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Riparte il Rugby Championship con più interrogativi che certezze per ciascuna squadra.

L’Australia è reduce dal peggior Mondiale della sua storia, un risultato che è costato la panchina a Eddie Jones, sostituito da Joe Schmidt, al quale tocca il compito di ridare credibilità a una squadra che ha vinto due volte la Coppa del Mondo e altre due è arrivata in finale. C’è stato un periodo in cui gli australiani pretendevano, non solo che si vincesse ma anche che lo si facesse con stile.  La domanda era: è sufficiente vincere se ciò non soddisfa il tifoso che calibra i suoi dollari tra League, AFL, calcio, basket e rugby? Uscire così male dal torneo in Francia sembra aver messo giustamente in sospeso questa questione per ora. Intanto, con Joe Schnidt al timone, i Wallabies sono tornati a vincere: hanno battito due volte il Galles, senza tuttavia entusiasmare, e superato la Georgia, 40-29, concedendo quattro mete. I Boks hanno segnato dieci mete contro il Portogallo, gli All Blacks sette contro le Figi, mentre i Wallabies ne hanno realizzate sei contro i georgiani.

Rob Valetini rimane uno dei punti fermi del pack dei Wallabies (Photo by Julian Finney – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

Tuttavia è ovvio che nel Rugby Championship non troveranno lo stesso spazio che la Georgia ha regalato loro. I Wallabies hanno guadagnato molti meno metri per carica rispetto ai loro rivali (3,2 m/carica contro 5,2 per i Boks e 5,1 per gli All Blacks) e hanno battuto da dieci a venti difensori in meno. Lo stile di Schmidt è meno incentrato sulla corsa “stile league” e più sullo spostamento verso il canale usando passaggi corti. Sudafrica e Australia per esempio nelle partite citate sopra hanno calciato 19 volte. I Wallabies hanno fatto 74 passaggi in più dei Boks, ma dieci offload in meno. Entrambe le squadre hanno registrato un 56-57% di territorio e questo sarà sicuramente uno dei temi della battaglia a Brisbane. Il nuovo coach ha deciso di puntare, dove possibile, su giocatori che fanno base in Australia, lasciando da parte gente come Angus Scott-Young, i fratelli Arnold, Skelton, Izack Rodda e altri che stanno giocando bene all’estero, recuperando solo Koroibete.

Il Sudafrica non vince il Rugby Championship dal 2019. Nel frattempo ha conquistato due titoli mondiali e ha perso, un mese fa, il test di Durban contro l’Irlanda, una settimana prima aveva battuto gli irlandesi a Pretoria.

Rassie Erasmus aveva utilizzato i due test di luglio e quello con il Galles di fine giugno per inserire nuovi giocatori nella squadra e nella prima partita, contro l’Australia, farà esordire come titolari il mediano d’apertura ventiduenne Sacha Feinberg-Mngomezulu e il terza linea Elrigh Louw. Louw è uno dei tre cambi rispetto ai 23 che hanno affrontato l’Irlanda, gli altri due sono il mediano di mischia vincitore Cobus Reinach e Ben-Jason Dixon, seconda/terza linea degli Stromers, che si accomoda inizialmente fra le riserve.

Siya Kolisi sarà ancora capitano dei Boks dopo aver guidato il  Sudafrica al successo in due edizioni della Coppa del Mondo (Photo by Michael Steele – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

