Le recenti vittorie con la Nazionale sono frutto del lavoro di Crowley, Quesada e di una generazione di talenti finalmente amalgamati e naturi. Ma non si può non parlare dell’apporto delle franchigie: una Benetton che perde solo con Leinster in campionato, porta in ritiro al Sei Nazioni la stessa mentalità vincente, l’entusiasmo di un secondo posto in classifica. Ora però, dopo un filotto di tre sconfitte, la classifica vede i trevigiani fuori dai playoff e il secondo posto si è trasformato in nono, a pari punti con gli avversari di domani, gli irlandesi del Connacht, battuti solo una volta negli ultimi dieci incontri, nel maggio 2021 in Rainbow Cup (20-12). È brutto giocare spalle al muro e anche mettere eccessiva pressione su questo incontro però è anche vero che mai come quest’anno è importante confermarsi. Dopo un Sei Nazioni del genere gli appassionati che si sono (ri)avvicinati all’ovale hanno bisogno di risultati, titoli sui giornali, nuove magie dagli eroi di Roma e di Cardiff. Ecco, una Benetton convincente con gli irlandesi e le Zebre che riescono a espugnare Newport e allontanare lo spettro dell’ultimo posto sono l’ideale per rivedere all’opera Brex e Menoncello coppia di centri e Lorenzo Pani a 15 e rivivere sotto mentite spoglie gli entusiasmi del Championship.
Per il XV di Roselli c’è il precedente stagionale con i Dragons, seppur al Lanfranchi, cui aggrapparsi: 20-17 in Challenge Cup. E poi quella solitaria vittoria in trasferta nel novembre 2019. Gli italiani segnano di più (2,8 mete contro 1,8 dei gallesi a partita) e subiscono meno ma potrebbe non bastare: Montemauri e Prisciantelli sono infortunati, in regia giocherà Eden (che a fine stagione non sarà confermato), Fischetti, Pani e Zambonin tornano, insieme a Bigi, dopo il trionfo di Cardiff. E si troveranno davanti Dyer, Evans, Wainwright, Basham e Dee, ansiosi di riscatto ma scottati dal primo cucchiaio di legno dal 2003. Roselli appare preoccupato dalla loro “fisicità, la battaglia aerea e il drive” ma punta il dito “sull’approccio alla partita” che a inizio stagione ha garantito tanti punti di bonus in attacco e in difesa e la vittoria contro gli Sharks. A naso punteggio stretto, tanto gioco al piede e pochi ricami.
Lorenzo Pani contro il Benetton, lo scorso dicembre allo stadio Lanfranchi (Amarcord Fotovideo)
Bortolami ai giornali ha predicato “tanta difesa” ma quel che è mancato al Benetton la settimana scorsa in Galles sono stati i punti. È terzultima per mete segnate in URC (25, 2,1 a partita), per visite nei 22 (6,6) e per difensori battuti (14,3). E quart’ultima per punti segnati (19,3). Nessuna squadra in corsa per i playoff segna così poco e l’avversario che arriva a Monigo nonostante sia reduce da una prova opaca in casa contro i Lions (38-14) tra dicembre e gennaio ha battuto Munster e perso di misura contro Ulster e Leinster. Per vincere i Leoni dovranno sbagliare poco e concedere pochissimo. E segnare a ogni occasione. Un po’ come hanno fatto gli Azzurri di Quesada. E poi puntare sulla panchina, quella potrebbe essere il punto di forza di Bortolami insieme al pubblico. Se poi il campo fosse asciutto le chance di portarsi a casa la vittoria aumenterebbero ulteriormente.