Cinque delle otto sfide in programma negli ottavi di finale della Champions Cup replicano partite che si sono già disputate nella fase a gironi: Leinster vs Tigers, Northampton vs Munster, Bordeaux-Begles vs Saracens, Bulls vs Lyon e Stormers vs La Rochelle.
Altre due, viceversa, mettono di fronte squadre della medesima lega: Stade Toulousain vs Racing 92 e Exeter Chiefs – Bath.
A occhio e croce non è un format che funziona bene.
Se si vuole privilegiare il marketing, attirare il pubblico con scontri inediti, continuare a proporre le stesse partite non pare la soluzione migliore.
Nella Champions League di calcio le squadre del medesimo paese non si possono incontrare fino ai quarti di finale.
Quest’anno nella Champions di rugby sono state introdotte per la prima volta quattro pool di sei squadre ciascuna, sarebbe bastato incrociare le qualificate di ciascun gruppo con quelle degli altri gironi per evitare per esempio di riproporre già agli ottavi il quarto scontro fra Leicester e Leinster nell’arco delle ultime tre stagioni, o il quarto fra Northampton Saints e Munster negli ultimi due anni.
Purtroppo il rugby non brilla per inventiva. Si è visto anche ai Mondiali, con i gironi sorteggiati tre anni in anticipo e le favorite, Francia, Irlanda, Nuova Zelanda e Sudafrica, tutte dalla stessa parte del tabellone. Il risultato è che a parte i club francesi tutti gli altri faticano commercialmente a stare al passo con le nuove aspettative. Uno sforzo creativo non risolverebbe il problema, ma forse aiuterebbe a creare la possibilità di nuove emozioni.
Ecco gli accoppiamenti degli ottavi di finale
- (1) Toulouse vs Racing 92 (16)
- (2) Leinster vs Leicester Tigers (15)
- (3) Northampton vs Munster (14)
- (4) Bordeaux Begles vs Saracens (13)
- (5) Harlequins vs Glasgow Warriors (12)
- (6) Bulls vs Lyon (11)
- (7) Stormers vs La Rochelle (10)
- (8) Exeter Chiefs vs Bath (9)
Nella foto una fase di Leicester Tigers vs Leinster lo scorso week end al Mattioli Welford Road (foto Leicester Tigers)