In vista delle elezioni federali abbiamo creato nei mesi scorsi il gruppo denominato “Italicovale”, con l’obbiettivo di raccogliere professionalità diverse, alcune di altissimo profilo, per metterle a disposizione del movimento in un’ottica di crescita del rugby in Italia.
Nessuno di noi ha ambizioni personali di sorta. La mia candidatura a consigliere indipendente in appoggio a Andrea Duodo ha lo scopo, se sarò eletto, di creare un collegamento tra il consiglio federale e il gruppo che abbiamo costituito in modo da unire competenze e percorsi di estrazione diversa.
E’ stato, non si può negare, un percorso faticoso con qualche defezione nel corso ma è proprio questa volontà di fare sintesi tra tante esperienze e disponibilità di diversa provenienza il valore aggiunto che vogliamo offrire al rugby italiano, attraverso l’appoggio a un presidente competente, capace e trasparente.
Ci saranno da affrontare problematiche economiche non di poco conto, si dovranno ricucire rapporti messi a dura prova dalla gestione di questi ultimi anni, il rugby italiano ha bisogno di coesione, professionalità, passione. Italicovale ha individuato in Duodo il presidente capace di imprimere questa svolta e in me il candidato incaricato a portare in consiglio le posizioni del nostro gruppo di intenti. Molti dei punti del programma di Italicovale, presentato la scorsa primavera, trovano peraltro riscontro in quello che Andrea Duodo sta illustrando alla società in queste settimane.
Di conseguenza, indosso con entusiasmo la maglia di questa squadra, pur continuando a vestire, come fanno i Barbarians, i calzettoni del mio club, Italicovale, che ha fra i suoi uomini, rappresentati delle professioni, del mondo delle imprese, dei vertici delle istituzioni. Ci mettiamo al servizio del rugby in modo franco, disinteressato e serio per portare il nostro contributo a un progetto di rinnovamento e pacificazione. Veniamo da anni molto duri, c’è bisogno di lavorare tutti insieme, soprattutto per aiutare il rugby di base, i presidenti e le società che agiscono sul territorio. Una spinta collettiva per portare Andrea Duodo in meta.