L’incontro di Colorno si annunciava non semplice per le Zebre, opposte ad una formazione che contava ben dieci Leonas nel XV di partenza, e che aveva posto seri problemi al Benetton (alias nazionale italiana o quasi) nell’incontro dello scorso gennaio. Per contro, delle sette giocatrici italiane con caps, solo Locatelli e Fedrighi avevano una robusta esperienza internazionale. Inoltre la mischia, dominante a Valencia nelle fasi statiche, appariva indebolita dall’assenza di Pilani. Alla resa dei conti però la tenuta in mischia si è rivelata essere soltanto uno dei problemi. Una superiorità netta delle iberiche nel gioco al piede ha permesso loro di tenere la franchigia italiana nei propri 22 per larga parte del primo tempo. Le italiane si sono battute nel placcaggio e nel breakdown, con Sacchi in evidenza, ma la differenza di possesso unita alla potenza fisica delle avanti avversarie ha creato il gap (le quattro mete del Sitges saranno marcate dalla loro prima linea più una meta tecnica per collasso della rolling maul). Per contro, un numero altissimo di errori di handling e alcune scelte tattiche frettolose hanno impedito alle italiane di sviluppare attacchi efficaci. Dopo una prima frazione in cui le Zebre non hanno superato mai la metà campo, il punteggio di 0-21 con cui si è andati al riposo appare persino generoso. Nel secondo tempo il ritmo è calato: la mischia zebrata ha fatto ancora più fatica a reggere la pressione avversaria, e si deve principalmente agli sforzi eroici di Giulia Cavina se si è riuscita a tirare fuori qualche pallone seppure in arretramento; anche il breakdown è diventato deficitario. Fortunatamente la touche spagnola ha continuatp ad essere imprecisa e questo ha permesso di limitare i danni. Allo scadere, in quella che in effetti è stata l’unica incursione dell’incontro nella metà campo avversaria, Mannini, forse la più efficace dei trequarti, ha trovato una buona penaltouche e Gaia Dosi è andata oltre. Si è chiuso così con dignità un match che ha evidenziato l’enorme passione delle ragazze ma anche quanto lavoro ci sia da fare, e quanto siano necessarie queste esperienze per far crescere il movimento.
La meta di Gaia Dosi (Amarcord Fotovideo)
La musica a Monigo il giorno dopo è stata molto diversa. Valencia si presentava con una formazione sulla carta meno esperta, pur ricuperando due nazionali come Del Castillo e Aresti; mancava però il mediano di mischia Diaz, che si era messa in mostra nell’incontro con le Zebre. Per Treviso, assente l’infortunata Duca, si è rivista con grande piacere Maria Magatti, a completare una linea arretrata che era praticamente quella della nazionale italiana. Che si tratti di un reparto di livello lo ha confermato il primo quarto di gara. In un inizio che ha ricordato più il 7 che il 15 (la prima touche si è giocata al 15’) le iberiche non hanno trovato risposta alla qualità delle trequarti italiane, che hanno segnato quattro mete in 13’ (D’Incà, Muzzo, e due volte Ostuni Minuzzi). Sul 22-0 l’incontro sembra destinato a un punteggio record ma le ospiti sono di diverso parere. iniziano a usare bene il piede, e a sfruttare la loro superiorità nello scontro fisico negli spazi stretti, nonostante il gran lavoro di Veronese. La rimessa laterale funziona con grande precisione e le rolling maul che ne risultano sono difficilmente controllabili dalle italiane. Due mete su carretto riaprono la partita sul 22-12. Nella ripresa le nostre però riprendono il controllo del match. Migliora la gestione dei punti d’incontro e soprattutto la touche, grazie anche all’ingresso di Elisa Giordano. Due rimesse laterali ben portate creano la piattaforma per altre due mete (D’Incà e Muzzo) che chiudono definitivamente la partita prima di entrare nell’ultimo quarto. Il sigillo lo pone Maria Magatti a tre minuti dal termine, con la trasformazione della neo-entrata Sillari che porta il punteggio oltre la quarantina.
Il fischio di chiusura di Adele Robert (buona la sua direzione, sicuramente assai migliore di quella dell’inglese Wood a Colorno) segna la fine di un esperimento interessante, quello delle franchigie, che sembra essere stato apprezzato dalle giocatrici ma che richiederà, specie se esteso, qualche significativo aggiustamento del calendario. Ne riparleremo.
Nella foto (Amarcord Fotovideo) del titolo un attacco delle Iberians Sitges nel match di Colorno
Colorno 10 Febbraio 2024
Zebre Parma v Iberians Sitges 5-26 (0-21)
Zebre Parma: Granzotto, Grassi, Catellani, Mannini, Corradini (17’ Spinelli), Gronda, Mastrangelo (40’ Toeschi), Cavina (78’ Carnevali), Errichiello (40’ Jelic), Sacchi, Locatelli, Fedrighi (Cap), Cassaghi (58’ Dosi), Cheli (26’ Corradini, 40’ Buso), Turolla (67’ Cittadini); All. Sciamanna
Iberians Sitges: Pena, Segarra (61’ Marquez), Vinuesa, Miranda (37’ Julia), Piquero, Bueso-Inchausti, Alpin (73’ Hinojosa), Perez (73’ Bianchi), Marin (67’ Aires), N Garcia, Rivera, Puig, Bracic (56’ De Andres), Blanco (Cap) (61’ Jou), Antolinez (69’ M Garcia); All. Gonzalez
Marcatrici: 11’ m. Antonilez tr Pena (0-7), 15’ meta di punizione Iberians Sitges (0-14), 32’ m. Blanco tr Pena (0-21); s.t. 53’ m. Antolinez (0-26), 78’ m. Dosi (5-26)
Calciatrici: Pena 2/3; Granzotto 0/1
Arbitro: Holly Wood (Rugby Football Union)
Cartellini: 15’ giallo Cheli (Zebre Parma); 72’ giallo Galleani (Zebre Parma)
Monigo, 11 Febbraio 2024
Benetton Treviso vs Iberians Valencia 41-12 (22-12)
Benetton Rugby: Ostuni Minuzzi; Magatti, D’Inca, Capomaggi (C) (67′ Cavina), Muzzo (67′ Sillari); Stevanin, Stefan (78′ Visman); Veronese, Tonellotto, Della Sala; Frangipani (51′ Giordano), Pin (74′ Costantini); Fortuna (59′ Crivellaro), Vecchini (31′ st Gurioli), Stecca (25′ st Jeni).
all: Iannucci
Iberian Valencia: Lopez; Esposito (56′ Extegia), C. Perez, Z. Perez, Barrio; Alvarez, Castro (67′ Aresti); Rosell, Gorrochategui, Pineiro (62′ Castellano); Martinez, Cisa (67′ Guio); Delgado (C) (56′ Garcia), Roman (67′ Martin), Del Castillo (67′ Ayuso). all: Gonzalez
Marcatrici: 3’ m. D’Incà (5-0), 7’ meta Muzzo tr. Capomaggi (12-0), 10’ m. Ostuni Minuzzi (17-0), 13’ meta Ostuni Minuzzi (22-0), 18’ meta Del Castillo (22-5), 31’ meta Delgado tr. Lopez (22-12); s.t. 43’ m. D’Incà tr. Capomaggi (29-12), 63’ meta Muzzo (34-12), 76’ meta Magatti tr. Sillari (41-12).
Calciatrici: Capomaggi (2/6), Sillari (1/1), Lopez (1/2)
Arbitro: Adele Robert (Federation Belge de Rugby)
Cartellini: nessuno.