La differenza fra un buon giocatore e un giocatore di alto livello è la capacità di leggere il gioco in una frazione di secondo e fare scelte conseguenti. In Stade Toulousain contro Tolone, partita clou dell’ottava giornata del Top14, al 51′ minuto c’è un episodio che ci fa capire la differenza fra un ottimo giocatore e un giocatore di altissimo livello, Ange Capuozzo, ala del Tolosa ed estremo/ala della nazionale italiana. L’azione inizia con un punto di incontro veloce e palla che arriva a Dupont sul lato chiuso, grubber immediato, Capuozzo velocissimo tocca con il piede il pallone che arriva quasi in area di meta, Ange è lì a un metro, ma si ferma e alza le mani chiamandosi fuori dall’azione. Arriva in tuffo il suo compagno di squadra Jelonch che segna. Nel video qui sotto (minuto 1 e 50 secondi) potete vedere l’azione.
Campo uno del Centro Coni Giulio Onesti di Roma, martedì 29 ottobre, gli azzurri hanno finito l’allenamento si avviano all’uscita. Fra gli ultimi a lasciare il campo c’è Ange. “Scusa, perché in quell’azione ti sei fermato? Potevi raccogliere il pallone e segnare. Oppure credevi di essere in fuorigioco?”. Ange ci pensa un po’. In quella partita ha segnato tre mete, al momento dell’azione ne aveva segnate già due e il risultato era sul 22 a 5 per Tolosa. “Il grubber di Dupont? Sì mi ricordo. Non ho raccolto il pallone perché la difesa su di me avrebbe potuto avere successo, mentre Jelonch arrivava con il timing giusto e poteva segnare più agevolmente. E infatti ha segnato”. Guardate l’azione nel video e capirete quanto rapidamente Capuozzo ha fatto la sua scelta.
Fabio Gaetaniello è stato un ottimo tre-quarti centro, ha giocato con la nazionale italiana 30 volte fra il 1982 e il 1991, 30 presenze sono tante in un’epoca in cui i test match erano pochi ogni anno. Nel 1987 è secondo centro titolare nella nazionale di Bollesan che partecipa alla prima Coppa del mondo, quella che si gioca in Nuova Zelanda. Christchurch, 28 maggio 1987, gli azzurri affrontano l’Argentina nella seconda partita del mondiale, vincere potrebbe significare il passaggio ai quarti. Il match è equilibrato, c’è una bella azione in penetrazione, un calcio a seguire con pallone che rotola sul campo, siamo nei pressi dell’area di meta dei Pumas, Gaetaniello è il più vicino, basterebbe un piccolo tocco col piede e poi lasciarsi cadere sul pallone. Ma Fabio prova a raccogliere e fa in-avanti. Niente meta, niente quarti. A tempo quasi scaduto gli argentini segneranno un piazzato e una meta e faranno loro l’incontro. Fabio Gaetaniello era un ottimo giocatore, uno straordinario placcatore, ma quel giorno, in quella frazione di secondo non ha fatto la scelta giusta.
Scelte giuste sotto pressione e conoscenza del regolamento. 19 marzo 2022, Millennium Stadium, ultima partita del 6 Nazioni, Galles-Italia, quella della meta della vittoria azzurra segnata all’ultimo secondo da Padovani su contrattacco di Capuozzo. Impossibile scordarla. Ma la partita, a conti fatti, è stata vinta 23 minuti prima. Siamo sul 14-12 per il Galles, pallone che rotola in area di meta degli azzurri , Capuozzo potrebbe annullare, uno degli avversari lo abbranca alle gambe, ma lui resiste, annullare vorrebbe dire ripartire dai nostri 22 dando la palla a loro, resiste e aspetta che arrivi Ioane in soccorso. Contrattacco dell’ala azzurra, lungo calcio a seguire, siamo ai 22 gallesi e quando loro recuperano la palla c’è Fischetti pronto a contestarla: tenuto Gallese e calcio per gli azzurri che Garbisi trasforma. 14-15. Senza quei tre punti la meta di Padovani non sarebbe servita a vincere.
Nella foto di apertura Ange Capuozzo riceve il pallone da Martin Page-Relo durante l’allenamento degli azzurri (Foto AllRugby)