L’ipotesi che Andrea Duodo non abbia l’appoggio del Treviso l’ha avanzata il presidente uscente, Marzio Innocenti, durante la conferenza stampa in cui ha presentato la sua (ri)candidatura ufficiale, nonché la squadra dei candidati consiglieri.
La domanda era sull’ipotesi di chiusura delle Accademie U23, allocate presso Benetton e Zebre. “E’ la vendetta di Duodo perché Benetton non lo sostiene”, ha detto Innocenti, accendendo la campagna elettorale a sei settimane dal voto. Frase a effetto, vedremo.
Scenario da Politburo, fin troppo sobrio, con l’uomo solo al comando su un palco scarno e vuoto. Al confronto la conferenza stampa di presentazione di Duodo era parsa una scanzonata assemblea universitaria, vivace, febbrile, anche un po’ disordinata.
“I risultati ci danno ragione, ci candidiamo per portare a termine il lavoro iniziato tre anni fa”, aveva detto in apertura di giornata Innocenti, che ha cominciato elencando i traguardi ottenuti nel triennio dalle nazionali.
“Perché produciamo sport non costruiamo lavatrici – ha spiegato, sottintendo che i risultati sono la misura di una buona gestione amministrativa -. E l’alto livello è importante perché il 65% delle nostre entrate proviene dall’attività internazionale”, ha aggiunto, ricordando che “le istituzioni ci sono vicine come mai in passato e che siamo orgogliosamente testimoni del made in Italy”.
Tutto bene, o quasi, anche con i club. Nei confronti dei quali il messaggio è stato una specie di “aiutati che dio ti aiuta”. La federazione in sostanza non ha versato i contributi a quei club che non hanno rispettato, soprattutto per la formazione, le linee guida federali, ha spiegato.
Non c’è più “una federazione di bosco e di riviera” ha voluto sottolineare l’ex capitano del Petrarca e della nazionale, dopo aver detto che “tutti chiedono soldi…”. Frase sibillina, ma il messaggio è chiaro: la Fir non è orientata a compromesso alcuno. “Tutte le richieste dei club, in ogni caso, le abbiamo accettate – ha ribadito poi il presidente uscente -, e se vogliono partecipare alle coppe europee (?!) devono dimostrare di saper competere con il Clermont, il Montpellier, il Gloucester, il Tolone… E poi parliamo di dieci club su seicento…”. Che nel frattempo però, ma non se ne è parlato, sono diventati 200 in meno…
Appuntamento il 15 settembre. “E oltre…” ha chiosato Innocenti. Sei settimane, poi sapremo.
Questi i consiglieri che appoggiano la rielezione del presidente uscente
Paolo Ricchebono (Province dell’Ovest-Liguria – quota tecnici)
Carlo Festuccia (consigliere uscente – quota giocatori)
Silvia Gaudino (ex capitana della Nazionale-quota giocatori)
Enrico Quartiroli (Cernusco sul Naviglio)
Sandro Trevisan (presidente del comitato Veneto)
Giovanni Poggiali (presidente del comitato Emilia-Romagna)
Giorgio Morelli (attuale vice-presidente vicario)
Antonio Luisi (vice-presidente)
Francesca Gallina (consigliera uscente in quota giocatori)
Vitanna Convertini (Puglia)