“Sacha ha avuto un impatto notevole dalla panchina in tutti e quattro i test che ha giocato finora, e si è integrato nel sistema con facilità, quindi siamo entusiasti di vedere quale dinamica aggiungerà alla squadra come titolare”, ha detto Erasmus. La nuova coppia di mediani vede Reinach schierato a numero 9, al posto di Faf de Klerk, che sta recuperando da un infortunio, mentre Handre Pollard sarà in panchina, insieme a Grant Williams, che fungerà da riserva sia come mediano di mischia che come ala, nella suddivisione sei-due che caratterizza il Sudafrica con la solita “bomb squad”, formata da Malcolm Marx, Gerhard Steenekamp e Vincent Koch in prima linea, pronta a subentrare. Erasmus ha dichiarato che i cambiamenti fanno parte di un più ampio piano di selezione degli Springbok: “Uno dei grandi argomenti di discussione per noi come squadra dall’inizio della stagione è stato che dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra la selezione di squadre con giovani ed esperienza mentre ci prepariamo verso la Coppa del Mondo di rugby 2027. Siamo soddisfatti del modo in cui siamo stati in grado di integrare alcuni dei giovani giocatori nella squadra di questa stagione e di dar loro tempo di gioco contro avversari di alto livello.

Rieko Ioane, per lui solo posto in panchina nel match di esordio del Rugby Championship  Photo by Michael Steele – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

Per quanto riguarda la Nuova Zelanda, ci sono ancora alcune domande sulla leadership in campo e sulle scelte dello staff tecnico. Gli All Blacks affrontano problemi a mediano di mischia, dove la perdita del lungo passaggio di Aaron Smith ha ripercussioni sull’attacco, e in seconda linea dove le gli addii di Retallick e Whitelock e le assenze di Patrick Tuipulotu e Scott Barrett hanno aperto la strada al debutto a Sam Darry, dei Blues, classe 2000, 2.03 di altezza, che sabato partirà titolare. Contro l’Inghilterra, la Nuova Zelanda ha dimostrato di non poter ancora prescindere dall’apporto di Beauden Barrett, che contro i Pumas verrà schierato estremo. Con Mo’unga che ha lasciato la nazionale per un contratto in Giappone, la maglia numero 10 sarà indossata da Damien McKenzie, mentre un altro veterano, TJ Perenara, vestirà la 9. Le perplessità espresse da Walter Pozzebon sul gioco di Rieko Ioane in mezzo al campo (abbonati qui per leggere il numero 193 del magazine) sono confermate dalla scelta di Scott Robertson di metterlo per il momento fra le riserve con Jordie Barrett e Anton Lienert-Brown titolari ai centri.

L’Argentina sotto Felipe Contempomi ha pareggiato la serie di due test con la Francia e ha battuto l’Uruguay con un margine record. Nel Rugby Championship i Pumas recupereranno diversi giocatori che non hanno partecipato ai match di luglio. Juan Martín González, Juan Cruz Mallía e Lucio Cinti sono stati inseriti nella formazione titolare per la sfida con gli All Blacks, con Eduardo Bello e Thomas Gallo titolare in prima liena, mentre Agustín Creevy, Joel Sclavi e Tomás Lavanini vanno in panchina, dove siederanno anche gli “italiani” Tomas Albornoz e Lautaro Bazan Velez. Possibile esordio Efraín Elías, interessantissima seconda linea del Tolosa, vent’anni, che inizialmente fa parte delle riserve.

Le nuove regole 

Cartellino rosso/arancione

Alcune infrazioni comporteranno l’espulsione temporanea di un giocatore per 20 minuti, dopodiché la squadra potrà sostituirlo con un giocatore della panchina una volta che la punizione sarà completata. Tuttavia, per le infrazioni più gravi, considerate deliberate e con un alto livello di pericolo per l’avversario, la squadra continuerà a giocare con un uomo in meno per il resto della partita.

Andrea Piardi, qui arbitro di Tigers vs Leinster in Champions Cup, dirigerà il 17 agosto Nuova Zelanda – Argentina. Per lui sarà il debutto nel Rugby Championship

Gioco più veloce.

Ci saranno anche modifiche relative ai calci piazzati, con il tempo ridotto di un terzo per i calciatori, che avranno 60 secondi, invece dei precedenti 90, per calciare le punizioni e le trasformazioni.

