“Gli allenatori italiani sono preparati e competenti, ma all’estero scontano una certa diffidenza, più o meno come gli argentini, per questo ce ne sono pochi – ha detto Gonzalo Quesada a margine della conferenza stampa organizzata a Milano presso la sede di Vittoria, per presentare i tre test italiani delle Autumn Nations Series – In giro per il mondo ci sono tecnici di basso livello che vengono ingaggiati solo perché sono neozelandesi o sudafricani, spesso la provenienza è considerata un marchio di garanzia e per questo gli italiani, a torto, sono penalizzati e nelle grandi squadre straniere non .ne trovi tanti. Ma io nei club che ho visitato qui in Italia ho trovato allenatori con competenze molto interessanti e conosco il lavoro che sta facendo la Fir con i tecnici, in particolare quello del Comitato regionale lombardo, che frequento più da vicino perché vivo a Milano, e so che è un lavoro importante e molto profondo”.
Il coach della nazionale, poi, in riferimento alla convocazione di Bertaccini con la nazionale maggiore, ha spiegato che in Serie A Élite ci sono giocatori vicinissimi al livello delle franchigie e altri, testuali parole, che “non meriterebbero di stare nemmeno in Élite ”.
Il senso di questo discorso è che bisogna dare al massimo campionato italiano una dimensione omogenea, tecnica ed agonistica, che regali minutaggio ai giocatori che non riescono a ottenerlo con le Zebre, o a Treviso, e offra opportunità di crescita a tutti quelli per i quali la dimensione di club è un passaggio necessario nella loro formazione di atleti. In altre parole, bisogna progettare l’immediato futuro.
Di Samuele Locatelli, il coach della nazionale ha detto che le sue qualità lo mettono molto vicino a quelle dei giocatori convocati per questi test di autunno, ma che con sei terze linee del calibro di Negri, Vincent, Lamaro, Izekor, Zuliani e Lorenzo Cannone non è facile trovargli posto in azzurro.
Per Giulio Marini, invece, classe 2000, giocatore del Mogliano, che già avrebbe meritato la convocazione per il tour estivo, la scelta di lasciarlo a casa è stata dettata dall’aver ritenuto utile fargli fare l’intera preparazione estiva con il Benetton, in un percorso condiviso con Marco Bortolami.
Gli italiani che allenano (o hanno allenato) all’estero
Massimo Cuttitta: 2009-2015, Scozia; 2016-2021; Jersey Reds, Canada, Portogallo
Giampiero De Carli: 2009 -2021, Perpignan
Diego Dominguez: 2015-2016, Tolone
Andrea Masi: 2017-2021 Wasps; 2023-, Tolone
Sergio Parisse: 2023-, Tolone
Mirco Bergamasco: 2018-2019, Aubernas Vals, 2019-2021, SAVX Charente; 2022-2023, Stade Nantais; 2023- Limoges
Tommaso Boldrini (preparatore atletico): 2017-2023, La Rochelle; 2023-2024, Montpellier
Michele Colosio (preparatore atletico): 2009-2023, Racing 92, La Rochelle, Bordeaux
Gonzalo Quesada, ct degli azzurri, entra in campo portando i conetti come un qualsiasi allenatore di minirugby (Foto Angelica Agosta/AllRugby)