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Sono tante le coppie di centri che nella storia del rugby hanno plasmato l’immaginario collettivo. Per chi come me è cresciuto a cavallo degli anni ’80 e ’90 è impossibile, per esempio, non aver in mente dei mostri sacri come Walter Little e Frank Bunce, Tim Horan e Jason Little, Jeremy Guscott e Will Carling, e più tardi Gordon D’Arcy e Brian O’Driscoll, Ma’a Nonu e Conrad Smith. Il tratto che legava questi giocatori non era solo l’affiatamento di reparto o la loro complementarietà, ma soprattutto la loro istintiva intesa. Questa alchimia è difficile da trovare e forse ancor più difficile da allenare: l’abilità, semmai, sta nel modularvi il gioco attorno. Little e Bunce erano due felini con la palla in mano, ma i loro movimenti fungevano spesso da specchietto delle allodole per liberare Lomu.

Alla luce di questo ragionamento, dopo aver visto 6 Nazioni mi sono chiesto se anche i nostri Menoncello e Brex abbiano diritto ad entrare nell’Olimpo dei Grandi, visto il livello del loro torneo.
Ad un’attenta analisi del gioco infatti la musica che suonano è davvero sublime e fa di questi ragazzi un’accoppiata che mezzo mondo ci invidia: sono la perfetta dimostrazione del valore di un reparto che in campo va oltre la somma delle singole parti.
Riguardarsi le loro partite, magari al rallentatore, rivela l’assoluto livello della loro armonia e diventa, per un ex-centro come chi scrive, quasi una necessità.
Si potrà riscontrare infatti che l’intesa si nasconde nei dettagli, spesso così sfuggenti nell’ipercinesi del gioco moderno.
Lo stesso Menoncello ha dichiarato di non avere un ruolo fisso quando gioca a fianco di Brex. Lo abbiamo visto anche a Treviso, dove il numero 12 è sulla schiena dell’uno o dell’altro, a riprova del fatto che i due si intendono comunque.
Solo in difesa Brex si muove più da secondo centro perché, forte della sua maggiore esperienza, ha una grande abilità nel leggere l’attacco avversario.

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Clicca qui per abbonarti a Allrugby e leggere l’analisi completa di Walter Pozzebon sul gioco di Menoncello e Brex in maglia azzurra e con quella del Benetton.

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