“Ho accettato questa sfida per dare il mio contributo per cambiare prospettiva al rugby italiano con un progetto che parta dalla base e non dalla cima della piramide e per fare della Federazione la casa di vetro al servizio dei suoi affiliati. In questi mesi ho sentito la fiducia di tante persone e di presidenti di club da tutta Italia; fiducia che mi onora e di cui sento la grande responsabilità. Ora inizia la partita da capitano di una squadra di persone con competenze, voglia di fare e doti umane, un binomio imprescindibile per rivitalizzare il nostro sport che è fatto di sudore, passione ma soprattutto di principi che vanno valorizzati. Costruiremo una Federazione a servizio e a sostegno di tutti i club d’Italia”.