Brad Johnstone esordì nel Sei Nazioni battendo la Scozia, 34-20, il 5 febbraio del 2000. Delle successive 25 partite riuscì a vincerne solo tre (Romania, Uruguay e Fiji), nessuna nel Sei Nazioni.
Brad Johnstone
Tre anni dopo, il 15 febbraio del 2003, John Kirwan, al debutto nel torneo, batté il Galles 30-22. La sua prima partita da allenatore degli Azzurri, però, era stata contro la Nuova Zelanda, a giugno del 2022, 10-64, il giorno dell’esordio in Nazionale di Castrogivanni, Parisse e Matteo Barbini.
“Mai perso col Galles” – sottolineò spavaldamente Kirwan dopo il successo al Flaminio: lui da giocatore, con la maglia degli All Blacls aveva sfidato i gallesi tre volte, uscendo sempre vincitore.
John Kirwan
La prima di Pierre Berbizier nel Sei Nazioni 2006, a differenza dei suoi due predecessori, si disputò in trasferta, contro l’Irlanda a Dublino (16-26), e per l’ex capitano e allenatore della Francia fu una dura presa di coscienza della realtà italiana. Al suo debutto internazionale, l’arbitro inglese Dave Pearson, convalidò due mete irlandesi, senza ricorrere al TMO (che già esisteva, sia ben chiaro): le immagini televisive dimostrarono invece che Jerry Flannery aveva perso la palla al momento di depositarla al suolo, e che Tommy Bowe non era riuscito a schiacciarla oltre le linea come Pearson era sicuro fosse accaduto.
“Quello che è successo non è giusto – disse Berbizier seccato dopo la partita -. Accetto quando l’arbitro ci fischia un fallo contro, ma lo stesso deve fare quando un errore lo commettono gli avversari. Se ciò non accade non è leale. Voglio le stesse regole per l’Italia e le altre squadre, al momento non mi sembra che questa sia la situazione”. La prima in assoluto di Berbizier sulla panchina azzurra era stata a giugno dell’anno precedente (2005) a Salta, 21-35, contro l’Argentina. Una sconfitta subito seguita da una vittoria, sette giorni dopo, a Cordoba, 30-29, pure contro i Pumas
Pierre Berbizier
Anche Nick Mallett, come Berbizier, esordì a Dublino, il 2 febbraio 2008, dove l’Italia subì una sconfitta di misura, 11-16, non all’Aviva Stadium, ma nel monumentale Croke Park. Lasciò, a fine 2011, avendo collezionato nel Torneo, in tutto, tre vittorie, due contro la Scozia e una contra la Francia, la prima vittoria degli Azzurri sui Coqs nel Sei Nazioni.
Per Jacques Brunel, il debutto fu più amaro: 12-30 contro la Francia a Parigi, il 4 febbraio 2012. Si rifece l’anno dopo battendo la Francia e l’Irlanda in casa.
Jacques Brunel
Ma molto peggio andò a Conor O’Shea che, cinque anni dopo, vide l’Italia spazzata via dal Galles, 33-7 a Roma. L’esordio assoluto dell’irlandese sulla panchina azzurra era avvenuto a giugno 2016, a Santa Fe contro l’Argentina, 30-24 per i Pumas.
“La sfida più grande per noi è cambiare mentalità – disse Conor O’Shea – dopo la sconfitta con i gallesi. La nostra disciplina è crollata nel secondo tempo, nel primo eravamo stati la miglior squadra in campo”. O’Shea chiuse il suo periodo in Italia senza vittorie nel Sei Nazioni.
Il peggior esordio, fin qui, è stato quello di Franco-Smith, 0-42 contro il Galles a Cardiff, queste le sue parole dopo il match: “Negli ultimi sei anni, l’Italia ha dovuto fare certi cambiamenti nei suoi metodi di reclutamento e nel modo in cui affronta le sfide. Ma sono convinto che le basi ci sono, non avrei accettato il ruolo se non pensassi che il rugby italiano può fare un passo in avanti, e sono sicuro che lo farà”. Per lui tredici sconfitte in tredici partite, in due stagioni.
Per Kieran Crowley la prima nel Sei Nazioni fu a Parigi, il 6 febbraio 2022, 37-10 per i Coqs: 18 dei 23 messi a referto per il match di debutto nel torneo erano del Benetton, il club che aveva allenato nelle cinque precedenti stagioni.
Il suo debutto assoluto sulla panchina azzurra era stato a novembre 2021, a Roma contro la Nuova Zelanda, 9-47.