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Gli All Blacks non sbagliano due partite consecutive. Tantomeno a Eden Park, dove non perdono da trent’anni e dove, con quest’ultimo successo contro i Pumas, si sono aggiudicati 50 test match di fila.

Partita che la Nuova Zelanda, molto più a suo agio della squadra avversaria sotto la pioggia di Auckland, ha messo in cassaforte già nel primo tempo, con cinque mete, tutte trasformate, contro i soli tre punti di Santiago Carreras. Argentina in difficoltà in mischia chiusa e colpevole di aver regalato due mete ai padroni di casa, con altrettanti errori tecnici del mediano di mischia Bertranou: il primo per non aver giocato con sufficiente rapidità un pallone uscito dal raggruppamento nei propri 22. L’esitazione del numero 9 induce Piardi ad assegnare una mischia agli All Blacks dalla quale scaturisce la meta di Savea. Passano alcuni minuti e Bertranou legge male la salita in difesa di Vaa’i, ritenendolo in fuori gioco; l’arbitro dice invece che è tutto buono, palla recuperata dai neozelandesi e meta di Caleb Clarke, liberato all’ala.

Terreno molto scivoloso, sul quale gli Argentini non hanno trovato appoggi sicuri per il loro improvvisi cambi di direzione e per i contrattacchi di Mallia e Mateo Carreras. Nuova Zelanda più sicura nel gioco aereo, con McKenzie a mettere spesso il pallone nella profondità, con netto predominio di territorio.

Pumas alla ricerca della reazione d’orgoglio ripresa, ma la meta di Mallia, dopo 12 fasi, non arriva prima del 70’. Dopo il riposo, viceversa, gli All Blacks avevano aumentato ulteriormente il bottino con una nuova meta di Jordan, dopo quella innescata nel primo tempo da uno splendido slalom con off load di Perenara.

Nel finale c’è tempo per il cartellino giallo a Aumua (colpo alla testa di Mateo Carreras), ma il risultato non cambia più.

Non è il più ampio risultato della Nuova Zelanda contro l’Argentina nei tempi recenti, meglio i neozelandesi hanno fatto nel 2023 (44-6), nel 2022 (53-3), nel 2021 (39-0) e nel 2020 (38-0).

Nessun problema per Andrea Piardi all’esordio nel Rugby Championship: molto preciso, rigoroso, autorevole, sempre a suo agio anche sul grande palcoscenico.

Auckland – Eden Park

Nuova Zelanda – Argentina 42-10 (primo tempo 35-3)

Marcatori

Nuova Zelanda: 5 mete: McKenzie, Savea, Jordan (2), Beauden Barrett; 5 trasformazioni: McKenzie.

Argentina: meta: Mallia; cp: Santiago Carreras

La foto del titolo e di NZRU-All Blacks

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