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Il vecchio, caro, derby del rugby italiano è fatto così, tensione e agonismo, tifo e antiche rivalità, e soprattutto partite che nascono dritte e si ribaltano strada facendo. A Padova la sfida numero 180 tra Petrarca e Rovigo diventa una recita a soggetto spaccata a metà, primo tempo di proprietà esclusiva dei tutti neri e del gioco tattico che ha in Scott Lyle il miglior interprete del campionato, secondo tempo che d’incanto passa di proprietà, sconfina sull’altra sponda dell’Adige, con finale sul filo di lana degno del blasone che si porta dietro questa eterna favola ovale.

Alla fine vince (28-26) il Rovigo perché non si scompone quando la terra gli trema sotto ai piedi, è paziente, metabolizza la fatica vissuta in avvio di gara perché le bombarde di Lyle lo mandano in crisi e lo costringono a un’infinità di scorrettezze (6 penalties concessi), tanto che tenendo fede alla filosofia petrarchina Lyle trasforma in punti tutto ciò che gli viene concesso: al 24′ il Petrarca è avanti 12-0, 4 calci tra i pali e percorso netto dalla piazzola che diventa un colpo al cuore polesano che potrebbe essere definitivo quando Botturi forza la linea di difesa, infila Lyle in un autostrada con tanto di off-load prelibato per mandare Citton a volo d’angelo sotto ai pali. E come se non bastasse Vedovelli (ottimo il suo arbitraggio di una sfida a tratti spigolosa) vuole andare a rivedere al monitor l’azione della meta, scova un placcaggio pericoloso di Lertura sullo stesso Lyle, lascia il Rovigo in 14 e il Petrarca con il vento in poppa. Ma qui, diavolo di un Rovigo, la partita gira all’improvviso. Con l’uomo in meno e il tempo scaduto gli avanti rossoblu forzano un’infinità di punti di incontro, c’è poco avanzamento e allora Thompson alza la testa e a occhi chiusi spedisce all’ala un calcio passaggio dove Vaccari compie una magia volante e sconfina in meta. Fine del primo tempo (19-7), la partita torna a vivere.

Si riprende e l’ordine dei fattori sembra cambiare, Rovigo smette di affidare al cielo l’ovale e decide di giocare una battaglia terrestre, il Petrarca va in affanno, subisce, non ha più palloni di qualità da affidare a Lyle per muovere i pedoni sulla scacchiera del Memo Geremia (teatro riduttivo per il fascino del derby). Per quasi mezz’ora il Rovigo fa tanta fatica per nulla, ma guadagna una marea di calci di punizione (12), concedendone nessuno agli avversari, anche se al 60′ potrebbe subire il colpo del ko: dal nulla arriva la meta in prima fase da mischia, De Santis fa il break, Scagnolari conclude con una segnatura tagliagambe (26-7). Rovigo accusa il colpo e riparte, si ritrova a gestire una doppia superiorità numerica per i gialli a Scagnolari (placcaggio a Chillon in volo) e Galetto (aggancia un avversario in touche) e decide di crederci contro la logica. E così la meta da maul dopo una touche di Casado Sandri è benzina nel motore polesano, poi è Berlese a concludere oltre la linea un assalto infinito dei suoi avanti, prima del colpo definitivo a tempo scaduto confezionato da 2 conoscenze di una splendida Under 20 azzurra che fu (in tema ottima la prestazione anche di Botturi e Berlese): Mirko Belloni inventa l’ennesimo break di una partita perfetta e lancia sul corridoio laterale le gambe di Flavio Pio Vaccari. La volata è vincente, il tuffo in mezzo ai pali liberatorio. Thompson trasforma, sorpasso e vittoria. Diavolo di un Rovigo, il derby è suo.

Padova, Centro Sportivo Memo Geremia

Serie A Élite Maschile, VI giornata
Petrarca Rugby vs Femi-CZ Rovigo 26-28 (primo tempo 19-7)
Marcatori: p.t. 2’ cp. Lyle (3-0); 9’ cp. Lyle (6-0); 21’ cp. Lyle (9-0); 23’ cp. Lyle (12-0); 36’ m. Citton tr. Donato (19-0); 42’ m. Vaccari tr. Thomson (19-7) s.t. 58’ m. Scagnolari tr. Lyle (26-7); 68’ m. Casado Sandri tr. Thomson (26-14); 72’ m. Berlese tr. Thomson (26-21); 80’ m. Vaccari tr. Thomson (26-28).
Petrarca Rugby: Lyle (temp. 37’ Tebaldi); De Sanctis; Scagnolari; Broggin; Leaupepe (66’ De Masi); Donato; Citton (69’ Tebaldi); Trotta ©; Botturi (51’ Elias); Nostran (temp. 57’ Goldin); Ghigo; Galetto; D’Amico (72’ Bizzotto); Montilla; Brugnara (72’ De Sarro).
all. Victor Jimenez, Paul Griffen
Femi-CZ Rovigo: Belloni; Lertora; Diederich; Fisher (60’ Moscardi); Vaccari; Thomson; Visentin (45’ Chillon); Casado Sandri (69’ Meggiato); Fourcade (40’ Berlese); Paganin; Ferro © (56’ Zottola); Steolo; Swanepoel (60’ Tripodo); Giulian (60’ Frangini); Della Sala (53’ Pomaro).
all. Davide Giazzon
Arbitro: Federico Vedovelli
Marcatori:  2’ cp. Lyle; 9’ cp. Lyle; 21’ cp. Lyle); 23’ cp. Lyle; 36’ meta Citton tr. Donato; 42’ meta Vaccari tr. Thomson; s.t. 58’ meta Scagnolari tr. Lyle ; 68’ meta Casado Sandri tr. Thomson; 72’ meta Berlese tr. Thomson; 80’ meta Vaccari tr. Thomson.
Cartellini: 37’ giallo Lertora (Rovigo); 42’ giallo Tebaldi (Petrarca); 66’ giallo Scagnolari (Petrarca); 67’ giallo Galetto (Petrarca)

Giocata venerdì sera:

Valorugby – Vicenza 27-22 

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