Aggredire l’avversario con la difesa, togliergli spazio e tempo per organizzarsi e poi cercare di sorprenderlo con qualcosa preparato ad hoc. Gonzalo Quesada affronta il suo passato e il suo futuro in un solo match. “Molti dei Pumas in campo io li ho allenati ai Jaguares – dice – con l’allenatore, Contepomi, ho giocato in nazionale. Ma se devo essere sincero in questi pochi giorni che avevamo a disposizione ho pensato più a noi che a loro, più ai nostri automatismi difensivi, alle giocate che cercheremo di fare”. Poi, su Contepomi e lui prima compagni di squadra e poi avversari: “Gli allenatori in queste sfide contano poco, ci sono leader in campo che sanno decidere cosa è meglio fare”. Pochi giorni (quattro soli di campo) e poco tempo per provare schemi nuovi. Così la formazione ricalca un po’ quella che è andata in campo nei tre test del tour del Pacifico con due ritorni importanti che per ora partino dalla panchina: Allan e Lamb.
“Io immagino due partite, una di 50 minuti con i primi 15 giocatori e una di trenta con la squadra che coinvolge la panchina. Ho visto che ci sono avanti che possono fare 80 minuti e quindi ho optato per il 5+3 per la panchina, una scelta più tranquilla, che dà più possibilità. Il 6 avanti e due tre-quarti ci avrebbe dato un piccolo rischio in più. Abbiamo pensato a una soluzione che metta insieme equilibrio esperienza e complementarità”, spiega Quesada.
Per la prima volta da molto tempo c’è solo un giocatore delle Zebre in campo, Fischetti, che partirà dalla panchina. Poi ci sono ben 7 giocatori di squadre francesi e due che militano nel campionato inglese. “Non faccio scelte in base alle società di appartenenza, è vero, delle Zebre c’è solo Fischetti, ma Trulla è stato molto vicino ad andare in campo e così Fusco. Montemauri, Canali, Da Re, avrebbero potuto essere fra i convocati. Molti si avvicinano al livello giusto per la nazionale, lo stesso Bertaccini sta crescendo in questo raduno, ma Brex merita il posto da titolare, così come Zanon il posto che occuperà nel secondo tempo”.
Che partita sarà Quesada lo lascia capire, ma non vuole dirlo. Parla del gioco al piede, dell’occupazione dello spazio al largo, cose che ci si aspetta faccia l’Argentina e contro cui un’arma efficace potrebbe essere una difesa che parte sparata, aggressiva. “Ma la speed defence funziona se c’è grande fiducia e conoscenza fra i giocatori che la applicano, se sappiamo tutti cosa farà il compagno e ci fidiamo”.
E qui si torna a cosa ha dettato le scelte dello staff azzurro per questo primo incontro: rimettere in campo chi si è ben comportato durante il tour. Tour nel quale, a quanto pare, Fusco non ha dato il meglio perché a lui è stato preferito Alessandro Garbisi come secondo mediano.
— Los Pumas (@lospumas) November 7, 2024
Cliccando sul link la conferenza stampa di Contepomi
E l’Argentina? Quattro cambi rispetto alla formazione che ha battuto i campioni del mondo del Sudafrica, lo scorso 21 settembre a Santiago del Estero. In terza linea, Juan Martín González e Santiago Grondona prendono il posto di Pablo Matera (squalificato) e di Marcos Kremer. Tra i trequarti, indisponibili Mateo Carreras e Santiago Chocobares, al loro posto entrano nel XV titolare Rodrigo Isgrò e Matías Orlando.
Fra gli atleti a disposizione, Santiago Cordero, Francisco Gómez Kodela, Matías Alemanno e Bautista Pedemenonte sostituiscono Santi Carreras, Juan Martín González, Guido Petti e Pedro Delgado.
Della formazione titolare che a novembre del 2021 batté gli Azzurri a Treviso 37-16, gli unici superstiti nel XV di partenza sono Gallo, Montoya e Gonzalez, con Santi Cordero, Moroni e Gómez Kodela che stavolta si accomodano in panchina. Cinti, Bertranou, Grondona e Gallo, che al Monigo entrarono a partita in corso, in questa occasione sono promossi titolari. Calles oggi come allora resta fra gli uomini a disposizione.
Queste le formazioni:
Italia: 15 Capuozzo, 14 Lynagh, 13Brex, 12 Menoncello, 11 Ioane, 10 Garbisi P., 9 Page-Relo, 8 Cannone L., 7 Lamaro (cap), 6 Negri, 5 Ruzza, 4 Cannone N., 3 Riccioni, 2 Lucchesi, 1 Spagnolo. A disp: 16 Nicotera, 17 Fischetti, 18 Ferrari, 19 Lamb, 20 Zuliani, 21 Garbisi A., 22 Allan, 23 Zanon.
Argentina: 15 Mallia, 14 Isgrò, 13 Cinti, 12 Orlando, 11 Delguy, 10 Albornoz, 9 Betranou, 8 Oviedo, 7 Grondona, 6 Gonzalez, 5 Rubiolo, 4 Molina, 3 Sclavi, 2 Montoya, 1 Gallo. A disp: 16 Ruiz, 17, Calles, 18 Gomes Kodela, 19 Alemannno, 20 Pedemonte, 21 Garcia, 22 Moroni, 23 Cordero.
Arbitro: Matthew Carley (Inghilterra)
Nell’immagine di apertura gli azzurri in palestra ascoltano il loro allenatore Gonzalo Quesada (Foto Federugby)