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Contro l’Argentina è stata una battaglia fisica notevole, colpi duri, grande intensità. Ne hanno fatto le spese Lorenzo Cannone, Ange Capuozzo, indisponibili per la partita con la Georgia, il primo per una frattura al naso il secondo per un trauma cranico. Ma non sono gli unici ad aver avuto bisogno di più tempo per il recupero. Ed è per questo che lunedì sono stati “invitati” al raduno  Matteo Nocera, Matteo Canali, Giovanni Montemauri e David Odiase. Un pilone, una seconda linea, un’apertura e una terza linea.  Invitati, non convocati, cioè da utilizzare per fare numero nelle partite 15 contro 15.

Ange Capuozzo costretto a stare lontano dall’attività per il trauma cranico contro l’Argentina (Foto AllRugby)

Martedì 12 novembre, sul campo numero 1 del Centro Coni Giulio Onesti di Roma sta per iniziare la prima seduta in campo del post-Argentina, Gonzalo Quesada è concentratissimo sui suoi appunti, in mezzo al campo, aspetta che sia completata la fase di riscaldamento. Ange Capuozzo è appoggiato alla balaustra, guarda il suo telefonino, parla con lo staff, tocca distrattamente un pallone, di più non può fare. Il protocollo che segue un trauma cranico è severissimo, stabilito da World Rugby. “Noi possiamo solo attenerci alle indicazioni del protocollo. Si va per passi successivi. Sparito il sintomo X, si può aggiungere una certa attività, ma non un’altra. E così via. Tutto deciso altrove, noi possiamo solo aspettare che ogni procedura sia conclusa”, dice Riccardo Lenzi, dello staff dei fisioterapisti.

Dietro di lui ci sono due cyclette, servono a chi fa allenamento differenziato. Sopra ci sono Brex e Riccioni, accanto a loro c’è Lorenzo Cannone con il naso gonfio. Allan non partecipa alla partitella, ma prova i piazzati.

Gonzalo Quesada, ct della nazionale di rugby, con il responsabile della preparazione atletica Michele Colosio (Foto AllRugby)

E’ stata una settimana intensa, oggi alle 14 verrà data la formazione per affrontare la Georgia (domenica a Genova alle 14,40 diretta su SkySport e, in chiaro, su TV8). Potrebbero esserci delle novità, in panchina potrebbe trovare posto Gallagher, sostituto naturale nel ruolo di estremo, mentre in terza linea con il numero 8 dovrebbe tornare Vintcent. La partita è la più importante del trittico delle Autumn Series, quella che va vinta senza se e senza ma. Dal 2000 nei test autunnali, l’Italia è restata a secco solo due volte, nel 2002, ma si giocarono solo 2 partite e contro Argentina e Australia, e nel 2008, ancora sconfitta con Australia e Argentina, e ci stava, ma bruttissima partita contro i Pacific Islander (17-25). Solo tre volte ci sono state due vittorie e una sola sconfitta (2004, 2005 e 2022). Quest’anno, visto che l’ultimo test sarà a Torino con la Nuova Zelanda difficile che si ripeta il bilancio positivo del 2-1.

Nella foto di apertura Capuozzo, Riccioni, Brex e Lorenzo Cannone non partecipano all’allenamento di martedì (Foto AllRugby)

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