Poco più di due anni che sono due anni luce: estate 2022, Bloemfontein, Sudafrica-Galles 12-13. Ora, la decadenza del paese che affidava il suo orgoglio al rugby, scomparso dalle prime dieci del ranking e titolare di una lista nera di dodici sconfitte in fila, si legge nel volto sconsolato di Warren Gatland: il suo secondo avvento è diventato un calvario. Getterà la spugna per tornare a casa? Un anno intero di sconfitte, di rovesci. Le Tre Piume pendono flosce dallo stemma araldico. Prima del calcio d’inizio scorrono sul maxi-schermo le immagini dei grandi che se ne sono andati nei Campi Elisi. Appaiono immagini in bianco e nero di Barry John e di Jpr Williams. Tempi felici e lontani.
Gli Springboks scagliano le piccole frecce Kolbe e Arendse ed è dalle loro accelerate che nascono le mete di Mostert (che sarà Player of the Match) e di Etzebeth, i giganti. Il grande Eben se ne va al 30’, infortunato, scuotendo la testa. Domenica sera l’Oscar del rugby sarà suo? Nel frattempo Arendse, finta e controfinta, segna saltando due gallesi in due metri e Louw spacca la difesa dei dragoni che, sempre più alle corde, tremano ad ogni cambio di ritmo e finiscono per arretrare, per trovarsi chiusi nell’ultima ridotta annegando in una serie di placcaggi falliti, di indisciplina, di una mischia che viene scardinata ad ogni confronto. Solo pochi minuti prima del riposo, il Galles si ritrova di là: un paio di maxi-drive, portati con coraggio e disperazione e pallone spostato per il veloce Dyer: 5-26.
Nel secondo tempo i Boks diminuiscono le cadenze, sembrano rifiatare mentre Rassie Erasmus cambia, secondo tradizione consolidata, pedoni di prima linea sulla scacchiera e concede l’esordio ad Hanekom. L’invenzione di Arendse, che va via a quattro gallesi creandosi spazio e corridoio, serve a ridare spirito al match. L’assist è per Fassi che non spreca. A seguire, la carica che porta oltre la linea Steenekamp e la prima meta in maglia verde di Jordan Hendrikse che riceve la palla buona dal numero 9 che non è più suo fratello Jayden, ma Reinach. La meta di Bothan, mentre il tempo sta scadendo, invita Gatland a uno stanco applauso.
Bilancio e previsioni. Il Sudafrica chiude la stagione con tre vittorie su tre nel tour e una solitaria sconfitta, con l’Argentina; il Galles (quasi cento punti subiti negli ultimi due match) prenota il cucchiaio di legno nel 6 Nazioni che ha una favorita, la Francia.
Galles – Sudafrica 12-45 (primo tempo 5-26)
Galles
meta. Dyer, Botham; tr: B. Thomas (1)
Sudafrica
Mete: Mostert, Etzebeth, Arendse, Louw, Fassi, Steenkamp, Jor. Hendrikse; tr: Jor. Hendrikse (5);
Nella foto del titolo, la meta di Kurt Lee Arendse per gli Springboks (foto Springboks)