Una partita imbalsamata per gran parte del secondo tempo, tra due squadre apparentemente terrorizzate nel provare a rischiare qualcosa di più, ha regalato il suo momento clou davanti al video a tempo scaduto.
Con la Francia avanti di quattro punti, 20-16 grazie a una meta di Bielle-Barrey, trasformata da Ramos al 70’, la Scozia a pochi secondi dalla fine ha recuperato un incredibile pallone a cinque metri dalla linea di meta francese per lanciare l’ultimo assalto mentre il cronometro segnava ormai l’ottantesimo. La lunga serie di cariche degli avanti in maglia blu si è conclusa con il pallone forse schiacciato a terra, forse no.
Per l’arbitro Nic Berry, la difesa era riuscita a tenere la palla sollevata in aria, sensazione comunicata forse in modo troppo avventato al TMO, il quale davanti al video, a quel punto, aveva il compito di dimostrare con chiarezza il contrario.
Svariati minuti di analisi e replay sembravano poter ribaltare la decisione arbitrale: un fotogramma mostrava la palla a terra sotto il gomito di uno dei Coqs. Ma alla fine né Brian Mc Neice alla moviola né Nic Berry sul campo hanno avuto il coraggio di assegnare la marcatura.
E così la Francia ha vinto una partita che a lungo aveva meritato di perdere, mentre la Scozia ha avuto la colpa di non sapersi impossessare di un bottino lasciato, soprattutto nel primo tempo, alla mercé di chiunque avesse avuto l’ardire di provare a portarselo a casa.
Francesi a lungo alle corde nei primi 40’ ma capaci di reagire dopo mezzora di sofferenza, approfittando di un bel pallone di recupero, apertura a largo e tuffo di Fickou alla bandierina con Ramos sicuro nella trasformazione. Scozia che poteva recriminare di aver sprecato un possesso del 58% e una superiorità territoriale del 53% accumulando un vantaggio di soli tre punti dopo tanta fatica. Ma ecco, a un niente dall’intervallo, il cartellino giallo a Atonio e la possibilità per i padroni di casa di calciare da distanza ravvicinata per i pali, o di provare l’assalto frontale
Scelta la seconda opzione la Scozia non è riuscita a sfondare, ha avuto un altro penalty, ha scelto la mischia e i francesi l’hanno trasformata in una punizione a favore.
Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 13-10 e secondo tempo da dimenticare, gioco a lungo paralizzato, tanti errori, tante interruzioni, fine alla bella meta di Bielle Barrey a 10’ dalla fine.
Del finale si è detto.
Francia che rispetto al match dell’Irlanda abbassa la febbre con un successo che vale un’aspirina. Scozia incapace di approfittare di un’occasione che sembrava servita su un piatto d’argento.
Due squadre alla portata dell’Italia? A Lille tra due settimane la prima risposta. A Roma, il 9 marzo, il test con gli scozzesi. C’è tempo per pensarci.
Nella foto Harry Paterson esordiente nella Scozia con la maglia numero 15 nell’azione della prima meta del match, Fickou tenta di fermarne l’azione, mentre Bielle-Barrey accorre in soccorso (Photo by Craig Williamson / SNS Group)