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Un drop di Frawley tiene l’Irlanda a ridosso del Sudafrica, un drop di Frawley, mentre sta scattando l’80° minuto, dà all’Irlanda la vittoria sui campioni del mondo. L’otto su otto di Pollard non basta.

A Durban 24-25: dopo il 27-20 di Pretoria lo scontro dei titani, il faccia a faccia tra le squadre che occupano il primo e il secondo posto nel ranking, finisce senza vinti e senza vincitori e i verdi possono festeggiare un successo che in Africa australe mancava da otto anni. Ma in quel caso la serie finì 2-1 per gli Springboks.

Partita durissima: Mostert, viso insanguinato, va a farsi rappezzare. E poco dopo è Etzebeth che, al di là degli effettacci ed effettini, è una maschera rossa quando si avvia verso il boccaporto. Rientrerà, naturalmente, e fasciatura dopo fasciatura arriverà sino in fondo. L’Irlanda attacca ma avanza poco, il Sudafrica prova a rispondere ma con gli stessi esiti. Un gran cozzare in mezzo sino a quando i verdi trovano la misura giusta per proporre i loro temi: passaggi brevi e fitti sino a quando McCarthy trova un varco profondo. Contenuto. E’ l’Irlanda ad avere il filo d’Arianna in mano: Osborne, eccellente sostituto di Keenan, contrattacca, trova il corridoio e soprattutto buona sponda in Henshaw che con un’occhiata capisce che Murray ha trovato la strada giusta. Meta: resterà l’unica in tutta la battaglia.

Gli irlandesi corrono ad abbracciare Frawley dopo il drop  (Foto Irishrugby.ie/Dan Sheridan)

Per i sudafricani si apre un periodo di sofferenza e di confusione, cosparso di errori: dodici placcaggi mancati in un batter d’occhio. Viene versato altro sangue: sprizza dall’orecchio destro di Porter. I Bokke hanno la chance di avvicinarsi dopo una ribattuta di Du Toit che confeziona una palla vagante: si avventa Qwagga Smith ma  Osborne lo bracca e lo placca. Il calcio di Pollard conquistato dalla mischia (il colpevole è Furlong) porta sul 6-10 ma i due piazzati di Crowley significano allungo: 6-16.

La goia dei giocatori irlandesi al fioschio finale (Foto Instagram Irishrugby)

La “predica” di Rassie Erasmus dà immediati frutti: il giovane ed elegante Ngomezulu, che ha sostituito Le Roux dopo poche battute, ha il dono del cambio di direzione e mette in difficoltà la difesa dei verdi. Inizia lo stillicidio dei piazzati che Pollard trasforma uno dopo l’altro. In mezzo, il giallo a Doris per un “crocodile” su Marx che ha festeggiato in campo il 30° compleanno. Il sorpasso viene dopo un’ora di gioco e il gap che comincia a essere serio, 24-19, arriva al 25’. Sembra fatta ma Frawley il rosso ha deciso di vivere il suo giorno dei giorni. Drop e drop bis, quello decisivo quando la parte alta della clessidra è vuota. I Bokke provano a protestare per un contatto mentre il calcio sta partendo. Dickson dice che va bene così.

Questi marcatori:

Mete

Conor Murray  (Irl) 13′

Trasformazione

Jack Crowley (Irl) 14′

Drop

Ciaran Frawley (Irl) 69′ , 80′

Calci piazzati:
Handre Pollard (Saf) 18′ , 34′ , 44′ , 47′ , 52′ , 56′ , 60′ , 64′
Jack Crowley (Irl) 5′ , 37′ , 40 + 1′ , 58′

Nella foto di apertura Frawley all’80’ calcia il drop che dà la vigttoria all’Irlanda  (Foto Irishrugby.ie/Dan Sheridan)

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