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Prima vittoria nel Rugby Championship per l’Australia di Joe Schmidt.

Successo al fotofinsih, 20-19, dei Wallabies, capaci di vincere in rimonta dopo essere stati in svantaggio di dieci punti. I Pumas avevano vinto gli ultimi due scontri diretti e venivano da una vittoria epica contro gli All Blacks il mese scorso.

Per battere un avversario particolarmente motivato, nella sera dell’addio alla maglia albiceleste di Agustin Creevy, 39 anni, dopo 19 di rugby internazionale, l’Australia avrebbe avuto bisogno di calma e precisione, ma Lukhan Salakaia-Loto ha lasciato cadere il suo primo passaggio dopo il calcio d’inizio e Tom Wright ha sbagliato il suo primo calcio. Noah Lolesio provava a variare le azioni di attacco, ma il risultato era sempre lo stesso: palla ai Pumas.

Anche in attacco, l’Australia andava indietro. Nei minuti iniziali una serie di 27 fasi, non è riuscita a portare il gioco nei 22 avversari, per poi perdere 70 metri in un attimo quando un grubber di Hamish Stewart ha permesso a Juan Cruz Mallia di rilanciare il pallone in avanti, fallo dei giocatori ospiti e 3-0 per l’Argentina grazie al calcio di punizione di Santiago Carreras al 12° minuto

Al 16° un altro calcio sbagliato ha permesso all’Argentina di lanciare una touche in attacco: conquista pulita, i maul solida, crollo della difesa australiana, per il numero 8 Gonzales è bastato lasciarsi cadere oltre la linea. Con la trasformazione di Santi Carreras il divario tra le due squadre è salito a 10 punti.

Errori banali dei Wallabies e mani veloci dei Pumas sembrava questo il tema della partita, finché, al 27°, una serie di passaggi all’interno ha finalmente dato a Ikitau la possibilità di servire l’assist per Jake Gordon, meta e sotto i pali e trasformazione per il 10-7.

Era la seconda meta dei Wallabies in 187 minuti di gioco nel Rugby Championship. Ma i festeggiamenti sono durati poco perché Stewart è entrato illegalmente in un raggruppamento e Carreras ha permesso all’Argentina di andare al riposo in vantaggio di a sei.

Con il 57% di possesso ma pochissimo territorio, la prima partita in trasferta di Schmidt dopo cinque test come allenatore dei Wallabies sembrava destinata a una nuova sconfitta. Nel secondo tempo ha smesso di piovere ma non sono calati gli errori dell’Australia, che al 45° minuto ha regalato a Carreras un altro calcio di punizione per il 16-7.

Ma all’improvviso, al 50’ Ikitau – gran partita la sua – ha trovato spazio nella linea difesa avversaria, Gordon ha riciclato il pallone per la meta di Valetini e, con la trasformazione di Lolesio, la partita è tornata molto serrata.

In evidenza il giovane flanker Carlo Tizzano autore di una serie di placcaggio fondamentali e Len Ikitau capace di rompere costantemente la linea per dare tempo e spazio a Lolesio e creare ondate di attacco. La pressione dei Wallabies ha dato i suoi frutti e l’Argentina ha commesso un altro errore che ha permesso a Lolesio di mettere l’Australia davanti 17-16.

Gli inserimenti dalla panchina hanno però ridato energia alla squadra di casa e solo un placcaggio all’ultimo minuto di Jake Gordon ha impedito a Thomas Gallo di segnare quando era praticamente già in meta. Di nuovo sotto la pioggia, l’Argentina è tornata in vantaggio a 10’ dalla fina e per dare il colpo di grazia, i Pumas hanno portato in campo il loro eroe Creevy.

Ma dopo aver sprecato un’occasione con Lolesio, che non è riuscito a servire in velocità Jorgensen, gli ospiti si sono rifiutati di abbassare la testa, hanno insisito e macinato gioco fino a guadagnare allo scadere la punizione che Donaldson ha calciato fra i pali.

Argentina – Australia 19-20  (primo tempo 13-7)

Marcatori: 10′ cp Santiago Carreras, 14′ meta Juan Martín González tr Santiago Carreras, 27′ meta Jake Gordon trasformata Noah Lolesio, 33′ cp Santiago Carreras; secondo tempo: 45’cp  Santiago Carreras, 50′ meta Valentini trasformata Noah Lolesio (A), 58′ cp Noah Lolesio, 30′ cp Tomás Albornoz, 40′ cp Ben Donaldson

Arbitro: James Doleman (NZR)

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