L’Hive Stadium assiste a una partita che sfiora l’assurdo, Edimburgo vuole interrompere la serie nera che contro il Benetton va avanti da 3 sconfitte in fila, Treviso vuole mettere un piede nella zona playoff e per farlo lascia a casa chi è stato spremuto dalle fatiche in nazionale delle Autumn’s Nation Series affidandosi a uomini, almeno nei pensieri di Marco Bortolami, più freschi.
Dalle scelte tattiche e dal turbine di vento che spazza lo stadio salta fuori un primo tempo da incubo per i Leoni dei colori uniti, apatici, imprecisi, quasi indisponenti nell’aspettare che il mondo gli cada addosso senza muovere paglia. Il film dell’orrore trevigiano dopo appena 24 minuti racconta di un Edimburgo che ha già messo in cassaforte punto di bonus offensivo e vittoria, ha aggredito la partita e segnato 4 mete in un amen senza che dall’altra parte ci sia il minimo segno di reazione. Van der Merwe alla prima azione della serata, poi Muncaster direttamente da una touche, quindi la doppia segnatura di Bradbury che sembra chiudere i conti (24-0). Non sembra di assistere a una partita di rugby, ma a un assolo, Treviso non c’è, subisce, rallenta, sbaglia, le poche volte che ha il pallone se lo dà in faccia dopo appena due fasi di gioco. Verrebbe da vergognarsi per quello che succede quando tutti non aspettano altro che raggiungere gli spogliatoi, ultima azione con Treviso che ruba una touche e Price che strappa il pallone dalle mani a Ryno Smith, tutti guardano, Hill raccoglie l’invito a va in meta: 35-0, un incubo.
Si inverte campo e succede l’incredibile, alla ripresa del gioco gli attori si scambiano la parte, la partita fa un doppio salto mortale con Edimburgo che si blocca dietro alle sue certezze e Treviso che all’improvviso si ricorda di essere una squadra. L’esordio in Urc di Augustin Creevy è la dimostrazione che esistono fuoriclasse senza età, è come se lì in mezzo ci fosse sempre stato, prende in mano l’inerzia psicologica dei suoi, suona la carica, sporca tutto quello che può sporcare nei punti d’incontro, rimette in sesto la touche. Un uomo non fa la differenza, ma la capacità di essere leader può far miracoli, gli altri lo seguono e Treviso inizia a guadagnare metri, gioca in avanzamento, sfrutta il vento alle spalle e mette Edimburgo in crisi. Segna subito Odogwu, segna Creevy che capitalizza un drive da touche, poi ancora lui che decide di giocare in prima persona un penalty a 5 metri dalla linea altrui, abbassa la testa e dopo una serie di sportellate va per la doppietta personale. Di colpo dagli abissi risorge la Benetton (35-19), adesso c’è una partita, Treviso vede davanti a sé la possibilità di prendersi il punto di bonus difensivo e sfrutta la nuova inerzia di una sfida che sembrava persa nel vento. La meta di Price assesta un colpo duro da assorbire al morale Benetton, interrompe l’euforia, ma non la voglia di cancellare la vergogna del primo tempo. E allora Izekor segna la meta del bonus difensivo e poi Fekitoa quella della grande illusione (40-33). La partita adesso è viva, sembra impossibile. Ritchie (player of the match di serata) suona la carica, a 10 minuti dal termine Scrafton alza bandiera bianca e lascia i suoi in 14 perché Bortolami aveva già dato fondo per intero alla sua panchina. In inferiorità numerica Treviso si piega alla meta di Duncaster che spegne il folle sogno di rimonta dei biancoverdi. Finisce 50-33, 7 mete a 5, Edimburgo interrompe la serie nera contro Treviso e si assesta in zona playoff. Resta il rimpianto per quell’enorme buco nero che ha inghiottito il Benetton nel primo tempo, materia per psicologi.
Edinburgh – Benetton 50-33 (primo tempo 35-0)
Edimburgo:
15 Wes Goosen, 14 Darcy Graham, 13 Matt Currie, 12 Mosese Tuipulotu, 11 Duhan van der Merwe (70′ Ross McCann), 10 Ross Thompson (70′ Ben Healy), 9 Ali Price (61′ Ben Vellacott), 8 Magnus Bradbury 62′ Freddy Douglas), 7 Ben Muncaster, 6 Jamie Ritchie, 5 Grant Gilchrist (c), 4 Marshall Sykes (67′ Sam Skinner), 3 Paul Hill (61′ D’Arcy Rae), 2 Ewan Ashman (55′ Patrick Harrison), 1 Pierre Schoeman (61′ Boan Venter). Head Coach: Sean Everitt.
Benetton Rugby:
15 Rhyno Smith, 14 Ignacio Mendy, 13 Malakai Fekitoa, 12 Marco Zanon (44′ Louis Lynagh, 54′ Marco Zanon, 67′ Leonardo Marin), 11 Paolo Odogwu (50′ Leonardo Marin, 54′ Louis Lynagh), 10 Jacob Umaga, 9 Andy Uren (21′ Lautaro Bazan Velez, 25′ Andy Uren), 8 Riccardo Favretto (40′ Simon Koroiyadi), 7 Toa Halafihi (64′ Jadin Kingi), 6 Alessandro Izekor, 5 Eli Snyman (C), 4 Scott Scrafton (31′ Simon Koroiyadi, 40′ Scott Scrafton), 3 Enzo Avaca (58′ Tiziano Pasquali), 2 Marco Manfredi (40′ Agustin Creevy), 1 Nahuel Tetaz (58′ Destiny Aminu). Head Coach: Marco Bortolami.
Arbitro: Ben Breakspear (WRU).
Marcature: 2′ meta Van der Merwe tr. Thompson, 14′ meta Muncaster tr. Thompson, 20′ meta Bradbury tr. Thompson, 24′ meta Bradbury tr. Thompson, 40′ meta Hill tr. Thompson; secondo tempo: 43′ meta Odogwu, 47′ meta Creevy tr. Umaga, 53′ meta Creevy tr. Umaga, 56′ meta Price, 62′ meta Izekor tr. Umaga, 69′ meta Fekitoa tr. Umaga, 74′ meta Ritchie tr. Healy, 80′ p. Healy
Cartellino giallo: 80′ Fekitoa.
Man of the match: Jamie Ritchie (EDI).