose incognite per le transalpine, visto anche il diverso percorso delle due squadre nel WXV  dello scorso autunno. Mentre l’Irlanda aveva impressionato con un secondo posto, ottenuto grazie alla vittoria a sorpresa contro la Nuova Zelanda, la Francia era stata la grande delusione del gruppo 1, sconfitta pesantemente dalle stesse Black Ferns oltre che dal Canada. In effetti, il copione che va in scena a Belfast è molto diverso da quello rappresentato a Cork due anni prima: nel 2023 la Francia non era stata minimamente scalfita dall’espulsione del pilone Deshayes, schiantando le verdi 53-3; quest’anno invece l’espulsione del centro Vernier al 45’ (seppure per soli 20 minuti viste le nuove regole) rimette in partita le irlandesi. Dopo una prima frazione chiusa sul 17-5 per le francesi, due mete da drive riducono il gap a due punti, con le verdi a rimpiangere l’imprecisione dell’apertura O’Brien dalla piazzola (tre trasformazioni fallite a fronte delle cinque realizzazioni dell’estremo Bourgeois per la Francia). Alla fine sono proprio i calci a fare la differenza per le transalpine in un incontro che ha visto tre mete per parte (anche se va detto che quelle francesi sono venute da manovre al largo mentre quelle irlandesi sono scaturite tutte da penal touche).

Tre mete per parte anche a Edimburgo, in un incontro in cui il TMO la fa da protagonista in materia sia di mete annullate che di falli di anti-gioco. A farne la spese sul primo versante è la Scozia, che si vede cancellare una marcatura per tempo: la prima per ostruzione su driving maul da rimessa laterale, la seconda per ostruzione sul placcatore nell’azione che dà il via alla segnatura. Nel secondo caso invece gli interventi sono bilanciati, e portano all’espulsione dei due numeri otto: la gallese Evans per doppio giallo, e la scozzese Gallagher, sino ad allora in grande evidenza, per pulizia pericolosa in ruck. Proprio l’intervento della Gallagher rilancia una squadra gallese che a metà del secondo tempo pareva sul punto di sfaldarsi. Dopo un inizio brillante in cui la Scozia era riuscita a toccare il pallone soltanto con il calcio di rimessa dopo la meta di Phillips, le gallesi avevano subito per tutto il primo tempo le offensive scozzesi. Nonostante una linea di trequarti in grande evidenza, le padrone di casa avevano faticato moltissimo a superare l’eccellente difesa ospite, protagonista di numerosi turnover. La meta del centro Orr a inizio ripresa, simile in vari modi a quella marcata a Parma contro le Azzurre lo scorso anno (pallone ricuperato dopo lungo calcio a seguire scaturito da un errore di controllo delle avversarie) aveva portato per la prima volta le padrone di casa oltre break. A quel punto tuttavia l’espulsione della Gallagher riportava le squadre in parità numerica, e la risultante meta di Fleming da penal touche rimetteva nuovamente tutto in discussione. Una segnatura per parte manteneva il minimo scarto tra le due formazioni, in un incontro ricco non solo di pathos agonistico ma anche di qualità tecnica (un dato non scontato, quest’ultimo, tenendo contro che la ripresa si è giocata sotto una pioggia torrenziale).

Irlanda – Francia 15 – 27 (5 – 17)

Marcatrici: 6’ Vernier mt Bourgeois (0-7), 17’ Menager mt Bourgeois (0-14), 21’ m Wafer (5-14), 32’ cp Bourgeois (5-17), 45’ m Jones (10-17), 66’ m Wafer (15-17), 71’ cp Bourgeois (15-20), 73’ Boulard mt Bourgeois (15-27).

Irlanda: Flood; McGann, Dalton, Higgins, Costigan (cap); O’Brien, Lane; O’Dowd, Jones, Djougang, Campbell, Wall, Hogan, King, Wafer. A disposizione: Moloney, McCarthy, Haney, Moore, Tuite, McMahon, Reilly, Breen.

Francia: Bourgeois, Llorens Vigneres, Konde, Vernier, Menager (co-cap), Arbez, Bourdon-Sansus, Brosseau, Sochat, Bernadou, M. Feleu (co-cap), Fall-Raclot, Escudero, Okemba, T. Feleu. A disposizione: Bigot, Mwayembe, Joyeux, Berthoumieu, Champon, Chambon, Queyroi, Boulard.

Cartellino rosso: 44’ Vernier (FRA)

Arbitro: Hollie Davidson (SRU)

Scozia – Galles 24 – 21 (10 – 7)

Marcatrici: 4’ Phillips mt Bevan (0-7), 16’ cp Nelson (3-7), 35’ Bonar mt Nelson (10-7), 43’ Orr mt Nelson (17-7), 52’ Fleming mt Bevan (17-14), 64’ Bartlett mt Nelson (24-14), 73’ Pyrs mt Bevan (24-21).

Scozia: Chloe Rollie; Rhona Lloyd, Emma Orr, Lisa Thomson, Francesca McGhie; Helen Nelson, Leia Brebner-Holden; Anne Young, Lana Skeldon, Elliann Clarke, Hollie Cunningham, Sarah Bonar, Rachel Malcolm (capt), Rachel McLachlan, Evie Gallagher. A disposizione: Elis Martin, Leah Bartlett, Christine Belisle, Adelle Ferrie, Alex Stewart, Jade Konkel, Caity Mattinson, Evie Wills.

Galles: Jasmine Joyce-Butchers; Lisa Neumann, Hannah Jones (capt), Kayleigh Powell, Carys Cox; Lleucu George, Keira Bevan; Maisie Davies, Carys Phillips, Jenni Scoble, Abbie Fleming, Alaw Pyrs, Kate Williams, Bethan Lewis, Georgia Evans. A disposizione: Kelsey Jones, Gwenllian Pyrs, Donna Rose, Gwen Crabb, Bryonie King, Meg Davies, Courtney Keight, Nel Metcalfe.

Cartellini rossi:  45’ Evans (GAL); 51’ Gallagher (SCO).

Arbitro: Kat Roche (USAR)

Nella foto del titolo la meta della francese Emilie Boulard che ha sigillato il successo della Francia sull’Irlanda (INPHO@Ben Brady)

 

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