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La Fir comunica che il presidente Marzio Innocenti “preso atto di un video lesivo della reputazione dei vertici federali e dell’organo di governo del rugby italiano, realizzato attraverso l’intelligenza artificiale e volto a diffondere presso il movimento informazioni false e fuorvianti tramite alcune note piattaforme social, identificati gli utenti che hanno contribuito alla sua propalazione, ha provveduto a sporgere querela presso le autorità competenti, sportive e non, a tutela del proprio buon nome, della FIR e di tutti gli Organi Federali”.

Il video si propone in  forma di un ben articolato notiziario televisivo, con tanto di conduttrice e interventi sottotitolati di “corrispondenti” virtuali chiamati a commentare i numeri: una  novità assoluta nelle campagne elettorali del rugby italiano.

Il notiziario, benché anonimo,  si accredita come “nuovo canale indipendente a supporto del rugby italiano”, e analizza i bilanci federali degli ultimi anni, evidenziandone alcune supposte criticità, coperte – si sostiene – tramite il contributo straordinario derivante dalla vendita a CVC, per 365 milioni di sterline in totale, di un settimo dei diritti commerciali della Six Nations Rugby Ltd e, per circa 120 milioni, del 28% di quelli dello URC. All’Italia, è noto, tra le due diverse partecipazioni sono arrivati in diverse tranche circa 50 milioni.

La conduttrice sottolinea che “tutte le informazioni condivise [nel video] sono riscontrabili analizzando i bilanci federali” e tutti i presidenti delle società che saranno chiamate ad eleggere il nuovo consiglio federale sono caldamente invitati ” a pretendere che questi bilanci vengano condivisi e illustrati con chiarezza”.

Nel notiziario si fa riferimento  anche  ai “costi esorbitanti delle cause di lavoro e delle spese legali ad esse connesse”.

I temi in realtà non sono nuovi, Allrugby nel corso della conferenza stampa dello scorso 8 maggio aveva chiesto delucidazioni su come fosse stato speso il contributo di CVC  “…abbiamo investito questi soldi e possiamo farlo fino al 2027, – era stata la risposta del presidente federale – l’obiettivo è portare le entrate allo stesso livello delle uscite quando i soldi in questione non ci saranno più. Se non ci riusciremo dovremo tornare indietro, ma mi sembra che tutto il movimento italiano sia più che soddisfatto di quello che stiamo facendo, per cui la strada è questa. Gli investimenti che abbiamo fatto ci stanno dando risultati e non solo sul campo. I nostri sponsor, hanno detto che sono disponibili ad aiutarci ancora di più e sono soddisfatti dei nostri risultati”.

Nel breve comunicato federale, non diffuso alla stampa, si spiega che la querela è nei confronti di chi ha “propalato” il video, del quale peraltro non sono noti gli autori.

La querela “presso le autorità competenti, sportive e non”, potrebbe in ogni caso trasformarsi nell’occasione per avere  finalmente dati certi sullo stato delle casse federali, della copertura delle spese correnti e degli investimenti  (ad esempio i costi dello staff della nazionale sono investimenti, come ha sostenuto Innocenti, o spese della gestione ordinaria come da dottrina contabile?).  Aspettiamo con curiosità gli sviluppi di questo caso, con l’auspicio che la campagna elettorale sia un’occasione di confronto concreto su fatti e dati certi.

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