John Dobson, coach degli Stormers non ha preso troppo male la sconfitta subita dai suoi sabato a Bridgend, 37-24, contro gli Ospreys “È strano – ha detto Dobson – perché il risultato è simile all’inizio del tour URC della scorsa stagione, ma stavolta mi sento meglio riguardo alla nostra prestazione. Molti degli aspetti del nostro gioco su cui stiamo lavorando hanno funzionato. Ci sono state ottime prestazioni da parte di alcuni giocatori. Gli Ospreys sono stati molto bravi nel secondo tempo e hanno segnato grazie a un’ottima azione dalla rimessa laterale. Ma ci sono stati anche dei segnali positivi per noi. Volevamo vincere, quindi è ovvio che siamo delusi. Contro le Zebre (sabato alle 20.30 al Lanfranchi, ndr) torneranno Sazi Sandi (pilone, ndr) e Warrick Gelant. Se guardiamo alla partita contro gli Ospreys, e a dove possiamo migliorare, è attraverso la selezione della squadra. Le nostre rimesse laterali sono state eccellenti, con un 100% di successo, ma abbiamo perso qualche calcio contestabile e abbiamo avuto difficoltà in quel reparto”.
Sulle Zebre: “Sono giovani e senza paura, una squadra difficile da battere. Hanno battuto un’ottima formazione del Munster. E non vuoi affrontare le Zebre all’inizio della stagione, soprattutto fuori casa, perché hanno ancora speranza e fiducia. In questo momento, loro stanno cavalcando l’onda e noi siamo sul precipizio. Siamo reduci da una sconfitte e se perdiamo contro le Zebre avremo il coltello alla gola. Questa è assolutamente una missione critica per noi, per evitare di finire davvero sotto molta pressione. Abbiamo disperatamente bisogno di una vittoria.”
A dieci minuti dalla fine, una meta di JD Schickerling sembrava poter riaprire il match per la formazione di Città del Capo. “Quando sei in tournée, vuoi vincere la prima partita perché stabilisce lo standard per il resto del tour, quindi è deludente perdere – ha ammesso la seconda linea -. Gli errori capitano e fanno parte del gioco. Per noi ora è importante concentrarci sulla prossima partita e assicurarci di sfruttare al massimo le nostre opportunità. Lo spirito e l’atmosfera nel gruppo sono buoni. I ragazzi sanno su cosa dobbiamo lavorare e siamo in una buona posizione. Più velocemente entriamo nel nostro ritmo, più facile sarà. Sappiamo cosa vogliamo raggiungere.”
A Dublino invece sono reduci da due vittorie, la prima, più sofferta, 33-31 a Edimburgo, la seconda 34-6 in casa dei Dragons.
Al Monigo, contro il Benetton (sabato, ore 18.15) potrebbe fare il suo esordio con la maglia del Leinster RG Snyman. Il due volte campione del mondo con il Sudafrica ha recuperato da un infortunio al piede.
Così Jacques Nienaber: “Quando abbiamo stabilito la sua data di rientro, se tutto fosse andato secondo i piani, speravamo di recuperarlo per la scorsa settimana (per la partita contro i Dragons, ndr). I medici, viceversa, hanno preferito dargli un po’ più di tempo per vedere come reagiva. Ha partecipato alla maggior parte dell’allenamento la scorsa settimana e si sentiva a suo agio. Volevano solo aumentare gradualmente i suoi carichi di lavoro. Questa settimana è in piena forma e ha lavorato bene”.
James Ryan che ha iniziato le prime due partite della stagione, probabilmente non sarà schierato per la terza volta consecutiva, mentre il giovane Conor O’Tighearnaigh è in raduno con gli Emerging Ireland. In seconda linea Ryan Baird è un’opzione eventuale, uno dei numerosi membri della nazionale che saranno disponibili per la trasferta in Italia. Nienaber ha condiviso un’interessante riflessione sui “prodigal players” (giocatori di ritorno dall’attività internazionale estiva). “Non giocano da otto settimane. E pertanto non saranno allo stesso livello della partita contro il Sudafrica a Durban. Se quella prestazione di Frawls [Ciarán Frawley] in Sudafrica è stata da otto o nove su dieci, allora è probabile che in Italia sarà una performance da sei”.
Risolto il problema alla caviglia, Michael Milne è tornato disponibile per la partita contro il Benetton, ma Dan Sheehan, John McKee, Jack Boyle, Paddy McCarthy e Tommy O’Brien sono ancora fuori per infortunio.
Nella foto del titolo, un calcio dalla base del raggruppamento del numero 9 degli Stormers Paul De Wet (courtesy of DHL Stormers)