Quinto grande Slam consecutivo, 29 vittorie in fila nel Sei Nazioni. Tra queste, nel 2024 cinque successi con altrettanti bonus: fanno 25 punti in classifica più i tre punti supplementari assegnati alla squadra che si afferma in tutti e cinque i match giocati. Arrivata all’ultimo incontro, in casa della Francia a sua volta sempre vittoriosa fino al confronto diretto, l’Inghilterra conferma la sua supremazia a Bordeaux, con un 42-21 – primo tempo 35-14 – davanti ai 30mila spettatori dello stadio Jacques Chaban Delmas (rugbysta e capitano dei Galletti, prima di diventare primo ministro del suo Paese).
Era “Le Crunch” al femminile, con le due squadre più forti d’Europa. E l’Inghilterra lo ha risolto a modo suo, mettendoci il peso, la forza e la tecnica delle avanti. Sei mete, di cui cinque originate da penaltouche: in tre casi direttamente con la spinta del pacchetto in seguito alla conquista della palla, in altri due con azioni un po’ più articolate, ma sempre dopo una punizione calciata fuori e una rimessa a favore.
Guarda qui la seconda meta di Alex Matthews, nel match di Bordeaux.
La sesta segnatura è venuta grazie all’intercetto di Megan Jones su un passaggio avventato dopo il recupero di un calcio di spostamento della numero 10 Aitchison, ieri infallibile nelle trasformazioni.
Ecco, questo è stato uno dei non pochi errori commessi dalle padrone di casa, che d’altronde sono state messe quasi sempre sotto pressione. Ma le francesi hanno suscitato ammirazione e rispetto. Non si sono scoraggiate pur essendo già sotto 0-14 dopo 12 minuti e per due volte si sono portate a meno sette, segnando intorno alla mezz’ora la meta più bella del match: mischia vinta, raddoppio di Bourdon e sventagliata al largo fino a raggiungere Marine Menager per lo sprint finale. Poi, però, un’Inghilterra più disciplinata del solito si è rifugiata nella specialità della casa per segnare due mete e portarsi da 21-14 a 35-14.
Inizio ripresa da incubo per le transalpine, con un giallo poi trasformato in rosso a Kalfahoui. C’erano le premesse per pensare che le Red Roses potessero dilagare, e che magari la solita Kildunne potesse aggiungere qualche altra marcatura alle nove segnate nei primi quattro turni. E invece è stata la Francia a condurre di lì in poi, imponendosi a livello di possesso e di territorio, reggendo meglio in mischia, pur con un pack menomato, e segnando a 10 minuti dalla fine la terza meta: altra bellissima azione e doppietta di Marine Menager. Matthews replicava subito e ristabiliva i 21 punti di distanza, poi le ragazze di casa – con gioco alla mano e percussioni in grado di infiammare il pubblico – cercavano fino all’ultimo la marcatura del bonus, senza trovarla.
La La capitana dell’Inghilterra Marlie Packer (foto Six Nations)
Considerazioni finali? È stata sicuramente la partita più bella del torneo, tra due team di fatto inarrivabili per le altre quattro nazioni impegnate nel torneo. Di più: l’Inghilterra non è favorita, ma favoritissima, nella Coppa del Mondo che giocherà l’anno prossimo proprio sul suo terreno. Ma non si può fare a meno di notare che una superiorità basata più di tutto su un’arma come la penaltouche rende il suo gioco abbastanza ripetitivo, perfino noioso, come succede naturalmente anche nelle partite maschili, quando ci si riduce a stazionare una decina di minuti in un angolo del campo.
Oltretutto, le ragazze ora guidate dal ct neozelandese John Mitchell avrebbero probabilmente la possibilità di continuare ad affermarsi con manovre più espansive. Le loro trequarti hanno gambe, mani, tecnica. Ma naturalmente non si può “condannare” una squadra che si muove nel perimetro del regolamento.
E allora, riecco una vecchissima e modestissima proposta personale, per favorire a tutti i livelli un gioco più divertente, con un fascino maggiore anche per le giovani leve. Hai una punizione a favore e decidi di calciare in touche? Se il calcio avviene fuori dai 22 avversari, ok, la rimessa è tua. Ma se la punizione è accordata nei 22 metri e invece di “giocare” scegli la touche, il lancio spetta alla squadra in difesa.
Ci sono regole che cambiano ogni anno, nello sport ovale, e ci sono anche le regole sperimentali: questa proviamo ad applicarla a livello giovanile e, dopo la Coppa del Mondo, nel rugby femminile. Poi tiriamo le somme.
WOMEN SIX NATIONS 2024
Quinto e ultimo turno
Galles-Italia 22-20; Irlanda-Scozia 15-12; Francia-Inghilterra 21-42