Vederlo lì a bordo campo che fa cyclette, o anche che corricchia, è comunque una cosa che dà sicurezza a tutto il gruppo. Antoine Dupont si è ricongiunto alla squadra a Aix en Provence, hotel Renaissance, un nome che per lui è un ordine, un obiettivo. E’ arrivato sabato notte verso l’una in auto.
Operato dieci giorni fa a Tolosa, ospedale Purpan, capo chirurgo il professor Lauwers (c’erano vignette che mostravano il medico sudato mentre dietro la porta la Francia intera gli chiedeva di stare attento), il mediano di mischia e capitano della Francia, non potrà riprendere allenamenti seri prima di una settimana. Sempre che superi, anche se pare scontato, i test del protocollo HIA3. Normalmente sono esami che vengo fatti 36-48 ore dopo l’evento traumatico, ma in questo caso l’immediato ricovero in ospedale e l’intervento chirurgico per la frattura allo zigomo hanno impedito che il protocollo fosse applicato.
Venerdì il chirurgo ha dato il via libera a “una ripresa dell’attività fisica con allenamenti controllati”. Bruno Boussagol, responsabile dello staff medico francese, a proposito del protocollo assicura che “Dupont farà l’esame dopo il suo arrivo e questo lo autorizzerà a riprendere l’attività fisica. Lo aiutiamo e speriamo in un suo ritorno rapido nei ranghi, ma la ripresa è condizionata dal protocollo HIA3”. L’obiettivo è avere Dupont in campo nel quarto di finale della Francia del 15 ottobre a Parigi (se batte l’Italia venerdì) contro Irlanda o Sudafrica.
Nella foto di David Ramos – World Rugby/World Rugby via Getty Images, Dupont calcia nell’incontro con la Nuova Zelanda che ha aperto la Coppa del mondo