Mischie e touche

Ci saranno anche cambiamenti riguardanti mischie e rimesse laterali. Le mischie dovranno essere formate entro 30 secondi dal fischio dell’arbitro, con punizioni di calcio libero se una delle due squadre causa ritardi.Allo stesso modo, le squadre avranno solo 30 secondi per formare una rimessa laterale o, di nuovo, verrà assegnato un calcio libero alla squadra avversaria. Inoltre, i lanci storti non saranno sanzionati se la squadra avversaria non contesta la rimessa laterale.

Più libertà per il numero 9

L’ultimo cambiamento riguarda il mediano di mischia, che non potrà essere placcato entro un metro dalla base della mischia o quando libera il pallone da un raggruppamento o da una maul, garantendo così più spazio e protezione.

Le formazioni del primo turno

Sabato 10 agosto,

uncorp Stadium, Brisbane

Australia vs Sudafrica

6.45 (ora italiana)

arbitro-Luke Pearce-Ing

Australia: Tom Wright, Andrew Kellaway, Len Ikitau, Hunter Paisami, Filipo Daugunu, Noah Lolesio, Jake Gordon, Harry Wilson, Carlo Tizzano, Rob Valetini, Lukhan Salakaia-Loto, Nick Frost, Allan Alaalatoa (c), Matt Faessler, Isaac Kailea. A disposizione: Josh Nasser, James Slipper, Zane Nonggorr, Jeremy Williams, Luke Reimer, Tate McDermott, Tom Lynagh, Dylan Pietsch

Sudafrica: Willie le Roux, Cheslin Kolbe, Jesse Kriel, Damian de Allende, Kurt-Lee Arendse, Sacha Feinberg-Mngomezulu, Cobus Reinach, Elrigh Louw, Pieter-Steph du Toit, Siya Kolisi (captain), RG Snyman, Eben Etzebeth, Frans Malherbe, Bongi Mbonambi, Ox Nche. A disposizioneMalcolm Marx, Gerhard Steenekamp, Vincent Koch, Ben-Jason Dixon, Marco van Staden, Kwagga Smith, Grant Williams, Handré Pollard

Sky Stadium-Wellington

Nuova Zelanda -Argentina 

9.05 (ora italiana):

arbitro Angus Gardner-Au

Nuova Zelanda: Beauden Barrett, Sevu Reece, Anton Lienert-Brown, Jordie Barrett, Mark Tele’a, Damian McKenzie, TJ Perenara; Ardie Savea (capt), Dalton Papali’i, Ethan Blackadder, Sam Darry, Tupou Vaa’i, Tyrel Lomax, Codie Taylor, Ethan De Groot. A disposizione: Asafo Aumua, Ofa Tu’ungafasi, Fletcher Newell, Josh Lord, Wallace Sititi, Cortez Ratima, Rieko Ioane, Will Jordan.

Argentina: Juan Cruz Mallia, Matias Moroni, Lucio Cinti, Santiago Chocobares, Mateo Carreras, Santiago Carreras, Gonzalo Bertranou, Juan Martin Gonzalez, Marcos Kremer, Pablo Matera ©, Pedro Rubiolo, Franco Molina, Eduardo Bello, Ignacio Ruiz, Thomas Gallo. A disposizione: Agustin Creevy, Mayco Vivas, Joel Sclavi, Efrain Elias, Tomas Lavanini, Joaquin Oviedo, Lautaro Bazan Velez, Tomas Albornoz

 

I prossimi due turni

Seconda giornata

Sabato 17 agosto,

Eden Park, Auckland

9.05: Nuova Zelanda – Argentina (arbitro Andrea Piardi)

 

Optus Stadium, Perth

11.45: Australia-Sudafrica (arbitro: Paul Williams-NZ)

 

Terza giornata

Sabato 31 agosto,

Ellis Park, Johannesburg

17.00: Sudafrica – Nuova Zelanda (arbitro: Andre Brace -Ire)

 

Domenica 1 settembre

0.00: Estadio Jorge Luis Hirschi, La Plata

Argentina – Australia (arbitro James Dolemam -NZ)

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