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L’australiano Brett Robinson è il primo presidente di World Rugby proveniente dall’emisfero sud

Nel ballottaggio finale, l’ex flanker dei Wallabies ha ottenuto 27 voti contro i 25 del francese Abdelatif Benazzi. Andrea Rinaldo, con 9 voti, era stato eliminato nelle fasi precedenti della votazione. L’ex presidente del Petrarca aveva l’appoggio di Italia e Irlanda e i 9 voti ottenuti al primo turno ipotizzano che abbia potuto contare anche su quelli delle federazioni nordamericane.

Divise alla meta, le Sei Nazioni non hanno trovato l’accordo sul candidato da sostenere: Italia e Francia nel ballottaggio finale hanno votato per Benazzi, mentre l’Inghilterra e le celtiche si sono schierate con Robinson. Anche Rugby Europe ha sostenuto Benazzi.

Brett Robinson (Photo by Charles McQuillan – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

Ambivalente peraltro anche il ruolo del Sudafrica che, con le sue formazioni di club disputa l’URC, ma ha sostenuto Benazzi, probabilmente in risposta al desiderio espresso dall’Inghilterra di coinvolgere le formazioni irlandesi, scozzesi e gallesi in un torneo anglo-celtico che metterebbe fine all’URC chiudendo le porte ai sudafricani e all’Italia.  Diviso anche il Rugby Championship: Australia e Nuova Zelanda con Robinson; Sudafrica e Argentina con Benazzi.

Tra l’altro il consiglio ha deciso di rinviare l’esame del test del controverso cartellino rosso di 20 minuti fino alla fine delle Autumn Nations Series, “per consentire un feedback più approfondito e un’analisi completa dei dati”, si legge nella dichiarazione.

Insomma il rugby mondiale fatica a trovare unità d’intenti e strategie comuni per il suo futuro.

Abeldatif Benazzi ((Photo by Charles McQuillan – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

Robinson, 54 anni, succede a Bill Beaumont, ex capitano dell’Inghilterra, che lascia l’incarico dopo otto anni, la durata massima del mandato.

Robinson ha promesso di dare priorità alla stabilità finanziaria e alla crescita commerciale del movimento, in un momento in cui diverse federazioni nazionali e competizioni di club si trovano sotto pressione economica.

“Oggi ribadisco il mio impegno, come presidente, a sfruttare la grande passione per il nostro sport e a guidarlo per il bene di tutti, creando la cultura giusta per raggiungere risultati commerciali in uno sport globale e moderno,” ha dichiarato il nuovo presidente che, da giocatore ha collezionato 16 presenze con i Wallabies prima di guidare l’Università di Oxford alla vittoria nella tradizionale sfida contro Cambridge del 2001. Medico, ha lavorato nella ricerca sulle commozioni cerebrali presso il Brain Institute dell’Università del Queensland.

Ha inoltre ricoperto il ruolo di direttore generale dell’unità di alta prestazione di Rugby Australia dal 2002 al 2005 ed è membro del consiglio esecutivo di World Rugby dal 2016.

 

Nella foto del titolo, il nuovo presidente di World Rugby, Brett Robinson (a destra), con il vice Jonathan Webb posano davanti al Marker Hotel di Dublin, al termine della tornata elettorale (Photo by Charles McQuillan – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

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