Diciassette punti a zero nel primo tempo hanno regalato all’Irlanda una piattaforma che il Galles non è più riuscito a colmare nella ripresa, nonostante la meta tecnica assegnata dall’arbitro agli ospiti subito dopo il riposo, con annesso cartellino giallo a Tadhg Beirne.
Gallesi incapaci di contrastare la mischia irlandese nei primi quaranta minuti e vittime della propria indisciplina (9 falli a 4 a favore dei padroni di casa), due elementi che hanno prodotto un possesso indiscusso per la squadra di Andy Farrell nella prima parte della partita.
All’intervallo, le mete di Sheehan e Lowe, dopo che Crowley aveva aperto le marcature con un calcio di punizione al sesto minuto, sono sembrate un bottino persino troppo modesto per quanto si era visto sul terreno di gioco.
Galles incapace di controllare i pochi palloni avuti a disposizione e spesso vittima di errori banali quando ha provato a giocare il pallone alla mano.
Nella ripresa, quando tutti si aspettavano l’Irlanda capace di dare al match un altro giro di vite, la meta di punizione assegnata da Piardi ai Dragoni, con conseguente “sin bin” di Beirne per 10’, ha illuso che Il Galles potesse costruire un’altra rimonta dopo quella della prima giornata contro gli scozzesi.
Nel periodo di superiorità numerica tuttavia, la squadra di Gatland non è stata capace di convertire in altri punti la pressione esercitata sulla difesa avversaria. Più di una visita degli uomini in maglia rossa nei 22 irlandesi sì è arenata sulla difesa dei padroni di casa, più potenti, più lucidi e forse più maliziosi nel saper interpretare le regole del gioco.
Match rimasto aperto fino a 13’ della fine, dopo che arbitro e TMO avevano notato un passaggio in avanti nella costruzione della meta, poi annullata, di Bundee Aki allo scoccare dell’ora.
La meta di Frawley, all’esordio nel Sei Nazioni, dopo un’intesa pressione irlandese nei 22 del Galles, ha dato all’Irlanda lo slancio per condurre in porto il match negli ultimi dieci minuti, nonostante i gallesi abbiano continuato furiosamente ad attaccare senza peraltro riuscire a sfondare. Irlanda in 14 (falli ripetuti a difesa della linea di meta) per il giallo a Ryan nel finale di partita. Ma pur in inferiorità numerica i verdi, allo scadere sono riusciti a conquistare la quarta meta, con Beirne, monumentale ancora una volta sia in attacco che in difesa.
Galles brillante a tratti, coraggioso nei tentativi di attacco, con Wainwright eccellente trascinatore. Alla formazione del Principato è mancata la capacità di convertire in punti le visite sotto i pali avversari. Ma lo scalpo dei Dragoni, per l’Italia, che li affronterà a Cardiff, l’ultima giornata., è tutt’altro che a portata di mano.
Quanto all’Irlanda, la mischia in questo momento dispone di una potenza mostruosa, così come Aki è un baluardo in difesa e una minaccia continua palla in mano. Gibson-Park da alla squadra un ritmo che la maggior parte delle altre formazioni non riescono a contrastare, tutto ciò peraltro permesso da una qualità individuale degli irlandesi nel gesto tecnico che permette loro di giocare fase dopo fase, in continua accelerazione senza sbagliare.
Arbitri italiani (Piardi con il fischietto, Gnecchi giudice di linea) inappuntabili all’esordio, pur in un match con due cartellini gialli e 25 calci di punizione (13 a favore del Galles, 12 per l’Irlanda, la cui disciplina è molto calata nella ripresa). Autorevole la gestione del gioco: promossi a pieni voti.
Nella foto del titolo (©INPHO/Ben Brady, via IRFU) la meta di Ciaran Frawley al 67′ minuto
Irlanda – Galles 31-7 (primo tempo 17-0).
Per l’Irlanda: 4 mete: Sheehan al 21′, Lowe al 32′, Frawley al 67′, Beirne all’80’: 4 trasformazioni: Crowley (22′, 33′, 68′, 81′). Penalty. Crowley (6′)
Per il Galles: 43′ meta di punizione
Cartellini gialli: 43′ Beirne, 76′ Ryan