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Benetton-Leinster 5-35, Zebre-Stormers 5-36. Punteggio fotocopia sfiorato in un sabato molto deludente per le franchigie italiane.

A Parma la squadra di casa cercava una conferma, una prova del nove, dopo il convincente successo sul Munster di una settimana prima, e invece è arrivata una prestazione insufficiente nel quadro di un match giocato all’insegna dei ritmi bassi e dei penalty a ogni momento (alla fine saranno addirittura 25, due terzi dei quali appioppati alle Zebre, testimonianza che nemmeno la disciplina ha funzionato).

Peccato, anche perché il primo tempo era partito su basi abbastanza incoraggianti. Ma con l’andare dei minuti, possesso e territorio sono stati quasi monopolizzati dalla squadra di Città del Capo. Che ha cominciato a capitalizzare grazie ai piazzati di Matthee, per poi andare alla ricerca delle mete. La prima segnatura pesante arriva in chiusura di primo tempo con un numero da illusionista del n. 8 Morabe, che in uscita da mischia chiusa si sposta fingendo di avere il pallone tra le braccia. I difensori in maglia gialla sono ingannati, il mediano di mischia de Wet può raccogliere tranquillamente l’ovale e trasmetterlo all’ala Zas che va a segno.

Primo tempo 0-16 e partita sostanzialmente già compromessa. Per gli uomini di Brunello e Dolcetto un rimpianto, legato a cinque minuti trascorsi in attacco, dal 10’ al 15’, con punizioni a favore e penaltouche giocate senza arrivare a concretizzare. Per i telespettatori un interrogativo, in relazione a tutto il tempo impiegato dall’arbitro (il nord-irlandese Chris Busby) e dal Tmo per decidere… di non decidere su un intervento scorretto di van Heerden ai danni di Fischetti. Incomprensibile, ma non è stato certo questo a “indirizzare” la partita.

La ripresa propone ben presto una touche in attacco per le Zebre, che la sprecano con un lancio a palombella di Di Bartolomeo a metà schieramento. Da lì in poi quasi soltanto Stormers, in meta con le due ali (prima Hartzenberg, poi di nuovo Zas) in seguito ad azioni che evidenziano l’efficacia del lavoro ai fianchi fatto con pazienza dagli ospiti.

A 5’ dalla fine arriva l’unico guizzo targato Zebre, grazie a Gesi che, dopo avere ricevuto da Gregory sull’out sinistro, calcia alto a seguire e brucia un paio di avversari allo sprint. Si cancella lo zero dal tabellino, ma l’ultimo timbro sul match è ancora sudafricano: da una mischia “regalata” esce un rapido movimento al largo dei trequarti, chiuso dall’assist di Willemse per Gelant. È la quarta meta. Gli Stormers lasciano il Lanfranchi con il punto di bonus, le Zebre con un bel po’ di delusione.

Zebre Parma v Munster Rugby 5-36 (primo tempo 0-16)

Zebre Parma: Prisciantelli; Trulla, Moris (22’st. Gregory) i,Paea, Gesi; Da Re (13’-23’ pt. temp. Montemauri; 31’st. Montemauri), Fusco (10’st. Garcia); Ferrari (28’-33’st. temp. Fischetti), Locatelli, Ruggeri (21’st. Licata); Krumov, Canali (9’st Zambonin); Nocera (4’st. Pitinari, 25’st. Nocera), Di Bartolomeo (16’st. Bigi), Fischetti (Cap. 21’st. Rizzoli).
all. Massimo Brunello
DHL Stormers: Willemse; Hartzenberg, R.Nel (22’st. Davids) , Du Plessis (Cap.), Zas; Matthee (11’st. Gelant), de Wet (21’st. Duvenage); Morabe, Dixon, Theunissen; van Heerden (21’st. Smith), Schickerling, Fouché (21’st. Sandi), Dweba (14’st. Venter), Sithole (14’st. Harris). A disposizione: L.Nel
all. John Dobson
arb: Chris Busby (IRFU
gdl: Filippo Russo (FIR); Franco Rosella (FIR)
TMO: Mark Patton (IRFU)

Marcatori: 2’ cp. Matthee; 24’ cp, Matthee; 27’ cp. Matthee; 41′ meta Zas tr. Matthee; s.t. 43’ cp. Matthee; 59’ meta Hartzenberg; 74’ meta Zas; 75’st. meta Gesi; 79’ meta Gelant tr. Willemse
Cartellini: 62’ giallo a Rizzoli
Calciatori: Matthee (5/5); Willemse (1/3); Montemauri (0/1)

Nella foto del titolo Dan du Plessis si fa largo di forza nella difesa delle Zebre (foto DHL Stormers)

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