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È partita da Rovigo la sfida di Andrea Duodo in vista delle elezioni federali del 15 settembre. Una sfida con tre parole d’ordine:

LAVORO DI SQUADRA

CONDIVISIONE

PROFESSIONALITA’

La comunità ovale contro il principio dell’uomo solo al comando.

“Faremo della Fir una casa di vetro, un centro servizi a disposizione di tutti, aperto e trasparente” ha detto Duodo. Il quale ha sottolineato la volontà di creare una piattaforma di ascolto per tutte le esigenze del movimento. Nulla sarà calato dall’alto, ma le istanze della base saranno recepite e utilizzate per programmare il presente e il futuro”. Una dichiarazione di metodo che non prevede imposizioni ma una gestione di squadra.

La presentazione di Andrea Duodo, con Francesco Zambelli (a sinistra) e Guido Feletti 

Una squadra della quale fanno parte:

Paolo Vaccari

Antonella Gualandri

Vittorio Musso

Erika Morri

Rino Francescato

Gianni Fava

Fulvio Lorigiola

Fabrizio Roscioli

Gabriele Gargano

Giuseppe Giovannetti

Carlo Orlandi

Leonardo Ghiraldini

Silvia Pizzati.

Alla domanda di perché da revisore dei conti, il candidato presidente non abbia lanciato prima l’allarme, visto il passivo dell’ultimo esercizio contabile e le altrettanto negative previsioni relative a quello al 2024, Duodo ha risposto di aver prodotto più di un avvertimento formale. Ma che di questi “warnings” purtroppo non c’è traccia nei documenti che la federazione avrebbe dovuto mettere a disposizione di tutti alla voce “trasparenza”.

Cantiere aperto. Tanti i temi all’ordine del giorno, non tutti ancora svolti in modo esplicito e con un calendario chiaro: la privatizzazione delle Zebre, per recuperare risorse e diminuire il disavanzo; un progetto di formazione “mista” con sostegno ai club nelle aree a maggior densità ovale e la creazione di un’Accademia per il sud Italia. Niente più accademie U23, dove i giovani sostano senza giocare. Un progetto di comunicazione e di marketing finalizzato a promuovere il rugby di tutti i livelli, allo scopo di raccogliere risorse e sponsorizzazione.

Al fianco di Duodo, il presidente del Rovigo, Francesco Zambelli, che ha definito “cosa orrenda” far parte di una federazione come quella attuale, e l’ex presidente del Tarvisium, Guido Feletti, che ha auspicato una FIr che permetta a tutti i club, di ogni livello, di perseguire i propri obiettivi.

L’accorato messaggio di Paolo Vaccari ha rilanciato il concetto di un rugby che cresce con le professionalità, ma nasce dal cuore.

Le prossime sei settimane per chiarire i dubbi, esplorare alleanze e aprire fronti nuovi.

Nella foto del titolo, alcuni componenti della squadra di Andrea Duodo fotografati al Battaglini di Rovigo: da sinistra: Fabrizio Roscioli, Fulvio Lorigiola, Rino Francescato, Silvia Piazzati, Vittorio Musso, Andrea Duodo, Antonella Gualandri, Giuseppe Giovannetti, Erika Morri, Carlo Orlandi, Gabriele Gargano. 

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