vai al contenuto principale

Fino a ieri sera fra i primi trenta marcatori della Coppa del mondo guidata a pari merito dall’australiano Ben Donaldson e dall’irlandese Johnny Sexton con 45 punti, la Francia era presente con tre uomini: Thomas Ramos al 4 posto con 41 punti, Melvyn Jaminet al 15° con 21 punti, e con il ragazzino terribile Louis Bielle-Barrey con 15. L’Italia c’era con il solo Tommaso Allan, settimo con 32 punti, che lo hanno messo al secondo posto fra tutti i marcatori di sempre in azzurro dietro all’inarrivabile Diego Dominguez.

Statistiche e numeri potrebbero essere utili a capire quali duelli, ravvicinati o a distanza, potrebbero essere decisivi per Italia-Francia. Prendiamo i due estremi, Ramos (29 presenze) e Capuozzo (15). Uno ha giocato due partite e segnato 41 punti, l’altro tre e 10 punti all’attivo. Ma per il primo sono solo calci, per Capuozzo due mete. Placcano poco entrambi, e male, 5 placcaggi il francese e 63% di successo, 8 l’italiano e solo il 46% giusti. Ma in attacco Capuozzo prende la sua rivincita, 10 difensori battuti contro 2 di Ramos, 228 metri a 112, 30 corse a 27, 2 offloads contro 1, 14 palloni portati avanti contro 7. Curiosità: quando Capuozzo è arrivato allo Stade Toulousain, a inizio della scorsa stagione, mentre disfaceva i bagagli ha sentito suonare alla porta. Era Ramos che gli veniva a dare il benvenuto con una bottiglia di vino.

Tommaso Allan (78) e Matthieu Jalibert (28), il duello dei numeri 10. Allan ha giocato una partita in più, ma da estremo, è il calciatore degli azzurri e quindi ha segnato 32 punti contro gli 0 del suo avversario. Si assomigliano, invece, negli altri parametri. 16 lanci di gioco alla mano per Allan, 18 per Jaminet, 24 corse il primo 16 il secondo, 51 passaggi l’italiano 24 il francese che ha portato 6 palloni percorrendo 72 metri, contro i 12 palloni portati e i 120 metri percorsi di Allan. In difesa simili, 12 placcaggi (75% di riuscita) per Matthieu, 15 (70%) per Tommaso. Un passaggio sbagliato Allan, due il francese.

Monty Ioane (24) e Damien Penaud (47), ali contro. Entrambi hanno giocato tre partite, Ioane ha segnato 2 mete Penaud 4; Damien ha battuto 14 difensori, Monty 9, in difesa malocchio entrambi con Ioane pessimo, 33% di placcaggi riusciti, uno su tre, e Penaud 47%; Monty ha attaccato palla in mano 20 volte percorrendo 271 metri, Damien 17 volte con 200 metri, ma Ioane ha sbagliato quattro passaggi contro i 2 di Penaud, mentre sugli offload meglio l’azzurro con 7 contro i quattro del francese.

Maxime Lucu (16), contro Stephen Varney (23), la sfida dei numeri 9. Il primo è più propenso all’attacco: 11 corse, 4 passaggi, un difensore battuto 8 palloni portati, 135 metri percorsi. In difesa 90% di successo, 7 placcaggi. Stephen mediano che lancia gli altri più di se stesso: 4 corse, 73 passaggi, solo 10 metri percorsi, nessun difensore battuto, anche lui 7 placcaggi ma 65% di successo.

La sfida fra due giocatori molto simili i due capitani, da una parte Michele Lamaro (32) dall’altra Charles Ollivon (37) con quest’ultimo che ha giocato una partita in meno (2 con due mete) contro le tre con una meta dell’azzurro. 13 corse Lamaro con 42 metri percorsi e un difensore battuto, 12 Charles con 116 metri e due difensori lasciati indietro. 45 placcaggi Lamaro, 27 Ollivon, ma 93% di successo contro l’84% dell’italiano.

La sfida fra numeri 8 vede dalla parte francese Gregory Alldritt, 43 presenze, da quella italiana Lorenzo Cannone (15). Il confronto in questa coppa del mondo non è facile. Alldritt ha giocato una sola partita e non ha fatto punti, Cannone tutte e per 80 minuti ognuna, e ha segnato 2 mete. Gregory ha corso 14 volte con la palla in mano, ha battuto due difensori, ha percorso 71 metri, dato 15 placcaggi con una percentuale di riuscita del 94%, nessun errore di passaggio. Lorenzo 18 corse, ha battuto sette difensori, percorso 104 metri, placcato 33 volte con l’84% di successo. Ha sbagliato due passaggi e non ha fatto offload mentre Alldritt ne ha fatti 3.

In seconda linea possiamo immaginare un duello fra Federico Ruzza (48 presenze), tre match zero punti, e Cameron Woki (25), anche lui tre partite e niente punti. Ruzza ha corso sette volte, 34 metri fatti, 15 passaggi, un offload e ha battuto un difensore, 31 placcaggi con il 96% di successo, uno dei migliori fra gli azzurri. Nessun errore nel gioco alla mano. Cameron Woki 8 corse, nove passaggi, nessun offload, un difensore battuto, 8 metri percorsi, 12 placcaggi con l’82% di successo. Un errore nel gioco alla mano.

I tallonatori saranno Hame Faiva (9 cap) e Peato Mauvaka (26) , uno nato in Nuova Zelanda (l’azzurro) e l’altro in Nuova Caledonia. Hanno giocato due partite di questo mondiale e segnato una meta ciascuno. 10 corse e 8 palloni portati per Peato con due difensori battuti e 45 metri percorsi. Sei placcaggi (57% riusciti), due errori nel gioco alla mano. Sette corse, 5 palloni portati, 10 passaggi, 12 metri percorsi, cinque placcaggi (70% riusciti), un solo errore alla mano, per Hame.

Nelle immagini dall’alto: l’esultanza di Lorenzo Cannone dopo una meta contro la Namibia (Foto Justin Setterfield – World Rugby/World Rugby via Getty Images); Tommaso Allan piazza contro la Francia nell’incontro del Sei Nazioni il 5 febbraio scorso (Foto Federugby/Getty Images); Andre Van der Bergh (Namibia)placcato da Charles Ollivon e Thibaud Flament durante Francia-Namibia (Foto Pauline Ballet – World Rugby/World Rugby via Getty Images)

,

Torna su